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Morcelliana: Il pellicano rosso. Nuova serie

Il giudaismo «conservative»

Robert Gordis

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2010

pagine: 216

Questa prima traduzione di Emet ve-emunà (Verità e fede) ha un duplice significato: se per un verso contiene le Dichiarazioni su princìpi e valori del giudaismo conservative elaborate alla fine degli anni '80 del Novecento, dall'altro è un momento di chiarificazione interno alla stessa comunità in relazione al pensiero filosofico e teologico di suoi alcuni grandi rappresentanti, come Abraham Joshua Heschel. Conservative - aggettivo pressoché intraducibile in italiano - indica una visione del giudaismo coerente e al tempo stesso pluralista in merito alle problematiche introdotte dall'epoca moderna: il movimento femminile, le scoperte tecnologiche, la ricerca biomedica, la questione nucleare. Distinguendosi sia dal giudaismo riformato sia da quello ortodosso, questa corrente ha la statura di un pensiero ma è orientato all'azione, è ancorato alla tradizione e al tempo stesso teso a rispondere ai problemi dell'oggi. Al di là di facili contrapposizioni fra dottrine, leggerne i fondamenti, che pur descrivono una particolare identità religiosa, fa scorgere volti di un giudaismo non riducibili al caso isolato - quello americano - e intravedere un modello anche per le comunità ebraiche italiane ed europee proprio nel loro confronto con la modernità.
15,00 14,25

L'unità delle nazioni. Una visione dei Padri della Chiesa

Benedetto XVI (Joseph Ratzinger)

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2009

pagine: 120

C'è già tutto Ratzinger in questo libro, tanto prezioso quanto poco conosciuto, che risale alla sua stagione giovanile. Al centro vi è il problema della politica, affrontato con il metodo che caratterizza l'autore sin dalla formazione, e cioè con uno sguardo storico e teologico rivolto con attenzione alla tradizione cristiana, ripensata con intelligenza filologica e creatività. L'interesse è qui rivolto esclusivamente al mondo antico e ai Padri della Chiesa, rappresentati da due nomi significativi: Origene e Agostino. Attraverso lo studio della patristica viene così impostata in modo originale l'indagine su un tema che, a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, diventa di attualità con la teologia politica. Per Ratzinger seguendo Agostino, che insiste sulla presenza permanente nella Chiesa dell'unità delle nazioni preannunciata a Pentecoste - l'aspirazione è quella di "rendere presente la nuova forza della fede" in questo mondo provvisorio. Dove il cristianesimo relativizza tutte le realtà, compresa quella politica, perché guarda all'unico assoluto.(Giovanni Maria Vian)
12,00 11,40

Edipo e Giobbe. Contraddizione e paradosso

Salvatore Natoli

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2008

pagine: 80

Due esperienze della relazione tra l'uomo e il divino. Questi sono Edipo e Giobbe, assunti qui come modelli dell'esistenza. Da un lato il mito greco, nel quale si racconta l'enigma del rapporto tra l'uomo e il suo destino. Il male è causato involontariamente, questa è la colpa di Edipo: è una contraddizione, che contrassegna per i Greci il finito. Dall'altro lato, la disputa tra il giusto, Giobbe, e il suo Dio: "Perché proprio a me, innocente, capitano queste disgrazie?". Una domanda che diventa tensione della fede e ne mostra la natura paradossale: Giobbe "ama Dio, senza nulla in cambio".Una colpa involontaria, una sofferenza incolpevole: due modelli distanti non solo culturalmente, ma ancora prima logicamente. È la differenza tra tragedia e mistero, tra un mondo in cui il destino decide e una storia in cui un Dio salva. La cultura dell'Occidente può essere vista come un instabile convivere di questi due modelli di elaborazione del dolore. Sono orizzonti di senso che, nonostante il venire meno delle memorie di cui è intessuta una tradizione culturale, persistono anche nell'oggi quando l'uomo si trova di fronte alle situazioni limite.
10,00 9,50

Con gli occhi di allora. Una bambina ebrea e le leggi razziali

Mirjam Viterbi Ben Horin

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2008

pagine: 80

Gli occhi di allora sono gli occhi di una bambina ebrea, Mirjam, che in seguito alle leggi razziali del 1938 è costretta a lasciare la casa di Padova e a rifugiarsi con la famiglia ad Assisi, ove grazie all'aiuto del Vescovo, di alcuni sacerdoti e di altri, si sottrae sotto falsi nomi alla furia antisemita. Una narrazione che mostra un lato poco noto degli eventi tragici di quegli anni: a volte la salvezza venne agli ebrei da uomini e donne che, contro l'ideologia imperante, seppero ascoltare l'umano che era in loro, ritrovandolo negli ebrei in fuga. Una storia scritta con levità, senza voler giudicare: "lo scrivere queste pagine è anche il mio modo, oggi, per dire grazie a tutti coloro che mi hanno fatto sentire che la vita anche nei momenti più oscuri può essere bella, se qualcuno ti è vicino, ti tende una mano o semplicemente, anche con il suo stesso silenzio, è insieme a te: se qualcuno con la sua presenza rompe il guscio della tua solitudine e della paura".
10,00 9,50

Antigone

Sofocle

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 192

Il dramma ruota attorno al decreto di Creonte che vieta la sepoltura di Polinice, e si sviluppa dal contrasto tra le leggi scritte della pólis e le leggi non scritte, da sempre esistenti nell'animo umano. È proprio a queste che si appella Antigone per giustificare il gesto di sepoltura del corpo del fratello. In tale contrapposizione la critica ha visto, di volta in volta, l'alternativa tra i valori dello Stato e quelli della famiglia, tra la politica e la religione, tra il mondo degli uomini e quello guidato e ordinato dagli dei, tra la ragione di Stato e la coscienza individuale. Sono tutte letture possibili e motivate; esse colgono un aspetto della problematica sviluppata dalla tragedia. Questa nuova edizione commentata mostra la "valenza ossimorica" del testo di Sofocle, il suo declinarsi accostando concetti antitetici: l'uomo è, insieme, éupolis (fa grande la patria) e ápolis (senza patria), pantopóros (capace di tutto dal punto di vista del movimento) e áporos (incapace di muoversi, bloccato), deinós (grandioso e terribile). Una tessitura linguistica che svela l'andamento dialettico della tragedia - una dialettica senza conciliazione divenuta modello della condizione umana.
14,00 13,30

Amicizia con Gesù

Rudolf Schnackenburg

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 128

Rudolf Schnackenburg, il Nestore dell'esegesi cattolica del Nuovo testamento, nella controindagine critica sulla figura storica di Gesù ha già elaborato risultati fondamentali. In questo libro ora dà la sua risposta molto personale alla questione dell'attualità del Figlio di Dio: Gesù, vale a dire un amico, un amico per me, per altri, per tutti gli uomini. Sviluppa questo motivo dell'amicizia proponendo alcune modalità attuali di visione della persona di Gesù, ed esaminandole criticamente. Gesù è solo rivoluzionario sociale e pertanto ispiratore della lotta politica oggi? È unicamente un moralista fondamentale e critico dei devoti esemplari e perciò avvocato dei lontani dalla Chiesa? È veramente un esseno di Qumran o, per l'essenziale, prodotto di un mito? Prendendo sul serio questi interrogativi, ma anche facendone risaltare l'inadeguatezza, l'esegeta nella seconda parte del libro può dispiegare la sua visione e la sua esperienza del tutto personale della figura e della significatività permanenti di Gesù. Sulla base di riferimenti biblici, l'autore mostra Gesù, vale a dire la realizzazione assoluta dell'amicizia in una persona. In lui si avvera tutta la simpatia, l'affezione possibile. Cercare l'amicizia con Gesù è più che la semplice sequela. È l'essere attratti in modo mistico entro la comunione con Dio
10,50 9,98

L'Oriente e noi

Aldo Natale Terrin

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2007

pagine: 160

Un testo di grande attualità che, analizzando Induismo, Buddismo, tocca l'identità delle religioni nella cultura della globalizzazione, foriera di tensioni tra la natura eterogenea dei vari credo e la tendenza a confluire nell'omogeneità.
16,50 15,68

Sul male assoluto. Nichilismo e idoli nel Novecento

Salvatore Natoli

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2006

pagine: 75

Costante, nella tradizione filosofica, è stata l'argomentazione della teodicea: discolpare Dio dei mali del mondo, per giustificarne la bontà. Il Novecento - accanto a un ritorno di quell'argomento trasformato in domanda sull'assenza di Dio ad Auschwitz - sembra consegnare al pensiero un'altra sfida: demitizzare il concetto di male assoluto, per far fronte agli orrori che gli uomini procurano a se stessi e ai propri consimili. Quelle sofferenze causate dalle ideologie protese alla realizzazione nella storia di un valore assoluto. E la filosofia, distanziandosi criticamente dalle tentazioni idolatriche, è invitata a trasformarsi in "etica del finito", "cura di sé": un sapere dove gli uomini trovino, a partire dalle tradizioni anche religiose dalle quali provengono, le parole per gli enigmi del male - quelle parole che offrano loro disincanto, responsabilità e amore del prossimo. Amore che è insieme custodia e pietas degli altri e di sé.
10,50 9,98

Filosofia del dialogo interreligioso

Filosofia del dialogo interreligioso

Roberto Celada Ballanti

Libro

editore: Morcelliana

anno edizione: 2020

pagine: 192

Una filosofia del dialogo interreligioso è oggi quanto mai essenziale. La crisi del nostro tempo, a ogni livello del dialogo e della convivenza, è al fondo crisi di un Logos capace di connettere nel rispetto delle distinzioni. La sfida è innanzitutto elaborare un universale non totalizzante, non proiettivo, che sempre diventa dispositivo di esclusione, volontà di potenza: occorre cercare un universale capace di ospitare le differenze e una figura del dialogo che sappia mettere in gioco tutte le potenzialità del prefisso dia-, terra di mezzo dove soggiorna la discorde armonia tra le fedi.
14,00

Tre scritti sul nichilismo

Tre scritti sul nichilismo

Jean Paul

Libro: Libro in brossura

editore: Morcelliana

anno edizione: 2019

pagine: 112

Di Jean Paul - pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter (1763-1825), tra i protagonisti della stagione romantica in Germania — sono qui tradotti la Lamentazione di Sheakespeare morto... in cui si proclama che non vi è Dio alcuno, il Discorso del Cristo morto..., sogno nel sogno, testi la cui eco tra '800 e '900 è stata enorme, sia in campo letterario che filosofico e teologico. In essi era contenuta la prima angosciante testimonianza - Dio è morto ed assente - che annuncia il nichilismo come anima profonda della modernità. Rileggere oggi questi testi aiuta non solo a capire la situazione spirituale del nostro tempo, ma anche a scoprire che in quel primo annuncio v'erano i bagliori di una nuova esperienza religiosa. Adriano Fabris ricostruisce il contesto in cui apparvero questi scritti, illustrandone le caratteristiche filosofiche e letterarie.
11,00

Introduzione alla storia del Cristianesimo ed alla storia della Chiesa

Introduzione alla storia del Cristianesimo ed alla storia della Chiesa

Franco Bolgiani

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2017

pagine: 112

In questa "Introduzione alla Storia del Cristianesimo ed alla Storia della Chiesa" Bolgiani chiarisce che cosa si debba intendere cori "Storia del Cristianesimo" e "Storia della Chiesa": essenzialmente due oggetti di studio storico - la storia degli uomini e delle istituzioni - del tutto distinti dall'insegnamento teologico. Di qui una serie di domande, cui si cerca di rispondere nei cinque capitoli: quali sono i contenuti di una "Storia del Cristianesimo"? Che cosa si intende storicamente per "religione cristiana"? Perché la Storia del Cristianesimo e della Chiesa non sono storie "filosofiche" né "ideologiche"? Qual è la differenza tra "Storia del Cristianesimo" e "Storia delle Religioni"? Interrogativi che ripercorrono plurisecolari tradizioni di studi mostrando l'attualità della lezione di metodo di Bolgiani: egli si è posto la necessità di assumere il metodo storico-critico nello studio del "fatto" della religione cristiana e delle religioni, attraverso lo scavo dei documenti e la continua attenzione alla complessità della storia.
11,00

L'essere e l'apparire. Una disputa

L'essere e l'apparire. Una disputa

Gustavo Bontadini, Emanuele Severino

Libro: Copertina morbida

editore: Morcelliana

anno edizione: 2017

pagine: 96

Questi scritti di Bontadini e Severino, risalenti agli anni Ottanta, conducono nel vivo di una disputa durata più di trent'anni. L'origine del disaccordo coincide con la pubblicazione, nel 1964, del celebre saggio di Severino, "Ritornare a Parmenide", nel quale si mostra la necessità che ogni essente sia eterno e, al tempo stesso, si palesa la radicale distanza dal pensiero metafisico. Il disaccordo ruota dapprima attorno alla diversa interpretazione del "Principio di Parmenide" - l'essere è e non può non essere - e successivamente sul "divenire": ciò che per il senso comune è "un uscire delle cose dal nulla e un ritornarvi". Il contrasto fa sì che entrambi sviluppino le argomentazioni a favore della propria tesi facendo chiarezza, da opposte prospettive, su questioni decisive della filosofia; perciò rappresenta uno dei capitoli più significativi della storia della filosofia del Novecento.
10,00

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