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Studium: Universale

Letteratura e verità

Piero Boitani

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 224

La letteratura è una, più o meno bella, menzogna? O dice, magari in maniera indiretta e misteriosa, la verità? Filosofi e poeti hanno dibattuto il problema per quasi tremila anni. Il poeta romantico inglese John Keats, per esempio, scriveva nella celebre Ode sopra un’urna greca: «Bellezza è verità, verità bellezza: questo è tutto / quel che sulla terra v’è dato di sapere: / e tutto ciò che vi basta sapere». Questo libro esplora le complesse relazioni tra letteratura e verità attraverso il tempo, toccando una serie di nodi centrali: l’ispirazione poetica e la follia, l’esperienza della poesia e della tragedia, l’etica della narrazione. Disegna, anche, un itinerario, che dalla vecchiaia conduce al viaggio dell’anima — al cammino di mistero verso la salvezza, lungo il quale l’uomo e Dio s’incontrano — e al fulgore della carne risorta: un itinerario di speranza. L’amen con il quale esso si conclude vuol dire così sia, ma anche in verità.
15,00 14,25

Mario Pomilio e gli «Scritti cristiani». Una rilettura critica

Luca Isernia

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 128

Mario Pomilio (1921-1990), letterato e critico originale, approdò negli anni Cinquanta al cattolicesimo, che visse come continua e appassionata ricerca. Cattolicesimo che non mancò d'esercitare un'influenza anche sulla sua produzione letteraria. La letteratura, infatti, fu per Pomilio via ausiliatrice verso una maggiore e più consapevole adesione alla sua identità di uomo e, poi, di cristiano. Esemplare in questo senso "Scritti cristiani", silloge d'interventi che dalla letteratura si aprono alla filosofia, alla metodologica critica nell'indagine storica, sino alle riflessioni sul costume e sulle dinamiche sociali di un periodo complesso quale quello degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Gli Scritti cristiani sono ora esplorati in questo volume con particolare attenzione critica ed esegetica, permettendo così al lettore di conoscere meglio questo autorevole scrittore e, per suo tramite, di accostarsi a temi e figure rilevanti del panorama culturale italiano ed europeo.
13,00 12,35

Scritti sulla libertà

Cornelio Fabro

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 112

«Sembra ormai ovvio, per ognuno, che appartiene all'età moderna, più che a qualsiasi altra epoca della storia, di aver portato il concetto di libertà sul vertice dello spirito: nella scienza, nell'economia, nella politica, nella sfera del sacro ch'è la religione..., essa ha chiamato l'uomo alla conquista delle dimensioni principali della libertà. Nuove istituzioni e nuove costituzioni hanno dato o stanno dando l'avvio, nei vari continenti, all'uomo nuovo impegnato alla formazione di se stesso e del proprio vivere civile. Non v'è dubbio che con l'avvento del pensiero moderno si è prodotta una scossa decisiva nell'atteggiamento dell'uomo verso la verità che ha portato alla crisi - non ancora risolta e forse mai solubile perché costitutiva della stessa essenza della libertà - della tensione di libertà-autorità. [...] Di qui la corsa irresistibile e affascinante per la ricerca delle strutture della materia e dell'origine della vita, per l'esplorazione del mistero dell'inconscio e delle pulsioni psichiche, individuali e collettive, sulle quali molto probabilmente poggerà la società del futuro. Eppure mai come oggi l'uomo - dominatore di tanta parte della natura - sente la propria insicurezza interiore, la fragilità della sua struttura, il salire inarrestabile dell'angoscia e della solitudine in un cosmo che si popola sempre più di macchine cariche di minaccia e di terrore» (Cornelio Fabro).
9,00 8,55

La sfera pubblica immaginaria. Riflessioni su Habermas

Ferdinando Sabatino

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 160

Il volume non si presenta come una delle tante interpretazioni per spiegare un autore come Jürgen Habermas, ma tende a far emergere il concetto di sfera pubblica che, attraverso le riflessioni di Habermas, cerca faticosamente di stabilire contatti con la realtà dei fatti in modo da non determinare ingannevoli interpretazioni di comodo. Il testo prova a render giustizia di un fatto che, all'interno di una società politica che consideriamo erroneamente come trasparente, appare quanto mai evidente: esiste una sfera pubblica neutrale, informata, desiderosa di partecipare allo scambio delle opinioni per decidere sulle più convenienti soluzioni riguardo la propria esistenza? Si cerca poi di prendere in esame - sociologicamente e non solo patologicamente - quella sorta di autismo sociale a cui le società politiche sembrano spesso asservite, capace, purtroppo, di rimettere in discussione l'ordine e il fondamento stesso dell'organizzazione delle società umane. Questo autismo sociale imperante, come prodotto sottoculturale egemonizzato, è il vero nemico odierno delle sfere pubbliche, il più pericoloso veleno da cui è necessario vaccinarsi perché ne va della stessa organizzazione sociale, della stessa solidarietà come orizzonte autenticamente intersoggettivo (per dirla con Habermas) delle società democratiche. Ma la "questione sfera pubblica" pone radicalmente in discussione una seconda grande questione, che è in grado di rendere la prima più o meno efficiente a seconda della posizione in cui la collochiamo. Essa riguarda la "questione della formazione", e dunque dell'istruzione del cittadino. Non c'è sfera pubblica se non c'è una istruzione rivolta a solidificare, nell'individuo, quei presupposti culturali e "fondativi" di cui la società ha bisogno, perché la sfera pubblica non può e non deve deteriorarsi a mera ideologia, ma deve diventare oggetto di responsabilità per la contemporaneità e le generazioni future.
16,50 15,68

Operai nella sua messe. Messaggi e riflessioni sulla vocazione

Paolo VI

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 160

"Questo termine di "vocazione" ha, in realtà, un significato molto ampio e si applica a tutta l'umanità chiamata alla salvezza cristiana, ma si specifica poi in ordine a particolari attitudini e a particolari doveri, che determinano la scelta che ciascuno fa per dare alla propria vita un senso ideale: ogni stato della vita, ogni professione, ogni dedizione può essere caratterizzata come vocazione, che le conferisce per ciò stesso una dignità superiore e un valore trascendente. Ma la parola vocazione acquista una pienezza di significato, che senz'altro tende a divenire, se non esclusivo, specifico e perfetto, là dove si tratta di vocazione doppiamente speciale: perché viene da Dio direttamente, come un raggio di luce folgorante i più intimi e profondi recessi della coscienza; e perché si esprime praticamente in una oblazione totale d'una vita all'unico e sommo amore; a quello di Dio e a quello, che ne deriva e fa tutt'uno col primo, dei fratelli. La vocazione, in questo senso speciale, è un fatto così singolare e così delicato, così sacro, che non può prescindere dall'intervento della Chiesa; la Chiesa lo studia, la Chiesa lo favorisce, la Chiesa lo educa, la Chiesa lo verifica, la Chiesa lo assume." (Paolo VI)
12,00 11,40

Come se

Luigi Santucci

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 224

«"Come fai a sapere tutto questo?" "Tutto so. So anche che lavori al tuo capolavoro: una messa. Una messa al buio, come se credessi. Ma non ti basterà la vita per finirla. E scusa se oggi non ti ho fatto ridere"». Il rapporto dialettico fra il giovane Mico, accordatore di strumenti musicali, e il suo fratello adottivo Klaus, compositore geniale eppure irrisolto, costituisce l'asse portante di Come se. Questa conversazione tra Mico e Klaus sembra quasi una dichiarazione autobiografica. Rispondendo a una domanda di Giliolo Badilini che gli chiedeva se si sentisse più Klaus o più Mico, Santucci ha dichiarato: «Mi sento un Klaus che di giorno in giorno si sforza, con alterni esiti, di diventare un buon alunno di Mico». Come se è l'opera «teoreticamente più densa di Santucci», secondo le parole di monsignor Ravasi, e la più cara al suo autore. Quello di Santucci è un itinerario della fede nel raggio della poesia, una fede vissuta come scommessa pascaliana, una letteratura vissuta come esercizio profetico, un itinerario che dalla «imperfetta letizia» dei «non santi» arriva al «come se» dell'omonimo romanzo, ove si contrappone il «così è», ovvero il regno di Dio, al «come se», ovvero il regno dell'uomo. Pochi scrittori come Santucci hanno saputo coniugare la gioia e il senso della tragedia, la disperazione e l'accettazione religiosa della vita, la peregrina eresia del vivere con la certezza di quella fede che sembra sempre più proporsi all'uomo come l'unica felicità possibile.
13,00 12,35

Poesia e musica. Meditazioni esegetiche su un incontro

Bruno Luiselli

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2013

pagine: 88

L'autore affronta un tema apparentemente lontano dai suoi, pur ampi, interessi scientifici, ma in realtà profondamente legato ad un argomento da lui studiato e amato da sempre: la musica. L'analisi della bellezza di un testo musicale viene accostata alla analisi della bellezza del testo poetico che l'ha ispirato, e l'autore, attraverso suggestivi esempi tratti dall'ambito della poesia e della musica sacra, dimostra come si realizzi "una superiore inscindibile unità poetico-musicale". Dell'insieme di queste puntuali e coinvolgenti analisi si sottolinea la spiccata novità. Poesia-musica-bellezza sono gli elementi costitutivi di questo scritto, un incontro trinomiale di grande fascino, tra continui rimandi e collegamenti con la fede in colui che, per l'autore, è la bellezza per essenza: Dio.
8,00 7,60

Il Mezzogiorno e l'Italia

Luigi Sturzo, Antonio Gramsci

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2012

pagine: 200

Il volume propone due classici del pensiero meridionalista: Il Mezzogiorno e la politica italiana, discorso pronunciato da Luigi Sturzo nella Galleria Principe di Napoli il 18 gennaio 1923, e il saggio di Antonio Gramsci del 1926, scritto alla vigilia del suo arresto e noto col titolo "Alcuni temi della quistione meridionale". L'inconsueto accostamento dei due scritti nasce dalla volontà di mettere a confronto due visioni che costituiscono ancora oggi un punto di riferimento per chi voglia riflettere sulla questione meridionale. La visione geopolitica della questione meridionale e la concezione della politica come lotta per l'egemonia fanno di Sturzo e di Gramsci i due uomini politici più lungimiranti dell'Italia fra le due guerre. La comparazione tra i due scritti mostra sia le convergenze nell'analisi della società meridionale sia le divergenze nel prospettare le soluzioni politiche. Ad una lettura ravvicinata appare evidente l'attualità della loro lezione per chiunque affronti i problemi storici del meridionalismo e dell'unità d'Italia.
14,50 13,78

Profilo di Aristotele

Enrico Berti

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2012

pagine: 336

La filosofia di Aristotele, pur avendo dominato per circa due millenni la cultura occidentale ed essendo di conseguenza stata oggetto di innumerevoli contestazioni, continua a rappresentare un punto di riferimento obbligato nel dibattito filosofico odierno. Recentemente si è anzi dovuta registrare una vera a propria Aristoteles-Renaissance, che ha diffuso ed aumentato l'interesse per questo pensatore nei settori più diversi della vita culturale. All'Aristotele considerato tradizionalmente padre della sillogistica e della teologia razionale si è affiancato e spesso sostituito un Aristotele nuovo, maestro di filosofia del linguaggio, di dialettica, di metodologia della ricerca scientifica, di fenomenologia ontologica, ma soprattutto di filosofia pratica (etica e politica). Questo rinnovato interesse non è stato tuttavia sempre accompagnato da una conoscenza diretta, sufficientemente completa e veramente spregiudicata, delle sue opere. Questo libro delinea, sia pure in modo succinto, tutti i principali aspetti sia della personalità sia del pensiero del filosofo greco, facendoli emergere direttamente dai testi e ponendoli continuamente a confronto con la problematica filosofica attuale.
19,00 18,05

Storia del teatro italiano contemporaneo

Giovanni Antonucci

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2012

pagine: 304

"Storia del teatro italiano contemporaneo" è un manuale completo e aggiornato all'intero primo decennio del nuovo secolo, che si rivolge non solo agli studenti, ma anche agli spettatori e agli appassionati di teatro. La nostra drammaturgia è ricca di autori di ieri e di oggi che ci hanno dato e ci danno un ritratto vivo e appassionato di un'intera epoca. Da D'Annunzio a Pirandello, dal futurismo al grottesco, da Petrolini a Campanile, da Betti a Eduardo De Filippo, da Flaiano a Testori e a Fo, essi hanno spesso superato i confini nazionali per proporsi, con le loro tematiche e con l'originalità del linguaggio drammaturgico, sui palcoscenici internazionali, accolti da significativi successi. Questa storia del teatro italiano, che è anche una storia delle messinscene e degli interpreti, ricupera inoltre autori ingiustamente dimenticati come Rosso di San Secondo, Massimo Bontempelli, Dario Niccodemi, Aldo De Benedetti, Sergio Pugliese, Mario Federici, Raffaele Viviani, lo Svevo drammaturgo e presta attenzione anche al cabaret, di solito ignorato dalle storie del teatro, e soprattutto alla drammaturgia degli ultimi vent'anni. A quest'ultima è dedicato un grande spazio, sia per la sua qualità che, ancor più, per una ragione fondamentale: solo una drammaturgia che affronti i temi più delicati del nostro tempo può rendere vitale e necessario il ruolo del teatro.
19,50 18,53

Giochi di fuoco. Una bambina al teatro della guerra

M. Teresa Giuffré

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2012

pagine: 112

"Giochi di fuoco", letterale traduzione italiana di Jochi 'i focu, è ancora l'espressione usata in Sicilia, ma anche nel meridione d'Italia, per i "fuochi d'artificio". La piccola protagonista di queste memorie aveva visto tante volte il cielo notturno sullo Stretto che fioriva di luci e colori, sempre a prezzo di fragori e schianti. Come distinguere, poco più tardi negli anni, nello stesso cielo, il diverso effetto delle stesse luci, degli stessi schianti? Tutti i bambini sono abituati a passare senza interruzioni dalle urla di paura alle grida di gioia, dal pianto al riso. Nessuno di loro è in grado di separare la realtà dalla fantasia. Così è stato facile, e talvolta anche piacevole per i piccoli, lasciare la quotidianità regolata dal controllo e dalla "buona educazione" per rifugiarsi in un fienile, accettare l'esperienza del collegio, tornare ad abitare una città, Messina, che circa tremila bombardamenti aerei avevano resa irriconoscibile, e lì, poi, un giorno dopo l'altro crescere mentre i grandi ricostruivano e tutti, grandi e piccoli, ritornavano alla modesta misura del privato. In un tempo che ha segnato per il mondo intero una fine epocale; a ripensarlo oggi, quasi archeologico. Si cresceva più lentamente, si continuava a lungo a confondere - è deprecabile? la realtà con la fantasia. Quanto a lungo? Almeno fino alla soglia dell'Università, sembra dire questo romanzo di memorie.
9,00 8,55

Lumen gentium. Storia, commento, recezione

Dario Vitali

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2012

pagine: 192

"Scrivere un commento alla Lumen gentium a cinquant'anni dall'apertura del concilio non è la stessa cosa che scriverlo a evento appena concluso. Tante vicende si sono intrecciate in questi anni, segnando la storia dell'umanità e, dentro questo processo sempre più veloce e impetuoso, la storia della Chiesa. La percezione che questa ha di sé è profondamente mutata, sia per quanto il concilio ha determinato, sia per il processo di recezione - o di non-recezione - che si è sviluppato da allora ad oggi. Ma la situazione è talmente mutata che è lecito porsi la domanda se e quanto il Vaticano II costituisca ancora un tema di interesse per le nuove generazioni, che quell'evento non hanno vissuto e di cui hanno sentito parlare in modo tanto contraddittorio." (D. Vitali )
13,50 12,83

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