Natura, vita in campagna e animali domestici

Le piante cantano. E ora possiamo ascoltarle. Sapevate che ogni pianta emette vibrazioni? E che queste vibrazioni possono essere trasformate in musica? Ogni specie ha la sua voce, unica e irripetibile: il canto di una felce preistorica suona ben diverso da quello di un'erba giovane. Queste melodie vegetali ci raccontano storie antiche, sorprendenti e profondamente umane. In questo libro straordinario, il vivaista Jean Thoby e sua moglie Frédérique ci accompagnano in un viaggio tra scienza, emozione e natura, svelando il misterioso mondo della musica botanica. Attraverso anni di esperimenti con medici, ricercatori e coltivatori, scopriamo come le vibrazioni delle piante influenzano la nostra salute, il nostro umore e persino le piante vicine. Arricchito da racconti personali, testimonianze toccanti e aneddoti incredibili, il libro offre anche un'esperienza immersiva: grazie ai QR code, potrete ascoltare i canti di 13 piante e lasciarvi trasportare dalla loro energia — per curiosità, per piacere o per ritrovare equilibrio e benessere. Dopo aver letto queste pagine, non guarderete più una pianta con gli stessi occhi. E forse, ascolterete un po’ di più.

«Il vocabolario italiano alla parola Cinofilia, cosi recita: Amore per i cani, interesse attivo per il loro allevamento e il miglioramento delle razze; e per quanto mi riguarda, di amore e di interesse per questi animali credo di averne a sufficienza. L'idea di scrivere questo libro è nata dal desiderio di condividere con altre persone questa mia passione. Ha preso corpo così, molto semplicemente, volendo dare, con una visione del tutto personale, un modesto e piccolo contributo sull'argomento "Cinofilia". A tutti quelli che amano il cane e nello specifico il cane da caccia». (L'autore)

Era il 20 luglio 1969 quando il LEM (modulo lunare) dell’Apollo 11, con a bordo Neil Armstrong e Buzz Aldrin, si adagiò dolcemente nell’area del Mare della Tranquillità. La Luna era stata conquistata. E i sogni di diventare astronauta dei quindicenni italiani presero il posto di quelli di altre attività più umane. Ma solo ventitré anni dopo (era il 31 luglio 1992) un italiano riuscì a vestire la tuta spaziale e fregiarsi del titolo di astronauta tricolore. Franco Malerba fu il primo a volare fra le stelle con lo Shuttle Atlantis della NASA. Ma doveva nascere l’Agenzia Spaziale Italiana perché la conquista delle stelle era affidata al CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) e alla straordinaria tenacia del professor Luigi Broglio che, di fatto, è il padre italiano della conquista dello spazio. Prefazione di Roberto Vittori.