Scalpendi
Passeggiata e in sei quartieri di Milano. Affori, Bovisa, Bovisasca, Bruzzano, Comasina, Dergano. Fra arte e storia
Aldo Bartoli, Andrea Del Guercio
Libro: Copertina morbida
editore: Scalpendi
anno edizione: 2015
pagine: 128
Affori, Bovisa, Bovisasca, Bruzzano, Comasina e Dergano sono tutto questo: realtà operaie che oggi diventano poli scientifici e tecnologici, realtà periferiche marginali - e a volte emarginate - capaci di risanare i quartieri e ricostruire la socialità, luoghi importanti come Cassina Anna o come Villa Litta e Villa Hana che da residenze dei signori del luogo diventano luoghi pubblici, sedi di servizi, biblioteche e associazioni. Questo libro non solo racconta una storia vera, ma dà anche valore a ciò che in quei quartieri si è prodotto in centinaia di anni, una bella e orgogliosa testimonianza, utile per il futuro. Serve, infatti, a ricordare come dai conflitti, dalle Cinque Giornate, fino all'immigrazione dal Sud e alle lotte operaie siano nate esperienze positive e dalle radici profonde e questo diventa un insegnamento per guardare alle sfide dell'oggi con la consapevolezza che dalle crisi possono nascere opportunità per il futuro, se si affrontano con lungimiranza e cogliendone la complessità.
Famiglie e spazi sacri nella Lombardia del Rinascimento
Libro: Copertina morbida
editore: Scalpendi
anno edizione: 2015
pagine: 442
Famiglie e spazi sacri incrociano volentieri i propri destini nelle pagine degli storici della politica, della società e delle istituzioni, da una parte, e degli storici dell'arte, dall'altra. Specialisti di entrambi i settori indagano nei nove saggi di questo volume i molteplici aspetti - materiali, istituzionali, rituali e devozionali - del rapporto che nella Lombardia del tardo medioevo e del Rinascimento intercorreva tra gli spazi adibiti al culto, i laici, d'ogni grado e genere, e le loro famiglie. I singoli casi di Parma, Como, Cremona, del territorio e della città di Milano (cui sono dedicati ben quattro saggi), trovano qui trattazione analitica ed approfondita. Ma ad emergere è anche un chiaro quadro di sintesi, caratterizzato per tutto il periodo considerato, tra chiusura gregoriana e chiusura borromaica, dalla larga e persino ambigua disponibilità degli spazi sacri lombardi ad accogliere presenze familiari. Di tale diffusa permeabilità si offre tuttavia una lettura il meno possibile generica.
Giovanni Stefano e Giuseppe Montalto. Due pittori trevigliesi nella Lombardia barocca
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2015
pagine: 168
Originari di Treviglio, centro col quale mantennero un legame costante nel corso della loro lunga carriera, i fratelli Giovanni Stefano e Giuseppe Montalto seppero conquistare ben presto un ruolo di primo piano sulla scena artistica della Milano di secondo Seicento. Dopo gli esordi segnati dall'influsso di Morazzone e dal clima cupo della cultura figurativa borromaica, negli anni della maturità i due pittori seppero rinnovare il loro linguaggio, facendosi promotori, soprattutto nel campo della grande decorazione ad affresco, della diffusione del linguaggio barocco. Nel ripercorrere la parabola dei due maestri, gli atti della giornata di studi affrontano molteplici aspetti, in alcuni casi del tutto inesplorati, della loro attività, offrendo una visione aggiornata e innovativa di questi prolifici protagonisti del Seicento lombardo.
Opere del XX secolo confiscate in Lombardia. Analisi e prospettive per la restituzione alla collettività. Atti della Giornata di studi (Milano, 15 dicembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2015
pagine: 192
Cortona on the move 2014. Fotografia in viaggio. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2014
pagine: 96
Re Cacao
Antonio Rubino
Libro
editore: Scalpendi
anno edizione: 2014
pagine: 20
Re Cacao è una plaquette pubblicitaria realizzata da Antonio Rubino intorno al 1925 per la pasticceria-confetteria milanese Ambrosia di Maria Zanzi. Incentrato su un breve racconto fantastico in endecasillabi corredati da illustrazioni a colori, Re Cacao è un modello esemplare del modo squisitamente rubiniano di concepire la comunicazione pubblicitaria: ai suoi occhi, la pubblicizzazione di un prodotto non può infatti prescindere dall'allestimento di un'avventura narrativa, per quanto minima. Il volume è la ristampa anastatica dell'originale del 1925.
Piazza d'Italia (Souvenir d'Italie II), 1913 [luglio-agosto 1933]. A post war trial de Chirico's strategy against modernism
Paolo Baldacci, Gerd Roos
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2013
pagine: 118
Questo secondo quaderno della collana "Contributi al Catalogo di Giorgio de Chirico" prende in esame il più famoso caso dechirichiano del dopoguerra: la dichiarazione di falsità di una "Piazza d'Italia" acquistata nel 1946 da Dario Sabatello alla Galleria del Milione e già appartenente alle collezioni Frua, Valdameri e Della Ragione. Il processo che ne seguì tra il 1947 e il 1955 ebbe risonanza mondiale per la notorietà delle persone coinvolte. In prima istanza il Tribunale di Roma sentenziò che de Chirico aveva mentito e che il quadro era autentico, in seconda istanza tutto fu capovolto e la sentenza che dichiarava falso il quadro fu confermata dalla Cassazione nel 1956. Lo studio non contribuisce solo al recupero di un'opera autentica al catalogo dell'artista, ma è soprattutto un invito a riformulare su basi oggettive la storia dei quindici anni tra il 1933 e il 1948, cioè del momento cruciale in cui si formò il groviglio, complicatissimo ma in realtà non inestricabile, che ha costituito fino a oggi il "caso de Chirico".
Piazza d'Italia (Souvenir d'Italie II), 1913 [luglio-agosto 1933]. Il più clamoroso sequestro del dopoguerra. Verità processuale e verità storica
Paolo Baldacci, Gerd Roos
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2013
pagine: 112
Questo secondo quaderno della collana "Contributi al Catalogo di Giorgio de Chirico" prende in esame il più famoso caso dechirichiano del dopoguerra: la dichiarazione di falsità di una "Piazza d'Italia" acquistata nel 1946 da Dario Sabatello alla Galleria del Milione e già appartenente alle collezioni Frua, Valdameri e Della Ragione. Il processo che ne seguì tra il 1947 e il 1955 ebbe risonanza mondiale per la notorietà delle persone coinvolte. In prima istanza il Tribunale di Roma sentenziò che de Chirico aveva mentito e che il quadro era autentico, in seconda istanza tutto fu capovolto e la sentenza che dichiarava falso il quadro fu confermata dalla Cassazione nel 1956. Lo studio non contribuisce solo al recupero di un'opera autentica al catalogo dell'artista, ma è soprattutto un invito a riformulare su basi oggettive la storia dei quindici anni tra il 1933 e il 1948, cioè del momento cruciale in cui si formò il groviglio, complicatissimo ma in realtà non inestricabile, che ha costituito fino a oggi il "caso de Chirico".
«Londra d'estate è quanto mai metafisica». Giorgio de Chirico e la galleria Alex. Reid Lefevre (1937-1939)
Flavia Matitti, Gerd Roos
Libro: Libro rilegato
editore: Scalpendi
anno edizione: 2012
pagine: 96
"Alla galleria Lefevre, a Londra, una galleria più seria e meno scema delle solite gallerie di pittura moderna, veniva allestita una mostra personale delle mie pitture recenti ed io mi recai personalmente a Londra". Così Giorgio de Chirico scrive nelle sue memorie a proposito dell'esposizione allestita presso la galleria Alex. Reid & Lefevre nel luglio 1938 a Londra, città in cui l'artista vive "ore di profonda emozione metafisica". Le vicende artistiche, commerciali e umane legate al progetto e alla realizzazione di questa importante esposizione si possono ora seguire fin nei dettagli grazie al ritrovamento del carteggio intercorso tra Giorgio de Chirico e la galleria londinese: trentasette documenti qui pubblicati e commentati criticamente. Una rigorosa catalogazione delle trentuno opere della mostra, delle quali circa la metà è stata identificata.
Giorgio de Chirico e Germain Seligmann: manovre sul mercato americano tra 1937 e 1938
Gerd Roos
Libro: Libro in brossura
editore: Scalpendi
anno edizione: 2012
pagine: 128
Il carteggio tra Giorgio de Chirico e il mercante americano Germain Seligmann getta una nuova luce sui reali risultati del lungo soggiorno newyorchese dell'artista tra l'agosto 1936 e l'inizio di gennaio 1938. Il viaggio di de Chirico in America, presentato come un trionfo dalla stampa italiana, fu in realtà un insuccesso, dovuto in parte alle manovre che l'artista mise in atto, seguendo una vecchia abitudine, per contrapporre al suo primo e più sincero sostenitore, il gallerista Julien Levy, altri mercanti più facoltosi e di grande nome, ma meno motivati, come Seligmann o Wildenstein, con la speranza di ottenerne maggiori vantaggi. La strategia si dimostrò fallimentare ed ebbe l'effetto di chiudere completamente le porte del mercato americano alla produzione recente dell'artista. Lo studio si conclude con una meticolosa catalogazione delle opere nominate nel testo, che vengono in parte identificate portando un notevole contributo a un futuro catalogo ragionato dell'opera di Giorgio de Chirico.
Caravaggio e Milano. La Canestra dell'Ambrosiana
Alessandro Morandotti
Libro: Copertina rigida
editore: Scalpendi
anno edizione: 2012
pagine: 96
La Canestra di frutta di Caravaggio conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano è un dipinto celebre e di autografia accertata anche se per alcuni aspetti ancora misterioso, visto che persino le sue misure sono spesso fraintese. La sua data di esecuzione dovrebbe collocarsi poco dopo la metà dell'ultimo decennio del Cinquecento, quando il pittore viveva a Roma. Negli studi si discute animatamente ancora oggi se essa debba essere considerata un puro pezzo di bravura o invece nasconda complessi significati allegorici, come la dignità del suo antico possessore suggerirebbe di pensare. Il quadro infatti, almeno dal 1607, è documentato nella collezione del cardinale Federico Borromeo (1564-1631) e, dal 1618, fa parte del nucleo di dipinti donati dall'allora arcivescovo di Milano ad uso dell'Accademia Ambrosiana: fondata in quell'anno per educare i giovani artisti attivi nella diocesi da lui governata. Sarà utile per questo guardare attentamente il dipinto seguendone nel contempo la relativa fortuna in area lombarda, territorio in cui prese avvio, in anni precoci rispetto al panorama europeo, la storia della natura morta come genere autonomo.