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Edizioni ETS: Letteratura italiana

Metamorfosi del mito classico da Boccaccio a Marino

Anna Cerbo

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2002

pagine: 224

14,00 13,30

25,00 23,75

14,46 13,74

Aspetti del sonetto contemporaneo

Natascia Tonelli

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2001

pagine: 168

12,91 12,26

Letterati e eruditi tra Sei e Ottocento

Franco Arato

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 1996

pagine: 270

15,49 14,72

La Terra Promessa e altri saggi su Ungaretti

La Terra Promessa e altri saggi su Ungaretti

Maria Carla Papini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2018

pagine: 200

Concepita come un melodramma la cui musica è insita, come specifica Ungaretti, nel ritmo stesso della poesia, "La Terra Promessa" segna insieme una tappa fondamentale nell’evoluzione della sperimentazione del suo autore e l’inizio dell’ultima sua “stagione” poetica: quella che proseguirà poi nei versi di "Un Grido" e "Paesaggi", del "Taccuino del Vecchio", e che nella raccolta "Morte delle stagioni" troverà la sua più compiuta manifestazione. Costituita, nella sua redazione definitiva, da componimenti che, nel sottotitolo, sono significativamente definiti "Frammenti" e che coprono un arco temporale che va dal 1935 al 1953, "La Terra Promessa" si connette, nel suo substrato teorico come nel suo impianto strutturale, agli esiti in quegli stessi anni raggiunti sia dalla speculazione filosofica di Sartre che, in ambito musicale, dalla sperimentazione dodecafonica di Schönberg, e in ambito artistico, dalla pittura Informale in genere, e da quella di Fautrier in particolare, dimostrandosi a sua volta, nella specificità del suo genere ma anche nella complessa ricchezza del proprio sistema elaborativo, esempio fra i più alti della poesia contemporanea.
20,00

Curiosa di mestiere. Saggi su Dacia Maraini

Curiosa di mestiere. Saggi su Dacia Maraini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2017

pagine: 200

Il volume è un'indagine a più voci sulla scrittura multiforme di Dacia Maraini, attualmente la scrittrice italiana più tradotta nel mondo, protagonista indiscussa della scena letteraria contemporanea, figura di intellettuale nota per il suo impegno politico e civile, per le sue prese di posizione coraggiose a favore dei diritti dei più deboli. L'infanzia offesa, la violenza sulle donne, la solitudine, la morte, la memoria, il desiderio, il sogno, il silenzio, sono alcuni dei temi che legano le pagine di romanzi e racconti, saggi, poesia, teatro con i quali Dacia Maraini ha tracciato una trama inventiva fittissima che si dipana, tenace, dagli anni '60 del Novecento ad oggi. Un'opera che viene riproposta e discussa criticamente nei diciotto saggi qui raccolti, attraverso percorsi che ne mettono a fuoco alcuni snodi cruciali, privilegiando sempre il rapporto ravvicinato con i testi. Con contributi di Susan Amatangelo, Manuela Bertone, Monica Biasiolo, Silvia Boero, Martine Bovo, Carla Carotenuto, Daniela Cavallaro, Maria Pia De Paulis-Dalembert, Letizia Giugliarelli, Patrizia Guida, Antonella Mauri, Barbara Meazzi, Milagro Martín Clavijo, Alessandra Montalbano, Maria Grazia Scrimieri, Francesca Irene Sensini, Hanna Serkowska, Manuela Spinelli.
18,00

Svevo e Schopenhauer. Rilettura di «Una vita»

Svevo e Schopenhauer. Rilettura di «Una vita»

Luca Curti

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2016

pagine: 160

Questo saggio ricostruisce il progetto sveviano dal quale deriva la figura del protagonista, Alfonso Nitti: una proiezione autobiografica deformata, perché mutilata 'sperimentalmente' di una componente essenziale della personalità di Svevo-Schmitz, ossia della filosofia di Schopenhauer. Privo della "luce" di quella filosofia Alfonso Nitti attraversa momenti cruciali dell'etica pessimistica (un trattato sulla morale, la rinuncia alle passioni, il duello) fallendo immancabilmente le sue scelte: fino a cercare la 'liberazione' nel suicidio. Una lettura così orientata del testo sveviano comporta una valutazione completamente rinnovata del contesto filosofico, culturale e ideologico in cui collocare Una Vita (che apparve invece a Montale come impossibile da "inserire esattamente [...] nel quadro del suo tempo"); delle sue fonti, soprattutto La gioia di vivere di Zola e la Malattia del secolo di Nordau; della saldatura operata, nel progetto sveviano, tra il pessimismo schopenhaueriano e il Romanzo sperimentale di Zola. E impone anche, assieme ad un riesame dell''ebraismo' sveviano, la rinuncia alla categoria critica dell''inettitudine'.
14,00

«Ditemi, o pietre! Parlatemi, eccelsi palagi». La rappresentazione di Roma nella lirica italiana tra Otto e Novecento: Carducci, D'Annunzio, Pascoli

«Ditemi, o pietre! Parlatemi, eccelsi palagi». La rappresentazione di Roma nella lirica italiana tra Otto e Novecento: Carducci, D'Annunzio, Pascoli

Luca Bani

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2012

pagine: 200

Dall'antichità classica al Novecento Roma è sempre stata un'inesauribile fonte di riflessione e d'ispirazione per i letterati che vi risiedevano o per quelli che la visitavano. Questi autori hanno catturato le immagini della 'città eterna' per decantarne le meraviglie o per lamentarne la decadenza, per esaltarne la gloria o per condannarla come spazio di ogni corruzione morale e civile. Dopo la Breccia di Porta Pia furono in particolare gli scrittori della nuova Italia a confrontarsi con l'Urbe, a impegnarsi nel non facile cammino di avvicinamento a una realtà per lunghi decenni idealizzata come meta suprema dell'epopea risorgimentale e rivelatasi invece, alla prova dei fatti e passata l'euforia successiva al 20 settembre 1870, fonte di innumerevoli problemi e centro di un malcostume politico destinato a segnarla fin da subito anche nella sua nuova veste di capitale del Regno. Da De Amicis a Faldella, da Chelli a De Roberto, da d'Annunzio a Pirandello molti sono gli autori che hanno testimoniato ciò che Roma ha rappresentato nella loro esperienza, documentandone al contempo la realtà storica. Questo libro si occupa della Roma 'lirica' di Carducci, d'Annunzio e Pascoli. Attraverso l'analisi dei numerosi testi nei quali questi poeti hanno elaborato l'immagine della città, declinandola secondo le rispettive sensibilità, si è voluto ricostruire e dare rilievo a un momento importante della lunga e non ancora conclusa storia di Roma come tema letterario.
18,00

Lavorare con gli attrezzi del vicino. La fisiognomica scientifica al vaglio della latteratura
12,00

Scrittura, riscrittura, autoesegesi: voci autoriali intorno all'epica in volgare. Boccaccio, Tasso

Scrittura, riscrittura, autoesegesi: voci autoriali intorno all'epica in volgare. Boccaccio, Tasso

Roberta Ricci

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2010

pagine: 260

In molte occasioni, e nel corso dei secoli, gli scrittori sono intervenuti in termini critici sulla polivalenza della loro produzione letteraria, stendendo articolati interventi apologetici ed elaborando sistematici corredi esegetici, nel tentativo di fare i conti con il proprio disegno compositivo e con il pubblico, sia contemporaneo che a venire. La finalità della letteratura diviene così oggetto di riflessione secondo il punto di vista esposto dagli artisti lettori di se stessi, mentre superano la distinzione medievale fra coloro che agunt de arte e coloro che agunt per artem, ovvero coloro che teorizzano sulla letteratura e coloro che ne sono i creatori. Qui interessa la contemporaneità e persino la compresenza delle due azioni. I capitoli proposti analizzano due momenti peculiari nella storia del poema epico in volgare dacché sollevano nuovi spunti di riflessione attinenti non semplicemente a questioni critiche per così dire endogene, bensì alla pratica autoesegetica che i due autori selezionati mettono in moto in maniera sistematica intorno alla loro epica. Il Teseida di Boccaccio e la Gerusalemme Liberata di Tasso segnano un vasto territorio storico-culturale che vede nei primi secoli della nostra letteratura la nascita, la trasformazione e l'esaurimento del genere letterario par excellence. In entrambi i casi interessa la modalità morfologica dell'ermeneutica d'autore e la funzione da essa svolta all'interno della natura polisemica della comunicazione letteraria.
25,00

La rappresentazione dell'«altrove» nel romanzo italiano del Novecento
14,00

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