Giappichelli: Procedura penale. Studi
Il vaglio d'inammissibilità dei ricorsi per cassazione
Andrea Scella
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: 222
A cinque anni dalla sua nascita, la VII sezione penale della Cassazione ha dimostrato di svolgere un ruolo importante nelle dinamiche del giudizio di legittimità. Sono evidenti le ragioni per le quali va senz'altro condivisa la scena d'istituire un organo chiamato a rendere possibile una definizione delle impugnazioni male proposte: data la necessità di fronteggiare un numero di ricorsi sempre più alto, è bene che la nostra Cassazione, al pari di ogni altra Corte suprema, si veda riconosciute adeguate chances di "autodifesa". È innegabile che l'attività della sezione-filtro ha contribuito a restituire efficienza al funzionamento del supremo collegio: lo si comprende non appena si osserva che nel settore penale i tempi medi di durata dei giudizi di cassazione sono divenuti inferiori a quelli propri del settore civile. Ma è appunto la produttività della VII sezione a far temere che nel procedimento volto all'accertamento preliminare dell'inammissibilità dei ricorsi non vi sia spazio né per un'effettiva tutela del diritto al contraddittorio né per un congruo esame dell'atto d'impugnazione. Di qui l'interesse per un'analisi che aiuti a capire sino a quale punto sia possibile comprimere le garanzie processuali in vista del buon funzionamento di un meccanismo ideato per sgravare la Cassazione della mole dei ricorsi inammissibili, a tutto vantaggio di una migliore trattazione dei ricorsi davvero meritevoli di esame.
Le clausole di irrilevanza del fatto nel sistema processuale penale
Claudia Cesari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: X-449
A fronte di un sistema-giustizia che si mostra farraginoso, lento e poco credibile, è sempre più evidente la spinta culturale, per un verso, a far sì che il processo penale sia un meccanismo efficiente e, per altro verso, ad apprestare strumenti innovativi di una giustizia non conflittuale, ma "riparativa" o "mite". In questa duplice ottica, appaiono gravide di prospettive le clausole di irrilevanza del fatto, cioè quelle formule definitorie che, sulla base del carattere particolarmente esiguo della condotta criminosa, consentono di rinunziare al processo o alla pena.
L'incompatibilità tra difensore e testimone
Alberto Camon
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2004
pagine: XI-168
Il pensiero che difensore e testimone siano uffici non cumulabili si riallaccia ad una tradizione dotta ed è, ancor oggi, radicato. Eppure, sembra in qualche misura arbitrario o addirittura ribelle alle norme: il principio secondo cui ognuno è soggetto all'obbligo di deporre, e la regola introdotta, in tempi recenti, dalla riforma delle indagini difensive - secondo la quale (solo) il difensore che abbia svolto indagini non può testimoniare, sono entrambi in rotta di collisione rispetto a quell'assunto. Ideato durante la gestazione della legge sulle investigazioni difensive, il libro si propone di spiegare l'antinomia e di risolvere - con riferimento agli assetti normativi odierni - il problema della sussistenza o meno dell'incompatibilità.
Fumus commissi delicti. La prova per le fattispecie cautelari
Daniele Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2004
pagine: XII-338
Mentre declina la fase storica di maggiore tensione polemica attorno al problema dell'uso distorto della custodia cautelare, è parso favorevole il momento per elaborare criteri probatori non episodici in materia di libertà personale. La recente novella sui divieti d'uso e le regole di valutazione della prova a fini cautelari stenta a svolgere il compito che le era stato assegnato, ossia quello di irrobustire nella prassi le garanzie del soggetto destinatario di un provvedimento de libertate. Sicché, a quindici anni dalla riforma processuale del 1989, la realtà applicativa registra con evidenza il fallimento di un chiaro obiettivo perseguito dal legislatore.
Il segreto difensivo nel processo penale
Fabio M. Grifantini
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: XII-360
Bias, prejudice e disqualification. L'incompatibilità del giudice nell'esperienza statunitense
Rosanna Gambini Musso
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: XIV-130
Prove penali e inutilizzabilità. Uno studio introduttivo
Andrea Scella
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: VIII-228
Le indagini digitali. Profili strutturali di una metamorfosi investigativa
Silvia Signorato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: VIII-384
La monografia, aggiornata alla disciplina più recente, si compone di due parti. La prima, muovendo dall'analisi del rapporto tra nozioni tecniche (elettronica, informatica, telematica, internet, darknet, cloud computing) e problematiche investigative, esamina poi i diritti fondamentali (privacy, inviolabilità del domicilio e nuovi diritti proposti dall’autore, quali il diritto all'intangibilità della vita digitale e il diritto a decisioni penali non basate esclusivamente su trattamenti automatizzati) e le caratteristiche (immaterialità, transnazionalità e necessaria cooperazione di soggetti terzi) delle indagini digitali nei loro riflessi processuali penali. La seconda parte focalizza invece l’attenzione sui singoli atti digitali tipici (ispezioni, perquisizioni, sequestri ed intercettazioni) e atipici (videoripresa, localizzazione, perquisizioni on line), approfondendo anche le questioni più recenti, ad esempio in tema di copia forense o di impiego del captatore. Chiude il volume l’esame delle indagini digitali preventive.
L'ente incolpato. Diritti fondamentali e ''processo 231''
Hervé Belluta
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: 256
L'imputato presente al processo. Una ricostruzione sistematica
Daniele Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: XIII-336
La presenza personale dell'imputato nel processo è uno dei problemi di più difficile sistemazione entro le coordinate dello Stato di diritto. A partire dalla considerazione secondo cui, dietro lo schermo della contumacia, il processo penale italiano è riuscito a dissimulare per secoli l'autentica questione di fondo, lo studio ne indaga gli aspetti essenziali con riguardo sia al diritto dell'imputato ad essere presente, mettendo in luce i motivi della sua tutela inadeguata; sia all'eventualità che il protagonista della vicenda giudiziaria non voglia affatto assistere di persona all'udienza, così da chiarire a quali condizioni sia legittimo introdurre obblighi coercibili di comparizione. L'opera segue la traiettoria di questa difficile, scivolosa tematica dal punto d'emersione storica - l'Illuminismo - considerato più significativo per la nostra esperienza giuridica e politica, analizzando in chiave diacronica il complesso di situazioni soggettive che definiscono la figura dell'imputato nel processo penale. L'approdo al quadro di principi della Costituzione repubblicana impone di ridefinire il significato della presenza dell'imputato nel nostro sistema processuale, grazie alla verifica di quali valori siano perseguibili attraverso di essa; nonché di confrontare gli assetti dell'ordinamento interno con la fisionomia delineata dalla Corte europea dei diritti umani.