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Feltrinelli: Varia

L'arte della guerra. Ediz. italiana e cinese

Tzu Sun

Libro: Libro rilegato

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 160

“Se conosci il nemico e te stesso di sicuro vincerai”. Il modo migliore per essere certi di vincere una guerra è assicurarsi la vittoria ancora prima di iniziare a combattere: questo è il principio fondante dell’Arte della guerra, con ogni probabilità il più antico manuale strategico della storia (VI secolo a.C.). Un obiettivo raggiungibile studiando i punti di forza e di debolezza dell’avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia nelle proprie potenzialità, sorprendendo continuamente il nemico. E, prima di ogni altra cosa, controllando le informazioni, perché grazie alla conoscenza il destino della battaglia può davvero essere scritto prima che lo scontro cominci. L’essenzialità del messaggio e l’efficacia del magistero di Sun Tzu hanno fatto dell’Arte della guerra un testo di culto per chiunque voglia raggiungere un obiettivo nella vita o nel lavoro, dal manager al generale, dallo sportivo all’artista.
20,00 19,00

Il profumo delle foreste. Un viaggio sensoriale alla scoperta degli alberi

Dominique Roques

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 192

Cacciatore di essenze, esperto di profumi e instancabile viaggiatore, Dominique Roques esplora il legame millenario che unisce gli alberi e l’uomo, attraverso un viaggio nelle foreste del mondo. I mitici cedri del Libano, usati per costruire il tempio di Salomone. I faggi europei, simbolo di mistero e di pericolo, abbattuti per far spazio all’urbanizzazione. Le sequoie giganti californiane, decimate dall’arrivo della meccanizzazione e che hanno poi fatto nascere la coscienza ecologica americana. O ancora, il guaiaco del Paraguay, con il suo straordinario legno blu profumato. Figlio di un taglialegna, Roques inizia a frequentare i boschi fin da bambino. L’attrazione che esercitano su di lui lo porta inizialmente a seguire le orme del padre, prima che la crescente preoccupazione per la scomparsa degli alberi e la fascinazione per l’olio di aghi di pino decidano del suo futuro mestiere di cercatore di essenze per l’industria profumiera, dando un senso al suo percorso. E proprio attraverso il filo conduttore del profumo, onnipresente perfino nel fumo del carbone, Dominique Roques ci accompagna in un incredibile viaggio, con incursioni nella letteratura e nell’arte e affascinanti incontri con chi ogni giorno lotta contro la deforestazione e i conseguenti danni alla biodiversità. Un libro colto e raffinato, scritto con competenza e passione, che ci ricorda che l’uomo trascorre sulla terra solo un istante, mentre le foreste sono il nostro lasciapassare per l’eternità.
19,00 18,05

Ucraina

Stefano Rosselli, Massimo Recalcati

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 240

“Perché le guerre non hanno alcun senso. Le vite perdute e quelle di chi sopravvive un senso lo trovano nel nostro modo di guardare l’istante eterno di una immagine che sa fare memoria. I fotografi come Stefano Rosselli si spingono là dove nessuno si spinge per costringerci a non dimenticare.” Così Nello Scavo, nella sua Prefazione, introduce le potenti e drammatiche immagini della guerra in Ucraina di Stefano Rosselli, reporter che più di ogni altro col suo obiettivo e il suo sguardo ha saputo e sa fermare in uno scatto il senso perduto dell’umanità in conflitto. Perché la guerra? È la domanda che risuona e risuonerà sempre di fronte alle morti indicibili, al lutto dei famigliari – coloro che restano muti –, al passo lento e allo sguardo vuoto dei profughi in fuga, ma anche – inspiegabilmente – di fronte all’allegria sospesa dei soldati colti in un momento di sollievo al fronte, momenti in cui il cameratismo diventa fratellanza e il dolore della perdita un sorriso amaro. Massimo Recalcati accompagna le immagini di Rosselli con parole che ritraggono i diversi e contraddittori volti della guerra: la devastazione, la sopravvivenza, la fuga, la resistenza, il trauma, la lotta. Sono parole che ci ricordano che gli esseri umani sono, al tempo stesso, capaci di crudeltà intollerabili e di profonda compassione, di barbarie e di tenerezza, di morte e di speranza.
35,00 33,25

Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. Numero extra

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 144

“Sotto il vulcano” è una rivista trimestrale che, nell’arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da traumi come quelli che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Nell’ultimo decennio, soprattutto, i fumetti si sono rivelati come la forma di narrazione più adatta a raccontare la nostra epoca, parlando senza snobismi a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Per questo, forse, come Marino Sinibaldi e Tito Faraci hanno deciso di intitolare questo numero, I fumetti ci salveranno. O, perlomeno, stanno salvando la possibilità di raccontare storie. Come dimostrano, a volte anche contraddicendo l’assunto, gli autori che sono stati invitati a partecipare.
18,00 17,10

PNRR. La grande abbuffata

PNRR. La grande abbuffata

Tito Boeri, Roberto Perotti

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 208

A differenza di quasi tutti i paesi europei, l’Italia ha chiesto il massimo delle somme del programma NextGenerationEU. Per 6,5 euro su 10 si tratta di prestiti. Benché concessi a tassi agevolati, andranno restituiti. La scommessa su cui si regge questa scelta è che il Pnrr aumenterà per sempre il tasso di crescita dell’economia italiana. È una scommessa condivisa da tre governi: il governo Conte II ha chiesto il massimo dei fondi senza sapere bene come spenderli; il governo Draghi, pur avendo la possibilità e il capitale politico per frenare il treno in corsa, ha rinunciato a prendere atto della realtà; il governo Meloni ha fatto alcuni aggiustamenti necessari, ma ha anche ridotto la spesa più importante, quella sull’emarginazione sociale, e ha rimosso gli obiettivi di contrasto all’evasione. Tutti i governi hanno sbandierato stime iperboliche degli effetti positivi del Pnrr, senza alcun fondamento nella realtà. Nessun governo si è posto il problema di come finanziare la gestione futura degli investimenti. Oggi sappiamo che il Pnrr è in forte ritardo, ma questo non è il problema principale. Il Pnrr ha un vizio d’origine: troppi soldi, troppa pressione per spenderli a prescindere, troppo poco tempo per spenderli bene. Stanzia cifre assurdamente alte su spese inutili o deleterie ma “facili” come il Superbonus o “alla moda” come il digitale nelle scuole primarie mentre trascura spese necessarie per la nostra società, a partire da quelle per offrire opportunità ai giovani delle periferie urbane. Quasi tutte le maggiori riforme “epocali”, da cui secondo i governi dipendeva il successo del Piano, sono ferme al palo, e molte sono state abbandonate prima di partire. Cosa si può fare a questo punto? Prendere atto della realtà anziché nascondersi dietro a un dito: rivedere i piani rendendoli più realistici, e forse anche riflettere sull’opportunità di rinunciare a parte dei fondi presi a prestito. Questo non vuol dire rinunciare a essere ambiziosi, solo rinunciare a essere superficiali. Il Pnrr si basa su una grande scommessa: prendere a prestito soldi che si sarà in grado di spendere bene e rilanciare così l’economia. Ma un grave vizio d’origine l’ha resa più simile a una grande abbuffata: prendere più soldi possibile, poi si vedrà. Ora che i conti non tornano, che fare? “Nessuna retorica e nessun fiume di parole può trasformare un’idea confusa o non realistica in un buon investimento.”
18,00

La grande Parigi. 1900-1920. Il periodo d’oro dell’arte moderna

Jacopo Veneziani

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 272

Ottobre 1900. Dopo un estenuante viaggio di trenta ore, due giovani artisti arrivano alla Gare d’Orléans, carichi di bagagli e attrezzi del mestiere, ma soprattutto di sogni. Si chiamano Pablo Picasso e Carlos Casagemas. Fuori li aspetta, immensa ed elettrizzante, Parigi, il luogo in cui – dopo la rivoluzione degli Impressionisti e di straordinari scultori come Auguste Rodin – ogni artista vuole essere. È la città degli infiniti cantieri e dell’Esposizione Universale, delle invenzioni mirabolanti e delle folle febbrili. Ovunque rimbomba il brulicare minaccioso ed eccitante della grande metropoli, con le sue luci, i teatri e i locali notturni, ma anche con le sue librerie e le nuove gallerie d’arte. Jacopo Veneziani accompagna passo passo il lettore per le strade della Parigi di quegli anni, e ci racconta la grande capitale nel momento magico e irripetibile in cui divenne, come scriverà Gertrude Stein, “il posto dove bisognava essere per essere liberi” e l’epicentro dell’arte mondiale. La abitano pittori e poeti squattrinati che si incontrano nello sgangherato Bateau-Lavoir a Montmartre, i Fauves trascorrono giornate intere a dipingere sulle rive della Senna, gli eccentrici futuristi sognano di scalzare il Cubismo, e le serate scorrono discutendo di arte africana o declamando versi seduti en terrasse in un caffè del Carrefour Vavin, cuore pulsante di Montparnasse. Mentre il demone della modernità contagia chiunque sia di passaggio in città con una furia creativa che non ha precedenti. Un viaggio che ci conduce dal 1900 al 1920, anni di straordinario fervore culturale e indicibile catastrofe. In compagnia di ineguagliabili artisti come Picasso, Matisse, Modigliani, Soutine, Chagall, Brâncuși, di singolari poeti come Guillaume Apollinaire, Max Jacob e Jean Cocteau, di eroine silenziose come Berthe Weill, Fernande Olivier e Jeanne Hébuterne, protagonisti di un sorprendente racconto corale che ci svela perché, allora, solo Parigi poteva diventare la capitale mondiale dell’arte. Amicizie e rivalità, sodalizi indissolubili e incontri fortuiti, passioni e tradimenti che hanno reso Parigi la capitale mondiale dell’arte.
30,00 28,50

Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana

Giuseppe Caprotti

Libro

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 400

Lombardia, prima metà dell’Ottocento. I Caprotti, proprietari terrieri, si affacciano all’industria del cotone e con le ricchezze presto accumulate si fanno largo nella società dell’epoca. Sono tra i finanziatori della spedizione dei Mille, si spingono fino in Sud America, sostengono gli esploratori che si avventurano nella penisola arabica e nel Corno d’Africa. La culla dei loro affari è la piccola Albiate, in Brianza, dove lo stabilimento tessile dista poche centinaia di metri dalla dimora familiare, ma la sfera dei loro interessi si allarga sempre più. Nutrono ambizioni politiche e aderiscono al Partito repubblicano, una scelta che nel Regno d’Italia può costare cara. Tra successi e fallimenti, la svolta per la famiglia arriva alla fine degli anni Cinquanta con Rockefeller e la prima catena di supermercati in Italia, che per gli americani è un’avventura economica ma anche un’arma formidabile di propaganda anticomunista. Nel primo supermarket di Milano Rockefeller offre pinne di pescecane, come titola un giornale del tempo: l’abbondanza di prodotti e le prelibatezze esotiche in vendita affascinano gli italiani. È un successo straordinario e consolida la fortuna della famiglia Caprotti, che nel frattempo ha acquisito la quota di maggioranza dell’azienda. Giuseppe Caprotti ricostruisce la storia di una famiglia che ha attraversato più di due secoli. Regala al lettore i ritratti di donne e di uomini dai sentimenti intensi, passando dall’Italia del fascismo a quella del boom economico. Ma racconta anche l’adolescenza passata in un collegio svizzero, lontano da una Milano violenta e dai rischi di rapimento, e i rancori che avvelenano gli animi tra parenti e travolgono per sempre il sogno di restare uniti “come i moschettieri di Dumas”, fino alla rottura e ai fatti rovinosi che ne sono seguiti, narrati qui attraverso testimonianze e documenti inediti.
20,00 19,00

Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società

Giuliano Amato, Donatella Stasio

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 288

La Corte costituzionale incarna i diritti che la Costituzione riconosce a tutti noi, li nutre e li difende. Ha un potere enorme perché con le sue decisioni insindacabili incide profondamente nella vita delle persone, della politica e delle istituzioni. Eppure, pochi la conoscono, al contrario di quanto accade alle Corti supreme di altri paesi. Non c’è americano o israeliano che non sappia che cos’è, e che cosa fa, la propria Corte, percepita come coscienza del popolo e dei suoi valori. In Italia, invece, la nostra Corte è una semisconosciuta e questo analfabetismo è grave in tempi di “regressioni democratiche” che, in Europa e nel mondo, stanno mettendo a rischio lo Stato di diritto proprio con un attacco alle Corti. Perciò, a un certo punto della sua storia, la Corte italiana decide di cambiare passo e di “viaggiare” – tra i giovani, nelle carceri, nelle piazze – per farsi conoscere. E conoscere. Decide di essere il corpo e soprattutto la viva voce della Costituzione per contribuire a formare una vera “mentalità costituzionale” e una piena coscienza dei diritti. Questo libro racconta i cinque anni in cui quel cambiamento ha preso corpo, le difficoltà, le sfide, i traguardi, le donne e gli uomini che ne sono stati protagonisti, le loro emozioni, le decisioni più delicate. È un pezzo di storia del nostro paese, che i coautori hanno attraversato insieme dentro la Corte, in ruoli e con responsabilità diversi. In quei cinque anni emerge con chiarezza il “dovere” di creare un legame di fiducia con i cittadini, essenziale per la tenuta di una democrazia costituzionale. Questo è il senso politico della comunicazione istituzionale, che non conosce zone franche. La polis, la cittadinanza, ha il diritto di conoscere e di capire, e chi amministra giustizia in nome del popolo non può sottrarsi alla responsabilità di spiegare e farsi capire. Che non è una prerogativa esclusiva di chi fa politica né un compito da delegare a terzi, né un mezzo per guadagnare consensi. È un dovere di ogni potere dello Stato. Un viaggio negli anni dell’apertura della Corte costituzionale alla società civile, per conoscere un’istituzione che ha cambiato l’Italia. Quando nel mondo soffia il vento di sovranismi e populismi, quando i diritti fondamentali vacillano e si aprono scenari di riforme, le Corti costituzionali sono l’antidoto migliore contro le regressioni democratiche.
22,00 20,90

La caduta. Cronache dalla fine del fascismo

Ezio Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 208

Il 25 luglio 1943 Mussolini viene arrestato. Nella notte si è tenuto il Gran Consiglio del fascismo e ha sfiduciato il Duce, che ora si trova in una caserma, sorvegliato dai carabinieri, sopraffatto da un capovolgimento improvviso del destino. L’Italia intanto è ignara. È un epilogo senza testimoni, nessuno sa cosa sta succedendo. Il Paese si è svegliato al suono del solito bollettino di guerra: è chiaro, nonostante i vertici cerchino di nascondere la verità, che la situazione è disperata. Sul fronte militare, con i numerosi insuccessi, e in casa, tra gli incessanti bombardamenti e la mancanza ormai cronica di beni di prima necessità. La popolazione è demoralizzata, scossa dai lutti, dalla distruzione, dalla fame. Da tempo si è incrinata anche la salute del Duce, afflitto da forti dolori addominali, probabilmente di natura nervosa, che lo hanno obbligato ad assentarsi spesso dai suoi doveri, aggiungendo un altro strato di incertezza. Sono mesi bui, in cui il mondo appare fuori controllo, “il sistema ormai non può reggere, la velocità degli eventi lo scuote, lo sopravanza e lo mette a nudo, rivelandone il volto reale sotto la maschera titanica e magniloquente”. Dopo arriveranno l’armistizio firmato da Badoglio, la repubblica di Salò, la guerra partigiana. Ma in quel momento gli italiani ancora non sanno dove li trascinerà l’inarrestabile corrente della Storia. Con la penna del grande giornalista, Ezio Mauro rimette in scena gli ultimi giorni del fascismo di Stato, raccontando un Paese in bilico tra un regime in declino e un futuro che non ha ancora preso forma.
20,00 19,00

Ingemaus

Marco Meier

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 328

Si chiama Inge, ha un padre di origini ebraiche, una madre ariana e non ha ancora tre anni quando nel 1933 Adolf Hitler presta giuramento come Cancelliere. Il carattere è quello forte di Trudel, la madre: testardo, esplosivo, a volte estremo (Inge dei vestiti buoni della domenica non ne vuole proprio sapere; meglio stivali da cavallerizza e pantaloni lunghi). Ingemaus – topolina, così la chiamano in famiglia – passa la sua infanzia a Gottinga, tra le mura amiche della caserma dove vive con il suo patrigno, dopo la fuga del padre in seguito alle persecuzioni razziali. Nonostante la guerra, sono anni felici per lei. Incontra l’amica della sua vita, impara a cavalcare, a ballare, a capire quello che vuole e, soprattutto, quello che non vuole: una esistenza ai margini. Vuole vedere il mondo, e negli anni cinquanta il mondo è Amburgo, città in fermento, piena di idee e progetti. Si tuffa in quell’ambiente come saliva le prime volte sul suo pony Fritz, e cioè senza pensare troppo alle conseguenze. Le viene offerto un posto da assistente fotografa? Inge accetta subito, anche se di provini di stampa e messa a fuoco non sa un bel niente. Ad Amburgo, Inge ci mette poco a conoscere tutti. Editori, giornalisti, fotografi. Comincia a lavorare per “Constanze”, la rivista femminile che ha come obiettivo rompere il cliché della donna casa e chiesa. È il suo momento decisivo. "Ingemaus" è la storia dei primi trent’anni di Inge Schönthal. I suoi incontri, i suoi viaggi, le sue avventure. La caccia ai fotografi famosi – Richard Avedon, Erwin Blumenfeld, John Rawlings –, le prede più prestigiose – Greta Garbo, Anna Magnani, Billy Wilder, Winston Churchill, e tanti altri –, i reportage in ogni angolo del mondo – Stati Uniti, Cuba, Brasile, Ghana –, gli incontri fondamentali: uno su tutti quello con l’editore Heinrich Maria Ledig-Rowohlt. E infine i suoi scoop più famosi: Ernest Hemingway e Pablo Picasso. Una biografia della giovane Inge che si legge come un Bildungsroman. La storia di una ragazza alla ricerca della sua strada, fino al fatidico incontro con Giangiacomo Feltrinelli.
22,00 20,90

Inferno. La Commedia di Dante raccontata da Claudio Giunta

Claudio Giunta

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 276

“Perché mai dovreste leggere la Commedia, questo libro lungo, difficile, remoto da noi nella sua visione del mondo, e che ha anche il difetto di essere scritto in versi? Perché in fin dei conti – una volta messe da parte le illusioni, le distrazioni – la vita è una cosa seria, soprattutto perché si conclude con la morte. Così, prima o poi, forse a sedici anni, forse un po’ più avanti, vorrete riflettere anche voi seriamente sulla vostra vita e su questo suo increscioso dettaglio, la morte, e sulle tante profonde domande che esso porta con sé: Dio esiste? Cosa succede, dopo? Come si dovrebbe condurre la propria esistenza? Qual è la colpa più grave? Qual è la virtù più importante? Il male commesso verrà punito? I buoni verranno premiati? Rivedremo mai le persone che amavamo e che non ci sono più? Questa riflessione potreste volerla fare insieme a un uomo geniale che domande del genere se le è poste sette secoli fa, dando le sue risposte – risposte che in parte assomigliano alle nostre e in parte no – e riuscendo a formularle attraverso una visione di stupefacente originalità e bellezza, e attraverso parole che, specie se avete la fortuna di conoscere bene l’italiano, vi faranno spesso scuotere il capo per la meraviglia e per la commozione.” “Sette secoli fa un essere umano che parlava la nostra lingua ha visto, e ha saputo dire. Se farete lo sforzo di ascoltarlo, da questo sforzo uscirete cambiati.” Le parole di Dante e le parole per capirlo. Un viaggio nella più travolgente opera letteraria di tutti i tempi, accompagnati da una guida d’eccezione.
20,00 19,00

L'etica del viandante

Umberto Galimberti

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2023

pagine: 480

L’Occidente ha due radici: il mondo greco e la tradizione giudaico-cristiana. Per quanto dischiudano orizzonti completamente diversi, entrambi descrivono un mondo dotato di ordine e stabilità. Ma noi viviamo nell’età della tecnica. È finito l’incanto del mondo tipico degli antichi. È finito anche il disincanto dei moderni, che ancora agivano secondo un orizzonte di senso e un fine. La tecnica non tende a uno scopo, non apre scenari di salvezza, non svela la verità: la tecnica funziona. L’etica, come forma dell’agire in vista di fini, celebra la sua impotenza. Il mondo è ora regolato dal fare come pura produzione di risultati. L’unica etica possibile, scrive Umberto Galimberti, è quella del viandante. A differenza del viaggiatore, il viandante non ha meta. Il suo percorso nomade, tutt’altro che un’anarchica erranza, si fa carico dell’assenza di uno scopo. Il viandante spinge avanti i suoi passi, ma non più con l’intenzione di trovare qualcosa, la casa, la patria, l’amore, la verità, la salvezza. Cammina per non perdere le figure del paesaggio. E così scopre il vuoto della legge e il sonno della politica, ancora incuranti dell’unica condizione comune all’umanità: come l’Ulisse dantesco, tutti gli uomini sono uomini di frontiera. Oggi l’uomo sa di non essere al centro. L’etica del viandante si oppone all’etica antropologica del dominio della Terra. Denuncia il nostro modello di civiltà e mette in evidenza che la sua diffusione in tutto il pianeta equivale alla fine della biosfera. L’umanesimo del dominio è un umanesimo senza futuro. Il viandante percorre invece la terra senza possederla, perché sa che la vita appartiene alla natura. Così ci guida Galimberti: “L’etica del viandante avvia a questi pensieri. Sono pensieri ancora tutti da pensare, ma il paesaggio da essi dispiegato è già la nostra instabile, provvisoria e incompiuta dimora”.
22,00 20,90

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