Studi teatrali
Teatro, arte di felicità
Cecilia Moreschi
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2025
pagine: 174
Un racconto in prima persona che ripercorre quasi trent’anni di lavoro dell’autrice con il laboratorio teatrale e l’età evolutiva. Dopo una breve introduzione che illustra i principi fondamentali dell’arte scenica e la sua accessibilità, il volume propone esperienze reali e stralci di drammaturgie originali nate con i ragazzi, mostrando come il teatro sia uno strumento prezioso per la crescita armoniosa di bambini e adolescenti. Attraverso numerosi richiami alle più recenti scoperte scientifiche – dal sistema mirror alla neuroplasticità, dall’intelligenza emotiva alle intelligenze multiple – emerge come il fare teatro agisca profondamente sull’ascolto, l’empatia, la condivisione, la tolleranza alla frustrazione e molto altro ancora. Il Teatro Ragazzi, in questa visione, si rivela un percorso educativo capace di formare persone centrate, consapevoli, curiose, pronte a dialogare e ad affrontare le sfide del mondo. Perché il Teatro Ragazzi non forma attori. Forma persone.
Creation remains. Archivi digitali, arti performative, processi creativi
Simone Dragone
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2025
pagine: 244
Da almeno un ventennio, il complesso rapporto tra archivio e performance è una delle problematiche su cui gli studi teatrali internazionali hanno focalizzato la loro attenzione. Tale problematica si costituisce in seno alla natura intangibile e immateriale dell’evento performativo, che si scontra con le necessità concrete dell’archivio in quanto luogo atto a custodire le tracce materiali che l’evento stesso lascia dietro di sé, in seguito alla sua produzione e alla sua ricezione. Inoltre, le esperienze e le sperimentazioni sceniche messe in atto dai grandi maestri del teatro del Novecento si sono focalizzate maggiormente sul lavoro con e per l’attore e sul processo creativo più che sul prodotto spettacolo. Adottando un approccio multidisciplinare che intreccia la disciplina archivistica con le teorie della performance, il volume esamina le principali esperienze che si sono imposte a livello internazionale rispetto all’archiviazione di documenti derivanti dallo spettacolo dal vivo e si interroga in relazione alle dinamiche produttive e alle caratteristiche delle tracce documentarie derivanti dalla creazione scenica. Infine, identificando come caso di studio gli OTA (Odin Teatret Archives), viene proposta una modalità di organizzazione della conoscenza atta alla progettazione di una piattaforma digitale che incrocia le teorie della performance con il RiC-CM (Record in Contexts - Conceptual Model), con l’obiettivo di realizzare uno strumento di ricerca che rende accessibili le tracce relative al processo creativo.
Consigli agli attori (con tanti esercizi)
Robert Lewis
Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2025
pagine: 152
Dal 1947, anno in cui fondò l'Actors Studio insieme a Elia Kazan e Cheryl Crawford, Robert Lewis si è affermato come uno dei più importanti maestri di recitazione negli Stati Uniti. Nel suo libro Consigli per attori (con tanti esercizi), propone un percorso chiaro e strutturato per la formazione dell'attore, arricchito da esercizi pratici pensati per sviluppare e affinare la tecnica. Grazie alla sua grande esperienza, Lewis affronta con lucidità le difficoltà più frequenti del mestiere, offrendo soluzioni concrete e accessibili. Tra gli argomenti trattati: rilassamento, lavoro sul corpo, concentrazione, immaginazione, percezione sensoriale, improvvisazione ed espressione emotiva. Con uno stile diretto e illuminante, Lewis ha la rara capacità di spiegare in modo semplice ed efficace gli elementi fondamentali dell'arte dell'attore. Consigli per attori (con tanti esercizi) si rivela così un testo indispensabile non solo per chi recita, ma anche per chi ama e vive il teatro. Introduzione di Harold Clurman.
La mia festa dentro la testa. Il viaggio nel teatro
Graziano Melano
Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriasse Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 154
Graziano Melano ha il teatro nelle vene, nel cuore e soprattutto nelle gambe lunghissime. Da ragazzo ha portato in giro il suo amore e la sua passione per il Teatro Ragazzi partendo da Torino e dai piccoli e grandi Comuni del Piemonte per poi arrivare in tutto il mondo. Negli anni Settanta quando nell’aria sembrava che tutto volesse cambiare e a Torino, la sera si andava a letto presto e la mattina all’alba si andava a lavorare in Fiat, Graziano Melano con un gruppo di amici e amiche girava per il Piemonte con una macchina piuttosto scalcagnata a portare nelle scuole il teatro di improvvisazione, traendo spunti dalla neve, che improvvisamente scendeva a fiocchi e gli bloccava la macchina o dai racconti dei bambini e dai sogni dei ragazzi. Come maghi trasformavano l’ascolto agli altri, per fare con gli altri, uno spettacolo ogni volta diverso. Con questo teatro crescevamo tutti, attori e spettatori, e a tutti si allargava lo sguardo. Questo modo di fare teatro avrebbe contribuito, nel tempo e nello spazio, a scrivere un pezzetto della Storia del nostro Paese.
L'antica accademia dei ravvivati i teatri e il carnevale di Piombino
Nedo Tavera
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2025
pagine: 140
«L'opera di Tavera descrive dettagliatamente l'attività dell'Accademia piombinese dei Ravvivati, a partire dal 1834, quando fu inaugurato, grazie alla loro iniziativa, il Teatro Vecchio di Cittadella secondo l'idea già coltivata dai principi Baciocchi nel 1813. I Ravvivati si impegnarono da quel momento per svolgere una meritoria attività educativa nel campo della musica e del teatro. La loro intenzione era anche quella di scuotere la città dal grigiore che l'aveva pervasa dopo la caduta di Napoleone e l'annessione del Principato di Piombino al Granducato di Toscana. L'Accademia dei Ravvivati raccoglieva le famiglie più note, di estrazione nobiliare e borghese. Alcuni di questi nomi fanno parte della memoria storica del territorio e sono stati tramandati anche dalla tradizione orale. Esiste ancora oggi una targa che ricorda i Ravvivati, ma non fa bella mostra di sé all'ingresso del Metropolitan, tanto per richiamare alla mente la storia del teatro. È relegata nell'ingresso laterale, all'estrema destra della facciata, lungo le scale che portano alle sedi delle associazioni. Forse è il momento di riportare alla luce l'attività dei Ravvivati. Una città normale necessita di conoscere bene la sua storia. E a Piombino c''è molto da sapere. [...] » .(Valerio Perna). Il volume riporta, poi nelle ultime pagine, la storia del Carnevale Piombinese dove si scopre ad onor della nostra città che "i Piombinesi sperimentarono la creazione di carri con fantocci di cartapesta nel 1927. A Viareggio li avevano inventati da poco."
Roger Planchon et ses théâtres (1949-1987). Enquête sur un metteur en scène, directeur et auteur de théâtre
Tommaso Zaccheo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 556
Quest'opera è un'inchiesta storico-critica sul percorso di Roger Planchon, strutturata intorno alla complessa articolazione tra le funzioni di regista, di autore drammatico, di direttore di compagnie teatrali e di istituzioni di servizio pubblico che ha progressivamente assunto. L'analisi multicontestuale, multiscopica e analitica di questo itinerario singolare e collettivo fa emergere lo specifico legame tra l'azione di un artista di teatro e la progressiva assunzione di una forma di responsabilità autorale da parte dei registi del XX secolo.
La donna che cammina. The walk, underground, exhibition, teatro, notte
Renato Cuocolo, Roberta Bosetti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 152
Una donna sola attraversa la città. Cammina e pensa: ha un teatro nella testa. Parla di sé ma parla di tutti noi. Guarda le cose come non le abbiamo mai viste. Per la prima volta sono raccolti in volume i testi del “teatro in cammino” di Cuocolo/Bosetti. Al centro di questi lavori il mistero che tiene insieme viaggio, memoria e narrazione. “La donna che cammina” eleva il più semplice e profondo atto di libertà – camminare – a una dimensione epica.
Educazione alla teatralità. La teoria
Gaetano Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: CELID
anno edizione: 2025
pagine: 500
L’Educazione alla teatralità rivela una molteplicità di finalità e scopi per contribuire al benessere psico-fisico e sociale della persona; in particolare vuole aiutare ciascuno a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale; vuole dare la possibilità ad ognuno di esprimere la propria specificità e diversità, in quanto portatore di un messaggio da comunicare mediante il corpo e la voce; vuole stimolare le capacità; vuole accompagnare verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali; vuole concedere spazio al processo di attribuzione dei significati, poiché accanto al fare non trascura la riflessione, che permette di acquisire coscienza di ciò che è stato compiuto.
Teatro documentario
Paulina Sabugal
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2025
pagine: 128
Com’è che il teatro documentario può fungere da strumento sia per evocare la memoria che per immaginare il futuro? In che modo sfida la nostra percezione della realtà? E quale ruolo svolge nella formazione della memoria collettiva e nella promozione del cambiamento sociale? Questo libro offre una prospettiva sociologica attraverso la quale esaminare il mondo vibrante e mutevole del teatro documentario, in particolare in America Latina. Paulina Sabugal esplora lo spazio in cui il teatro incontra la realtà, mettendo in discussione la natura stessa della verità, della memoria e dell’identità. Questo approccio permette di rompere con i discorsi egemonici e convenzionali, offrendo una prospettiva critica su temi politici, storici e sociali e restituendo al teatro la sua funzione originaria di spazio comunitario e partecipativo.
La drammaturgia aperta dell’Odin Teatret (1974-84)
Arianna Frattali
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2025
pagine: 96
Il volume analizza l’evoluzione artistica dell’Odin Teatret tra il 1974 e il 1984, concentrandosi sul periodo salentino, come snodo cruciale per l’uso di una ‘drammaturgia aperta’ in contesti non teatralmente istituzionali. Sono infatti ricostruite le tappe che, a partire dalle esperienze di baratto culturale in Puglia e Sardegna, trasformarono l’Odin da compagnia di laboratorio in un teatro con una vocazione nomade e relazionale, poiché, attraverso spettacoli come Il libro delle danze e Johann Sebastian Bach, iniziò ad essere esplorato un nuovo linguaggio performativo fondato su danza, musica, oggetti e spazi aperti. Il testo mette in luce come il contatto con contesti ‘senza teatro’ ridefinisca così, a partire dagli anni Settanta, l’identità artistica del gruppo scandinavo, tracciando un percorso che da ‘arte segreta’ si apre verso una drammaturgia collettiva e una vocazione partecipativa.
Animali in scena. Drammaturgie del contemporaneo
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2025
pagine: 307
Il teatro, la più antropocentrica delle arti, ha contribuito all'allontanamento e all'opposizione tra umani e non umani, almeno a partire dell'età moderna. Gli animali non umani sono stati costantemente esclusi dal teatro all'italiana, sono stati protagonisti coatti di altri generi spettacolari, dalle fiere ai music-hall, dal circo ai combattimenti e alle corse. Parallelamente la tradizione drammatica occidentale ha a lungo represso l'animalità. Esiste tuttavia una "tradizione ombra" nata nell'antichità e sviluppatasi appieno nel contemporaneo, da "Le rane" di Aristofane a "Il rinoceronte" di Ionesco, come a "Teatro con bosco e animali" di G. Scabia. La raccolta qui proposta si situa in questo solco proponendo drammaturgie animalizzate nel senso deleuziano del termine, tese a creare momenti di incontro e di contaminazione reale con l'animalità, in cui è inscritta una componente performativa determinate che si interroga su quali corpi portare in scena per raccontare l'oppressione, attraverso cui sfidare l'antropocentrismo decentrando l'umano, oppure rendendolo esplicito. Testi di Pietro Babina, Marta Cuscunà, Catherine Zambon, Teatro delle Ariette, Sista Bramini, Manuela Infante.
I fratelli riconosciuti. La rinascita di un’opera dimenticata
Paola Cirani
Libro: Libro in brossura
editore: Agorà & Co. (Lugano)
anno edizione: 2025
pagine: 132
Per oltre due secoli, il teatro fu per la potente famiglia Farnese molto più di un intrattenimento e costituì un efficace strumento di potere, prestigio e raffinata cultura. Anche nei momenti di crisi politica, la dinastia continuò a investire in spettacoli grandiosi, capaci di legittimare il proprio ruolo e rinsaldare alleanze nobiliari. Un esempio emblematico di questa strategia fu la sontuosa messa in scena de I fratelli riconosciuti il 10 maggio 1726, al Teatro Ducale di Parma. Rielaborato dall’abate Carlo Innocenzo Frugoni e musicato da Giovanni Maria Capelli, l’allestimento si avvalse della presenza di due autentiche stelle del tempo, i castrati Carlo Boschi (Farinelli) e Giovanni Carestini (Cusanino), protagonisti di un’accesa rivalità scenica. Sul palco, i costumi sontuosi disegnati da Natale Canziani e le spettacolari scenografie firmate da Pietro Righini contribuirono a creare un evento memorabile, accompagnato dall’eccellenza di un’orchestra nella quale brillavano i fratelli Besozzi.

