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ES: Classici dell'eros

L'ingenua libertina

L'ingenua libertina

Colette

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 192

"Quando scrissi "Minne" avevo l'intenzione di scrivere una novella, e la sola ambizione di poterla firmare. Bisognava dunque, per distogliere da essa un desiderio che si rivolgeva in genere alle dimensioni del romanzo, che si trattasse di una novella piuttosto breve. E lo fu, ma non per molto. Il successo fu la sua rovina: una bocca coniugale pronunciò parole di lode, ed altre parole troppo insistenti perché io possa trovar loro un posto in questa Nota. Dovetti diluire un poco Minne. Dovetti scrivere "Les égarements de Minne", che non riuscii mai a considerare un buon romanzo. Divenne forse migliore quando più tardi, ridiventando di mia proprietà, abbreviato e alleggerito, lo unii a Minne facendone un unico volume." (Colette)
20,00

Mia madre

Mia madre

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 118

Jean-Jacques Pauvert, primo editore, nel 1966, di "Ma mère", così presentò questo romanzo ritrovato tra le carte inedite di Bataille, dopo la sua morte: "Il giovane protagonista, Pierre, racconta come, dopo un'infanzia profondamente religiosa, viene, all'età di diciassette anni, iniziato alla perversione dalla madre. Sprofondando grazie a lei nella dissolutezza e nell'orgia, scopre l'estasi della perdizione in cui si mescolano angoscia, vergogna, godimento, disgusto, adorazione e rispetto. Adorazione e rispetto per quella donna, la madre, che ha osato bruciare ogni suo vascello, e che, dopo aver toccato il fondo dell'abisso, trascina il figlio con lei, prima di darsi la morte." "Ma mère" è uno dei testi più violenti, più scandalosamente belli di Georges Bataille, che diceva di se stesso: "Io non sono un filosofo, ma forse un santo, forse un folle", sapendo che è proprio in questa ambiguità che risiede l'unica filosofia possibile".
17,50

Salomé. Dramma in un atto

Salomé. Dramma in un atto

Oscar Wilde

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 126

"Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato "Salomé", dove in certo senso si dice una parola definitiva su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomè è l'ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella Belle Dame Sans Merci di Keats, nella Carmen di Mérimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater. In "Salomè" questa femme fatale assume i connotati estremi nel segno della decadenza: estrema è la crudeltà (e allo stesso tempo, l'innocenza); estrema è la giovinezza (già nel Medioevo Salomè viene rappresentata come poco più di una bambina); estrema è la carica sacrilega del mito; ed estrema è la componente erotica (la danza discinta, il sangue). Questi sono i dati comuni a tutte le versioni tardoromantiche e decadenti, delle quali a Wilde sarebbe toccato di offrire la sintesi definitiva." (Dallo scritto di Masolino D'Amico)
17,50

Venere in pelliccia

Venere in pelliccia

Leopold von Sacher Masoch

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 172

"Sia principessa o contadina, sia che indossi l'ermellino o il mantello foderato di pelo d'agnello, sempre questa donna con la pelliccia e la frusta, che rende l'uomo suo schiavo, è una mia creatura". Con queste parole lo scrittore galiziano Leopold von Sacher-Masoch (1836-1895) ha tratteggiato l'ossessivo fantasma della propria esistenza e della propria fantasia artistica, quell'immagine di donna - preludio alle dispotiche e crudeli figure femminili della letteratura fin de siècle - che ha possentemente ispirato la più nota delle sue opere, la "Venere in Pelliccia", qui presentata nella seconda e definitiva edizione del 1878. Con uno scritto di Gilles Deluze.
19,00

Diario del ladro

Diario del ladro

Jean Genet

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 279

"Jean Genet si è proposto la ricerca del Male, come altri si propongono quella del Bene. È una esperienza la cui assurdità si coglie a prima vista. Sartre l'ha ben sottolineato: noi cerchiamo il Male nella misura in cui lo prendiamo per il Bene. Una simile ricerca è fatalmente destinata alla delusione, o diventa farsa. Ma anche se destinata all'insuccesso, non presenta per questo un interesse minore. Si tratta inizialmente di una forma della rivolta per colui che è stato escluso dalla società. Abbandonato dalla madre, allevato in un brefotrofio, Jean Genet ebbe tanto meno la possibilità di integrarsi alla comunità morale, quanto più grande aveva il dono dell'intelligenza. Divenne ladro, e il carcere (dapprima la casa di correzione) fu il suo destino. (...) Per Genet, non è abietta la società, ma lo è lui stesso: egli potrebbe definire esattamente l'abiezione come ciò che egli è, in modo passivo, o addirittura con fierezza. Del resto, l'abiezione di cui è piena la società è poca cosa, poiché riguarda uomini corrotti solo in superficie, le cui azioni hanno sempre un "contenuto positivo". Se questi uomini avessero saputo raggiungere gli stessi fini con mezzi onesti, lo avrebbero preferito. Genet vuole l'abiezione, anche se essa porta soltanto la sofferenza: la vuole per se stessa, al di là dei vantaggi che vi trova, la vuole per una propensione vertiginosa all'abiezione, nella quale egli si perde, non meno totalmente del mistico che nell'estasi si perde in Dio." (Dallo scritto di Georges Bataille)
24,00

Vita di una donna licenziosa

Vita di una donna licenziosa

Ihara Saikaku

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 216

"Vita di una donna licenziosa" è uno dei più celebrati romanzi galanti (i kòshokubon) di Ihara Saikaku (1642-1693). "Questo testo kòshoku indica erotismo e sensualità," scrive Ivan Morris "del tutto privi degli aspetti romantici o sentimentali dell'amore. Il libro descrive infatti la progressiva degradazione della protagonista nella sua ricerca del piacere sessuale e per vivere dal punto di vista economico come donna sola nella dura società feudale del suo tempo. Oltre a una natura altamente erotica, l'eroina è dotata di notevole bellezza fisica, e il suo ambiente naturale è rappresentato dai quartieri di piacere, all'interno dei quali si svolge la maggior parte della vicenda."
20,00

Giorni tranquilli a Clichy

Giorni tranquilli a Clichy

Henry Miller

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 115

"Nelle giornate grigie, quando si gelava dappertutto tranne che nei grandi cafés, aspettavo con impazienza di poter trascorrere un'ora o due al Wepler, prima di andare a cena. Il rosso bagliore che avviluppava il locale promanava dal gruppo di sgualdrine radunato come sempre vicino all'entrata. Quando a poco a poco si distribuivano fra i tavolini, il locale diveniva non soltanto caldo e rosato, ma fragrante. Fluttuavano nella luce smorzata come lucciole profumate. Quelle che non avevano la fortuna di trovare un cliente uscivano fuori, adagio, a fare un giretto in strada, per tornare di lì a poco a riprendere il posto consueto. Ne entravano altre con incedere spavaldo, e apparivano fresche e pronte per il lavoro serale. L'angolo dove solevano adunarsi era come una borsa, il mercato del sesso, con i suoi alti e bassi, come ogni genere di commercio. Una giornata piovosa era in genere una buona giornata, così mi pareva. Vi sono due sole cose da fare in una giornata di pioggia, secondo il detto popolare, e le puttane certo non perdevano tempo giocando a carte".
17,00

Confessione sessuale

Confessione sessuale

Anonimo russo

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2010

pagine: 116

Definita dal critico americano Edmund Wilson un "capolavoro erotico", questa Confessione fu scritta intorno al 1912 da un anonimo di origine ucraina e inviata al sessuologo Havelock Ellis, che la pubblicò in appendice alla sua opera Psicologia della maternità. Storia di una vita sessuale precoce e intensissima, legata all'ossessione-predilezione per le fanciulle impuberi, questo libro è al tempo stesso il ritratto assai ben documentato della realtà sociale e culturale della Russia di fine Ottocento e dell'Italia dei primi anni del Novecento, dove l'autore cercò inutilmente rifugio dai propri fantasmi erotici.
17,00

Emmanuelle

Emmanuelle

Emmanuelle Arsan

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2009

pagine: 258

Siamo all'alba degli anni '60, precisamente nel 1959, quando appare a Parigi la prima edizione di questo libro, clandestina, curata da Eric Losfeld. [...] Il grande pubblico, senza rendersene conto completamente, è ormai in attesa di un testo che gli sveli infine "tutto quello che vorreste sapere di questo erotismo di cui si parla tanto, e che non avete mai osato chiedere". [...] Tutto è pronto, dunque, per "Emmanuelle", che sopraggiunge al momento giusto, nell'anno di Lolita, l'anno in cui l'ultima esposizione del surrealismo assume come tema l'erotismo. [...] L'importanza di "Emmanuelle" è stata ben precisata da André Pieyre de Man-diargues che scrive: "Come le storie poliziesche o fantascientifiche, gli scritti erotici sono in genere prigionieri di uno schema, di un sistema e di regole a cui fanno riferimento. [...] Ma alcuni sfuggono a questa struttura, infrangono il sistema e le regole. Portano l'impronta spirituale del loro autore, sono originali e entrano a far parte della letteratura". [...] E Jean-Jacques Brochier potrà scrivere nel 1967: "'Emmanuelle' è l'armonia di una vita in cui la sensualità, riconosciuta in tutto il suo valore, non è altro che un elemento di un'esistenza felice. Da qui questo fenomeno raro in letteratura: l'erotismo di Emmanuelle non è patologico, ma un aspetto fondamentale della soddisfazione dell'individuo, che non si sente minacciato da nulla, che si dispiega nella sua armonia con il mondo: è l'erotismo dell'accordo perfetto". (Dallo scritto di J. J. Pauvert)
22,00

Il nuovo mondo amoroso

Il nuovo mondo amoroso

Charles Fourier

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2009

pagine: 410

"Il nuovo mondo amoroso", uno dei testi più grandiosi e radicali del pensiero occidentale, in cui Charles Fourier - il "sognatore sublime", come lo definisce Stendhal - descrive gli amori poligamici nella società d'Armonia, vide la luce in Francia solo nel 1967, centotrenta anni dopo la sua stesura. "Il fourierismo è un eudemonismo radicale" scrive Barthes nel saggio che introduce questa edizione integrale dell'opera. "Il piacere fourierista (chiamato felicità positiva) è molto facile da definire: è il piacere sensuale: "la libertà amorosa, la buona tavola, la spensieratezza e altri godimenti che le Civiltà non pensano nemmeno di desiderare, perché la filosofia le abitua a trattare da vizio il desiderio dei veri beni". [...] Il piacere fourierista non si compenetra di alcun male: non integra la vessazione, alla maniera sadiana, al contrario l'evapora; il suo discorso è quello della "benevolenza generale": ad esempio, nella guerra d'amore (gioco e teatro), per delicatezza, per non offendere, le bandiere e i capi non vengono catturati. Se però, in Armonia, si arriva a soffrire, è tutta la società che si adopera a stordirvi: avete avuto qualche sconfitta in amore, siete stati messi alla porta, le Baccanti, le Avventuriere e altre corporazioni di piacere vi circondano e vi trascinano, cancellano immediatamente il dolo di cui siete stati vittima. Ecco dunque il piacere solo e trionfante regnare su tutto."
32,00

Histoire d'O

Histoire d'O

Pauline Réage

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2009

pagine: 170

"Se c'è una parola che mi pervade l'animo quando penso a O, questa è pudore. Sarebbe troppo arduo motivarla. E quel vento che corre incessante, che attraversa tutte le stanze. Così soffia anche in O uno spirito, non saprei dir quale, sempre puro e violento, senza tregua, senza ombre. Uno spirito decisivo, che nulla può turbare, né i sospiri né gli onori, né l'estasi né la nausea. L'"Histoire d'O", dall'inizio alla fine, procede come un'azione travolgente. Evoca un discorso più che una mera effusione; una lettera più che un diario intimo. Ma a chi è indirizzata la lettera? E chi vuole persuadere il discorso? A chi domandarlo? Non so neppure chi lei sia. Che lei sia una donna, non lo dubito minimamente. Non tanto per i particolari che si compiace di descrivere: le vesti di satin verde, i corsetti, le gonne arrotolate più volte, "come un ricciolo su un bigodino". Ma per il fatto che O, il giorno che Rene le infligge nuovi supplizi, mantiene una sufficiente presenza di spirito per osservare che le pantofole dell'amante sono sgualcite, bisognerà comperargliene di nuove. Ecco quel che mi sembra pressoché inconcepibile. Ecco quel che un uomo non avrebbe mai notato e, comunque, non avrebbe mai osato dire." (Jean Paulhan)
18,00

L'erotismo

L'erotismo

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: ES

anno edizione: 2009

pagine: 254

"Da lungo tempo, gli uomini parlano senza paure e apertamente di erotismo. Ciò di cui parlo è cosa ormai nota. Ho voluto semplicemente ricercare, nella diversità dei fatti descritti, una coesione. Ho tentato di fornire un quadro coerente di un insieme complesso di atteggiamenti umani. E questa ricerca di un insieme coerente che differenzia il mio tentativo da quelli della scienza. La scienza studia un problema isolato. Accumula lavori specialistici. Io ritengo che l'erotismo abbia per gli uomini un senso che la metodologia scientifica non è in grado di cogliere. L'erotismo può essere fatto oggetto di indagine solo a patto che, indagando su di esso, si indaghi sull'uomo." (Georges Bataile)
22,50

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