Il Castoro: Il Castoro cinema
Ken Loach
Luciano De Giusti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2010
pagine: 193
Ken Loach (1936) concepisce il film come opera corale di cui non si propone come autore unico. Con uno sguardo schierato, racconta spesso la condizione sociale della prediletta working class. Vive il cinema come atto di testimonianza nel quale l'impegno prevale sul risultato estetico. Tra i suoi film: Kesm (1969), Family Life (1971), Riff Raff( 1991), Terra e libertà (1995), Il vento che accarezza l'erba (2006), Il mio amico Eric (2009), L'altra verità (2010).
Peter Weir
Alberto Morsiani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 192
Peter Weir (Sydney 1944) è da quattro decenni l'autore di punta del cinema australiano. Partendo da una condizione di lontananza anche geografica, ha compiuto con i suoi film un'appassionante mappatura ed esplorazione del mondo, colto tra globalizzazione e diversità. Ha indagato l'opposizione irriducibile tra natura e civiltà, la relazione spesso conflittuale tra individuo e comunità, le nicchie di marginalità della società contemporanea, la spettacolarizzazione dei media. Tra i suoi film: "Picnic ad Hanging Rock" (1975), "Witness. Il testimone" (1985), "L'attimo fuggente" (1989), "The Truman Show" (1998), "Master & Commander. Sfida ai confini del mare" (2003), "The Way Back" (2010).
Wong Kar-Wai
Silvio Alovisio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 226
Wong Kar-wai nato a Shanghai nel 1958, ma cresciuto a Hong Kong, è uno dei registi più innovativi del cinema contemporaneo. Con uno stile inconfondibile eppure spesso imitato, riesce a unire la bellezza all'emozione, in una ricerca formale di rara coerenza. Le sue storie, sempre in equilibrio tra Oriente e Occidente, tra cinema d'autore e di genere, esplorano i temi del ricordo e della nostalgia, della solitudine e dell'amore perduto o mai ricambiato.
Ermanno Olmi
Morando Morandini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 125
Frutto di anni di conoscenza diretta, sia professionale sia personale, questa nuova monografia rappresenta un Castoro atipico, una sorta di conversazione privata, informale e confidenziale, che ha avuto luogo per mesi tra il critico Morando Morandini e il regista Ermanno Olmi e si è tradotta ora nelle pagine di un libro. Ne esce un ritratto intimo, un appassionante viaggio alla scoperta dell'opera e della poetica di Olmi attraverso un'attenta e puntigliosa analisi delle opere, dai documentari ai corti, al lavoro per la Tv, ai lungometraggi, restituendo in ogni momento l'atmosfera e la cronaca del contesto da cui nacque ogni progetto e in cui fu accolta ogni sua opera. Un libro-intervista a due voci, caratterizzato dal susseguirsi di analisi, commenti, scambi di riflessioni e testimonianze private e da un tono confidenziale, in cui lo stile limpido e diretto della scrittura di Morando Morandini si pone come ideale equivalente letterario alla poetica di Olmi.
Neil Jordan
Matteo Pollone, Caterina Taricano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 166
Neil Jordan nasce a Rosses Point, nel nord dell'Irlanda, il 25 febbraio 1950. Dopo una formazione letteraria, musicale e teatrale, è oggi il più noto regista irlandese. Autore visionario di film apparentemente molto diversi tra loro, è in realtà un cineasta dalla straordinaria coesione formale e tematica, a suo agio in piccole produzioni indipendenti così come in quelle hollywoodiane. Ha vinto il premio Oscar nel 1993. Tra i suoi film: Mona Lisa (1986), La moglie del soldato (1992), Intervista col vampiro (1994), Michael Collins(1996), Fine di una storia (1999), Breakfast on Pluto (2005).
Michael Moore
Federico Ferrone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 171
Michael Moore nasce nel 1954 a Flint, culla del sindacalismo e dell'industria automobilistica degli Stati Uniti. Giornalista, attivista politico, conduttore tv ma soprattutto documentarista, da oltre vent'anni denuncia la faccia nascosta e le derive del sogno americano. I suoi film mescolano satira alla Mark Twain, autobiografia, populismo e agit-prop. Unico nel suo genere a vincere Oscar e Palma d'oro, è il principale indiziato della rinascita del documentario. Tra i suoi film: Roger & Me (1989), Operazione Canadian Bacon (1995), Bowling a Columbine (2002), Fahrenheit 9/11 (2004), Capitalism: A Love Story (2009).
John Cassavetes
Sergio Arecco
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2009
pagine: 145
Ripercorrere oggi l'avventura cinematografica di John Cassavetes significa riscoprire l'energia, la vitalità, l'inventiva, i dubbi e persino i compromessi che hanno caratterizzato il cinema indipendente nella sua epoca d'oro, cioè i vent'anni tra il 1955 e il 1975. Di tutti gli autori, non solo americani, di quell'epoca, Cassavetes è stato il più indomito e ostinato: ha accettato di lavorare per Hollywood, soprattutto come attore, per finanziare i film che avrebbe realizzato come regista; non si è mai allontanato dal suo personalissimo metodo di elaborazione della sceneggiatura, insieme ai suoi attori; non si è mai sottoposto alle regole codificate del cinema commerciale. Questo libro cerca, dalla New York del 1959 alla Los Angeles degli anni Ottanta, di raccontare i suoi film e lo spirito che li anima, soprattutto attraverso le sue parole e quelle degli amici e collaboratori che l'hanno seguito e amato per tutta la sua carriera.
Carlo Lizzani
Vittorio Giacci
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 204
Carlo Lizzani, nato a Roma nel 1922, ha attraversato da protagonista il ventesimo secolo non solo come prolifico regista di film ispirati a eventi della storia recente o a fatti di cronaca ma anche come figura che ha spaziato in numerosi campi della comunicazione e della cultura, esercitando i ruoli del critico cinematografico, dello studioso, dello storico, del militante politico, dello sceneggiatore, del docente, dell'operatore culturale. Tra i suoi film: "Cronache di poveri amanti" ( 1 953), "Il processo di Verona" (1963), "La vita agra" (1964), "Banditi a Milano" (1968), "Mussolini: ultimo atto" (1974), "Celluloide" (1996), "Hotel Meina" (2007).
Stephen Frears
Mariolina Diana, Michele Raga
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 160
Stephen Frears nasce a Leicester, in Inghilterra, il 20 giugno 1941. Autore eclettico e imprevedibile, ha collezionato straordinari successi con film coraggiosi, realizzando con mano sicura opere a basso costo e grandi produzioni hollywoodiane, mescolando spirito eccentrico e critica sociale, secondo la migliore tradizione del cinema britannico. Formatosi in teatro, dopo numerose regie televisive Stephen Frears approda al cinema con "My Beautiful Laundrette" (1985), crudo ritratto dell'Inghilterra anni Ottanta tratto da un romanzo di Kureishi. Dopo "Prick Up". "L'importanza di essere Joe" e "Sammy e Rosie vanno a letto", viene chiamato a Hollywood a dirigere il film di grande successo "Le relazioni pericolose" e in seguito "Rischiose abitudini", candidato all'Oscar per la migliore regia. Di nuovo ambientati in Inghilterra o in Irlanda sono molti dei suoi film successivi: "The Snapper" (1993) e "Due sulla strada" (1996), "Alta fedeltà" (2000), "Piccoli affari sporchi" (2002), ambientato in una Londra marginale e disperata, e la commedia musicale "Lady Henderson presenta" (2005). "The Queen-La Regina", presentato a Venezia nel 2006, ha conquistato unanime successo di critica e pubblico in tutto il mondo.
Georges Méliès
Paolo Cherchi Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 171
Georges Méliès (1861-1938) è l'inventore e il primo poeta del cinema fantastico. Esperto nella prestidigitazione e fabbricante di sofisticati automi per il teatro, ha perfezionato l'arte e la tecnica degli effetti speciali in oltre cinquecento film prodotti fra il 1896 e il 1912. "Le voyage dans la lune" (1902) è considerato all'unanimità il primo capolavoro della fantascienza per il grande schermo. Tra gli altri suoi film: "L'homme-orchestre" (1900), "L'homme à la tête en caoutchouc" (1901), "Le royaume des fées" (1903), "Voyage à travers l'impossible" (1904), "Les quat' cents farces du Diable" (1906), "Á la conquête du Pôle" (1912).
Dossier Rosi
Michel Ciment
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 342
Cineasta della realtà, di una forza e una concretezza espressiva tanto esemplari da aver fatto scuola, Francesco Rosi ha costruito la verità del suo cinema sul rigore delle ricerche che hanno preceduto la stesura delle sue straordinarie sceneggiature. Saggi critici, preziose e intime conversazioni avvenute lungo tutta la carriera, documenti d'epoca e un formidabile apparato iconografico proveniente dall'archivio personale del regista compongono il volume, che esamina con precisione e ricchezza di argomentazioni l'originalità e il genio di Rosi, definito da Martin Scorsese "uno dei grandi maestri del cinema contemporaneo". L'edizione italiana è una versione ampiamente rimaneggiata rispetto alle due edizioni francesi del 1976 e del 1986. Il volume è stato aggiornato dallo stesso autore e offre un percorso di analisi, saggi e interviste che prosegue fino ai film più recenti, arricchito inoltre di numerosi contributi inediti.
South by Southwest. Il cinema di Corso Salani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 112
Corso Salani (Firenze 1961) è l'autore italiano per eccellenza dello spaesamento e dell'altrove, il cantore dei confini e delle soglie che rintraccia dovunque, dall'Europa dell'Est al Sudamerica, dalla base americana di Aviano all'isola di Capraia; ma è anche il regista che, herzoghianamente, riesce a coniugare vita e finzione, il farsi del cinema e l'avventura personale. Esperienze entusiasmanti e a loro modo totalizzanti, che Salani brucia con la propria fiammella di passione raffinata. Fuori da schemi consueti, marginale per scelta e "necessità", autoprodotto, ha fatto dell'isolamento una virtù e della solitudine un tema. Attore per finanziare i propri film, inesausto viaggiatore e fine descrittore di psicologie, pedinatore di figure femminili che lo portano ovunque, ha diretto piccoli grandi film che hanno lasciato il segno, da "Occidente" a "Palabras", da "Gli ultimi giorni" a "Confini d'Europa".