Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)

La pintora de Sitges. Diario de una ausencia no dejará indiferente a quien se adentre en sus páginas. Habrá momentos en los que se le encogerá el corazón, pero también su sonrisa se ensanchará. Bienvenidos al trabajo más intimista del autor que ha querido plasmar sus pensamientos y sentimientos más profundos para compartirlos con todos nosotros.

Un giorno, le nuvole divennero dense e spesse e scesero molto in basso, poggiandosi sui prati, sulle case, rimanendo sospese sopra le insegne dei negozi... Una favola per adulti, ironica e spiazzante, scritta da Aldo Tanchis e dipinta dal fratello Alfredo. Non un libro illustrato ma un modo originale di presentare un incantato mondo pittorico capace, come scrive Patrizia Carrano nella presentazione, "di aprire orizzonti, scavando a fondo nell'esistenza umana attraverso materia pulsante che improvvisamente irrompe... Con quella sensibilità e capacità intuitiva libera da schemi mentali e la profonda attitudine alla sperimentazione che gli consentono di vedere e restituire l'oltre, così come il poeta veggente di Rimbaud che ha la missione di guidare gli uomini".

«Credo di aver avuto dieci anni quando mia madre decise di farmi prendere lezioni di pianoforte. Diceva che ero portata per la musica e che sarei diventata una grande compositrice. Ma la realtà dei fatti era diversa. Quel presentimento non era altro che un suo pallino. Un desiderio mancato. Un sogno di gioventù mai avverato.»

Il racconto di un uomo al nipote, anch’egli amante del jazz, diventa l’occasione per dare viva testimonianza della New York “poli-musicale” del 1959, anno in cui l’onda jazz sviluppò nuovi orizzonti sonori destinati a rimanere codici sicuri per le generazioni successive.

Tanti anni di differenza e non sentirli. Fino a che lei, Ginevra De Santis ad un tratto, li avverte tutti e viene assalita da mille paure sulla vecchiaia, su rivali young, sul giudizio della gente e dei suoi figli. Ma l'amore è la risposta giusta: si nasconde dove meno te l'aspetti. E in un attimo manda all'aria tutto: pregiudizi, convinzioni, aspettative. Così la signora s'innamora del giovane e bello Brando Buonocore, e viceversa. Il sentimento tra loro è forte e sicuro: il ragazzo porta la freschezza, l'inesperienza, le risate, le sorprese, la passione. E lei ci mette la sicurezza, l'indipendenza, la padronanza delle situazioni, oltre a una seduzione consapevole e matura. Gli ingredienti del melò ci sono tutti: intrecci sentimentali troppo intensi per non essere ostacolati, tre famiglie dell'alta borghesia partenopea, De Santis, Marasco e Buonocore che si fanno pochi scrupoli quando si tratta di concludere un affare, due protagonisti in versione moderna Romeo e Giulietta alle prese con crescendo shakespeariani di difficile gestione.

Il libro apre al lettore un mondo molto vicino alle famiglie cinesi, italiane e di tutto il mondo civile e cioè quello relativo alle case di riposo per persone della terza età cosiddette autosufficienti, ma che spesso per muoversi utlizzano un carrello deambulatore. Sono presenti aspetti della vita quotidiana, delle amicizie e relazioni tra loro, con le suore che gestiscono casa verdiana, oltre che con i medici, gli operatori civili e i famigliari, quest'ultimi fondamentali per la loro salute fisica e mentale con il loro affetto e le loro visite, che hanno l'effetto paragonabile a quello ottenuto con le terapie mediche e con una buona assistenza materiale, fisica e spirituale. Riflette la società cinese, italiana e di altre nazioni del mondo, perché le persone ospitate sono per la maggior parte donne, che vivono più a lungo degli uomini. Iniziano ad essere presenti anche stranieri come nonna Wei, segno che la società italiana è sempre più internazionale e multirazziale.

La trama di questo romanzo ci trasporta a Praga dove la protagonista Luisa, per disintossicarsi da un'esperienza di lavoro mortificante, decide di trasferirsi lasciando Milano la sua città natale. Qui conosce Mark un medico dal passato tormentato. Solamente affrontando i vecchi ricordi e curando le antiche ferite, i due potranno ritrovare la pace e vivere serenamente la loro storia d'amore.

Questa storia evoca, a metà tra il vero ed il fantasioso, accadimenti occorsi in un ambiente proletario "verace" dell'Italia del boom economico. I personaggi principali, Innocenzo e Ginevra, identificano metaforicamente un mosaico le cui tessere non son altro che piccole parti di tutte le figure che si avvicendano lungo il percorso di questo racconto. L'obiettivo finale è quello di evidenziare il rispetto delle priorità rappresentate da valori quali la solidarietà e la dignità a prescindere dalle risorse disponibili.

"Memao", un'opera di Claudio Vettore.

Vi è mai capitato di essere su un mezzo pubblico di Milano e scorgere un passeggero che scrive? Se la vostra risposta è sì, è probabile che abbiate incontrato uno strano personaggio che si diletta a inventare favole in rima e ad appuntarle su fogli di carta, che poi lascia sui sedili dei tram, dei passanti ferroviari o degli autobus. In una racconta di principi e principesse, in un’altra di una temutissima banda che bazzica sui tram di notte e in un’altra ancora del signor Cavalcavia, che non riesce mai a scendere alla fermata giusta. Sono le “Favole sui binari”, storie per bambini… ma chi l’ha detto che le storie in rima non possano essere lette anche dagli adulti?