Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)

La diretta continuazione di “Negli occhi del mare”, là dove avevamo lasciato i due protagonisti pregni di un amore che li ha condotti a fuggire da un passato scomodo e verso una vita nuova. Si ritroveranno coinvolti in una fuga nella fuga fino a mettere in discussione loro stessi. Con le loro paure e insicurezze, i due giovani ragazzi si ritroveranno a giocare una partita a scacchi con il destino che imporrà la sua ombra sull'intera vicenda. Alla fine il percorso non è scontato, e neanche l'avverarsi dei sogni dei due protagonisti. Avverrà l'inevitabile, o forse sarà da evitare ciò che non doveva accadere. I dialoghi con il proprio io e i continui colpi di scena mantengono il ritmo dell'intero romanzo avvincente fino al rush finale. Nessuno è scontato, e il destino non fa sconti a nessuno.

«Sia fatta la luce»; se la luce non fosse stata fatta, se tutte le creature intelligenti della tua celeste città non si fossero, nell'obbedienza, strette a Te, per aver pace nel tuo Spirito che si libra immutabile su ogni mutabile, se non fosse stato così, lo stesso «cielo del cielo» non sarebbe se non un abisso di tenebre: ora invece è «luce nel Signore» (Sant'Agostino, Confessioni).

Il racconto è la storia di due giovani vite, Assunta e Manuel avvenuta in un periodo storico carico di ideali dove le speranze per un futuro migliore acquistano grinta, forza e passione. Tutto ha inizio con il drammatico Golpe di Stato in Cile, l'undici settembre 1973. La Narrazione scorre sul filo dell'imponderabile e della casualità degli eventi, evidenzia le contraddizioni degli anni '70 di un contesto sociale che segnerà nel bene e nel male l'esistenza dei protagonisti. Questo è l'attimo in cui la casualità inizia a tessere la trama del destino dei due inconsci protagonisti. Manuel, giovanissimo membro della Guardia Personale di Allende, dopo una lunga clandestinità per le strade di Santiago, riesce a saltare il muro dell'Ambasciata Italiana, salvando così la sua vita. Dopo una attesa di più di due mesi, arriverà per lui il salvacondotto come rifugiato politico che lo accompagnerà dal momento della sua uscita dal Chile fino a Roma, la città di Assunta. Le coraggiose scelte di vita che si susseguiranno diverranno spartiacque fondamentali per entrambi. Il fermento degli anni '70 farà da cornice alla loro personale crescita e alla crescente capacità di affrontare le vicissitudini di quell'epoca. Assunta e Manuel si innamoreranno molto presto e, dopo un primo breve tempo passato insieme a Roma, partiranno per la Jugoslavia, un paese socialista che tra i primi accolse gli esuli cileni, offrendogli la possibilità di studiare e di ricostruirsi una vita. Nel periodo della loro vita jugoslava faranno scelte fondamentali. Una su tutte, la più forte: accettare di diventare genitori. Dopo gli studi torneranno a Roma un rientro segnato da diverse difficoltà: dalle precarie condizioni economiche e dalle condizioni di salute di Manuel. Assunta, fedele alle proprie idee, continuerà a credere alla meravigliosa utopia dei propri ideali, cercando di resistere ai vari uragani che si affacceranno all'orizzonte. Manuel, forte temperamento, spezzato e trafitto da un avverso destino, continuerà a lottare per sopravvivere con l'aiuto dell'amore di Assunta. Al di là della netta posizione ideologica che traccia il perimetro dell'intera storia, il racconto è soprattutto una storia d'amore forte, passionale, conflittuale, spesso amara. Il racconto non ha nessun elemento di fantasia

Lola era cresciuta in una famiglia di antico lignaggio nella quale i segreti e le assenze, volontarie e imposte, avevano reso i protagonisti dei formidabili attori, in grado di simulare solo un'illusoria tranquillità dietro la quale celare il più indolente inganno. Lola conosceva bene il termine mancanza. Lo aveva vissuto sulla propria pelle segnata, profondamente, da un silenzio rimasto tale per troppo tempo. Un tempo scandito dal rincorrersi di domande e dubbi, alimentati da un generale e condiviso senso di indifferenza che subì come la più ingiusta delle scelte. Solo il tango riuscì ad alleggerirla da un peso che diventava sempre più insostenibile soprattutto di notte, quando un incomprensibile sogno la portava a fare i conti con una visione nebulosa e incerta. Quando finalmente tutto le fu chiaro ciò che pensava fosse il centro dei suoi affetti, la sua famiglia, altro non era che un insieme di persone il cui legame era alimentato da una sorta di tacito accordo fatto di apparenza e menzogne, mentre nel loro cuore albergava un risentimento profondo e insanabile. Neppure una terribile rivelazione la portò ad accogliere quel sentimento di rancore che la duplice condizione di figlia e nipote, tradita e delusa, poteva legittimamente giustificare. A lei bastava sentirsi avvolta dal silenzio dei suoi pensieri, piuttosto che dal rumore di una sorda indifferenza, lasciando spazio solo a quel leggero tocco grazie al quale farsi cullare dalla più travolgente e curativa tra le melodie.

25 Parole/Concetti tagliate con colpi di Katana, giocando con le ambiguità del linguaggio, tra scienze, fisica, filosofia, senso comune. Raggruppate attraverso i misteri linguistico/esoterici del quadrato del Sator: scomposte, distorte in dialoghi immaginari, piccoli saggi, tra discipline diverse, ricordi, short stories, paranoie esistenziali. Un provocatorio duello con parole, concetti, nozioni/confine tra discipline, uso comune, alla ricerca di una chiarezza che forse è impossibile. Un caleidoscopio di suggestioni che si incontrano, si intrecciano e si respingono per confondere la confusione del nostro tempo, un libro-gioco, un “oggetto” che si può leggere in molti modi, quali? …saranno i lettori che si divertiranno a trovare le giuste relazioni.

Quanto e in che modo le radici condizionano la nostra vita. Quante maschere indossiamo pur di non tradire mai il mondo da cui veniamo. In queste pagine i protagonisti, Dean e Sal, partendo dalla loro amicizia, viaggiano nel passato portando fuori interrogativi irrisolti e cercando di dare forma e senso alle loro infinite fughe. Dagli anni novanta a oggi, dai primi spinelli in giro per il Maryland alle droghe pesanti di Albion. Due vite ai poli opposti che s"incontrano dopo vent"anni raccontandosi senza censure. La fine è solo l?inizio. Dove porterà questo viaggio.

“Non ho mille personalità, ne ho un'unica, grande, molto flessibile e ricca di sfaccettature. Dovrei imparare ad esserne fiero.“ Questo l'epilogo dello sfogo-confessione di C.B. “IO“, quasi un grido solitario nel deserto, sintesi di una vita trascorsa tra le incombenze dei “doveri sociali” da una parte, e la spesso rocambolesca ricerca di se stesso, attraverso avventurosi percorsi alternativi, indagini ed esplorazioni della propria sessualità. In definitiva una semplice testimonianza di una singola esperienza, di uno stremante, primordiale anelare ad un'incerta possibilità di speranza per il futuro e amore.

Nel 2025, al Cairo, la sponda orientale del Nilo è occupata dalle forze armate di un’improbabile Repubblica dei Cavalieri di Malta, mentre sulla riva occidentale della città si organizza la resistenza all’invasore, sotto l’egida di ufficiali di polizia desiderosi non solo di scacciare l’occupante, ma anche di vendicare l’umiliazione del 2011. Il colonnello Ahmed Otared, appostato come cecchino sulla Torre del Cairo, è a capo di un corpo speciale infiltrato nella zona occupata. "Otared, tre stagioni all'inferno", è la distopia più violenta e disperata fra i romanzi ispirati alla Primavera araba. Con una narrazione dura e macabra, l'autore ci rivela che l'inferno è sulla terra e che non sempre la morte è l'unica certezza.

Alicia nos permite adentrarnos a su mundo, viajamos en el diario de su vida y de su interior. La conocemos, nos hace emocionar y entrar en empatía con la historia de la niña, la adolescente y la mujer. Las imágenes, con las que en ciertos momentos describe sus emociones, se sienten tangibles a través de las líneas: «Siempre describo esa sensación como que estás cubierto de plástico. Ocurre algo gracioso y ríes, pero no ríes tú, ríe ese plástico en el que te has envuelto y a través del cual no sientes nada, absolutamente nada». A través de su historia nos podemos leer a nosotros mismos y hacemos analogías con nuestra propia historia, entramos en contacto con sus demonios interiores, con aquellas cosas que parecen tan personales pero que realmente nos pertenecen a todos. Viajamos a través de su desarrollo interior, de su evolución como ser humano, a través de sus caídas y de sus victorias. Sus vivencias la llevan a tener una conciencia de la vida iluminante, a entender que las cosas pueden suceder y suceden más allá del control que queremos ejercer sobre ellas: «No tenemos el control, al menos no como creemos». Alicia se coloca delante de su lector como un espejo, nos instiga a mirarnos adentro y así podernos descubrir. Alicia logra sobrepasar su sufrimiento y su depresión a través de su autocomprensión, de su trabajo para conocerse a sí misma, realmente, sin velos, sin miedos y con sabiduría, y consiguiendo así su verdadera esencia, o como ella misma la llama: su estrella

Quattro amici, quattro vite, quattro destini scritti in modo differente.

Gioia è una donna piena di vita, di sogni e di ambizioni fino a quando non si scontra con la dura realtà di un amore fallito. Proprio quando sta per perdere le speranze incontra Alessandro, un uomo carismatico che le stravolgerà la vita. In un turbinio di emozioni e sentimenti, Gioia imparerà a sue spese che amare non è mai un errore, nemmeno quando l'uomo che ami è un narcisista. Un libro soprattutto per chi ha un Alessandro nella propria vita, ma anche per chi è radicato, eppure scorre e a volte si perde. Per chi balla a piedi nudi per sentire il contatto con la terra. Per chi ha il caos che traspare dagli occhi, ma sorride. Per chi è un caos calmo in evoluzione.

"Vuoi conoscere la magia di Ragusa? La Città di Montalbano. Ti accompagno io e ti garantisco che sarà una gita indimenticabile." Così Laura, la co-protagonista di questa storia, che è un po' romanzo e un po' guida di Ragusa, accompagna Pietro in passeggiate ragusane che sono veri e propri tuffi nel passato della Città Barocca. Tredici tour attraverso la città e le sue storiche frazioni per innamorarsi di Ragusa e non solo.