Viella: I libri di Viella
Architetti e committenti nel romanico lombardo
Carlo Tosco
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1997
pagine: 378
Le storie dei Longobardi. Dall'origine a Paolo Diacono
Stefano Maria Cingolani
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1995
pagine: 206
Un'oligarchia urbana. Politica ed economia a Torino fra Tre e Quattrocento
Alessandro Barbero
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1995
pagine: 360
Comunità e clientele nella Toscana del XII secolo. Le origini del comune rurale nella piana di Lucca
Chris Wickham
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1995
pagine: 287
Roma nei secoli XIII e XIV. Cinque saggi
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1995
pagine: 270
I cinque saggi che compongono il volume affrontano, con approcci differenti, il tema unitario dei rapporti che la società romana del Due-Trecento intratteneva con il suo quadro di vita: gestione amministrativa e religiosa del territorio cittadino, caratteristiche e modi dell'insediamento urbano delle aristocrazie, economia della proprietà immobiliare. Un insieme di relazioni complesse e variegate che univano i romani allo spazio in cui si svolgeva la loro vita, in un orizzonte che dall'ambito circoscritto della contrada e della parrocchia si estendeva fino alle grandi piazze commerciali e finanziarie del nord Europa.
Torre in Pietra. Vicende storiche, architettoniche, artistiche di un insediamento della campagna romana dal Medioevo all'età moderna
Michele Franceschini, Elisabetta Mori, Marco Vendittelli
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1995
pagine: 120
Francesco: un passaggio. Donna e donne negli scritti e nelle leggende di Francesco d'Assisi
Jacques Dalarun
Libro
editore: Viella
anno edizione: 1994
pagine: 198
I laboratori e le piazze. Scienziate e attiviste tra contrasto al nucleare, pace e giustizia ambientale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 184
Il volume affronta il ruolo diversificato delle donne – scienziate, attiviste, donne comuni – in relazione ai temi della pace, del contrasto al nucleare civile e militare, della tutela dell’ambiente e dello sviluppo negli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Gli anni della Guerra Fredda videro infatti la crescita di una progressiva consapevolezza in relazione agli effetti del nucleare e della radioattività. Il protagonismo dei nuovi paesi decolonizzati condusse inoltre ad una ridefinizione del concetto stesso di sviluppo, legato al dibattito sui diritti umani e sulla sostenibilità ambientale. In questo contesto l’attivismo delle donne svolse un ruolo fondamentale per la creazione di reti transnazionali e per la formulazione del concetto di giustizia ambientale sul piano globale. Pacifismo, antinuclearismo, ambientalismo, ecofemminismo, nuove politiche per lo sviluppo spesso si intrecciarono mentre i movimenti delle donne di paesi diversi mutuarono reciprocamente tattiche e strategie per sostenere le loro rivendicazioni.
Caso per caso. Una storia sociale delle discriminazioni razziali (1938-1943)
Enrica Asquer
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 292
La cittadinanza è un diritto o un merito? Quando nell’autunno del 1938 il regime fascista vara le Leggi razziali, introduce delle lievi dispense, dette «discriminazioni», per quei cittadini «di razza ebraica» che, sulla scorta di una documentata istanza, dimostrino di possedere particolari titoli di merito, patriottici e/o fascisti. A partire dall’ampio patrimonio documentario costituito dai fascicoli individuali di «discriminazione» e facendo interagire l’indagine sul razzismo amministrativo fascista con una storia sociale della cittadinanza, attenta alle azioni compiute dal basso dai cittadini, questo libro si propone di esaminare un meccanismo cruciale della persecuzione antiebraica italiana, perlopiù silenziato dalla memorialistica, fugacemente o erroneamente nominato dalla storiografia, ma mai sinora analizzato con sistematicità e accuratezza.
Dagli imperi alla nazione. Eredità giuridiche asburgiche e zariste nella Grande Romania, 1918-1927
Francesco Magno
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2023
pagine: 228
Tra il 1917 e il 1918 i due grandi imperi multinazionali asburgico e zarista si dissolsero, ridisegnando i confini dell’Europa orientale. Gli stati successori inglobarono terre dal background giuridico eterogeneo, gelose delle proprie tradizioni. La Romania non fece eccezione. Bucarest dovette armonizzare un caleidoscopio di leggi di diversa derivazione (austriaca, ungherese, russa, francese), scontrandosi con l’opposizione di quei romeni che negli imperi si erano formati e avevano costruito il loro percorso professionale. Analizzando il processo di unificazione legislativa della Romania, il presente studio mira a fornire nuove interpretazioni non solo sulla difficile transizione post-imperiale europea, ma anche sul modo in cui determinate categorie socio-professionali (avvocati, magistrati e giuristi) coniugarono la loro appartenenza etnica ad altre, e spesso più importanti, identificazioni e priorità.