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Studi teatrali

Del teatro. Quisquilie bazzecole pinzillacchere

Pasquale Bellini

Libro: Libro in brossura

editore: S4M

anno edizione: 2025

pagine: 336

22,00 20,90

Il castello di Elsinore. Volume Vol. 92

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Pagina

anno edizione: 2025

pagine: 144

«Il castello di Elsinore» è una rivista semestrale di teatro profondamente radicata nell'Università italiana. Nata nel 1988, la rivista raccoglie nel suo comitato scientifico quasi la metà degli ordinari di Storia del teatro in Italia e illustri studiosi di università straniere. La rivista è articolata in tre sezioni (talvolta quattro): la prima, intitolata Saggi, comprende rigorosi studi critici su personaggi e opere della storia del teatro e dello spettacolo; la seconda, Materiali, raccoglie e cura documenti, lettere e riflessioni di poetica; la terza, Spettacoli (e/o Libri), recensisce e analizza gli avvenimenti più significativi della stagione teatrale italiana e straniera. I temi di cui la rivista si occupa sono svariati e attraversano l'intera storia del teatro europeo, dal teatro greco alla Commedia dell'Arte, dal teatro rinascimentale italiano al teatro nordico di Ibsen e Strindberg, dal simbolismo europeo a Pirandello.
20,00 19,00

Rhétorique de l'implication. Le théâtre de Jean-Luc Lagarce

Rhétorique de l'implication. Le théâtre de Jean-Luc Lagarce

Antonietta Bivona

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne (Genzano di Roma)

anno edizione: 2025

pagine: 400

23,00

Dance me to the end of the world. 30 esercizi performativi a Corvetto

Sotterraneo

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2025

pagine: 176

"Dance Me to the End of the World" è un libro-percorso, un atto teatrale da vivere fuori dal teatro, un’opera interattiva che può essere letta e agita da chiunque la prenda in mano. Figlio del progetto Unlock the city!, realizzato dal Piccolo Teatro in collaborazione con il Politecnico di Milano e altri cinque partner internazionali, questo esperimento artistico parte dal territorio – il quartiere milanese di Corvetto – per ripensare i rapporti tra corpi e ambiente, centro e periferia, individuo e città. Per mesi il collettivo Sotterraneo ha vissuto questo luogo, incontrandone gli abitanti e percorrendone le strade: il risultato è un testo ibrido tra carta e performance, un «manuale» di 30 esercizi (più uno) che trasforma il lettore in performer e lo spazio pubblico in palcoscenico. In queste pagine, passeggiate, giochi, telefonate, atti poetici e politici, dialoghi immaginari e gesti reali si alternano per stimolare attenzione, stupore, empatia: ogni esercizio, accompagnato dalle illustrazioni di Lorenzo Sartori, diventa così una soglia da varcare, dove smarrirsi è un modo per ritrovarsi, reinventando la propria presenza nello spazio. "Dance Me to the End of the World" ci offre l’occasione di riscoprire la città, ogni città, come campo da gioco, paesaggio da attivare, corpo collettivo da interrogare. Un’opera che non descrive un quartiere, ma lo mette in scena, mostrandoci come lo spazio urbano non vada solamente osservato ma abitato, attraversato, interpretato, immaginato, trasformato; a volte poi, per capirla davvero, una città, bisogna ballarci dentro fino a perdersi.
16,00 15,20

Una danza di poesia. La ricerca di Julie Ann Anzillotti con la Compagnia Xe

Antonio Calbi

Libro: Libro in brossura

editore: La Casa Usher

anno edizione: 2025

pagine: 224

Una delle più note e affermate protagoniste italiane di teatro di danza è Julie Ann Anzilotti. Questo libro racconta la sua attività nell’arco degli ultimi tre decenni. Nel 1991 Anzilotti fonda la Compagnia Xe con la quale persegue tuttora la sua ricerca di un «teatro di danza e di poesia» dove sia il gesto sia l’azione coreografica concorrono a creare un linguaggio peculiare capace di sfiorare l’invisibile. Gli spettacoli si distinguono per l’originale indagine sulla relazione fra spazio, parola, teatro, danza, performance, musica, e per i temi che sceglie di indagare volta per volta: dall’indagine sul femminile al sacro, dalla relazione con l’altro alla memoria. Nel corso degli anni Anzilotti ha collaborato con artisti di calibro internazionale come il musicista Steven Brown, leader dei Tuxedomoon, e Alighiero Boetti, uno dei massimi esponenti dell’arte concettuale. Il libro si sofferma anche sull’esperienza ventennale, originale e affascinante di Julie Ann con i danzatori diversamente abili.
25,00 23,75

L'arte del non-attore. Conduzione teatrale e costruzione collettiva. Metodo Teatro degli Affetti

Giulio Nava

Libro: Libro in brossura

editore: Ledizioni

anno edizione: 2025

pagine: 263

Nel 1985 tra le mura dell'ex manicomio di Bergamo inizia un laboratorio teatrale. Lo stesso anno bambini e bambine della scuola di Zanica fanno teatro con i sogni della notte. Da queste radici, sette anni dopo, presso l'Università Cattolica di Milano, nasce il Teatro degli Affetti. Nel 1998 la prima pubblicazione. Ora un testo ne descrive il più avanzato impianto teorico, metodologico e tecnico. Il volume è composto da cinque parti. La prima esprime l'assetto epistemologico. La seconda evidenzia la tecnica delle microindicazioni, originale modalità per la conduzione processuale. La terza indica come giungere alla costruzione collettiva e alla messa in scena senza interferenza registica. La quarta descrive le declinazioni dei paradigmi teatrali: testo, scrittura scenica, improvvisazione, ricerca attoriale, spazio scenico, spettatore, spettacolo e, infine, non-regia. La quinta propone un innovativo metodo di osservazione e comprensione del processo creativo del singolo e del gruppo.
24,00 22,80

Napoletani di Broadway: il teatro di Napoli nella New York del ‘900, il conservatorio, l'America...

Napoletani di Broadway: il teatro di Napoli nella New York del ‘900, il conservatorio, l'America...

Antonio Polidoro

Libro: Libro rilegato

editore: ABE

anno edizione: 2025

pagine: 80

Alla fine dell'Ottocento risale la nascita del musical, ormai una vera e propria forma musicale-teatrale che mette insieme musica, recitazione, canzoni (destinate il più delle volte ad avere vita propria), azioni coreografiche, brani strumentali e corali, tutti i linguaggi che concorrono a raccontare una vicenda che affonda le sue radici nella società americana o che sia il frutto di una trasposizione (in libertà, molto in libertà) di soggetti classici. Tra i primi grandi successi Show Boat di J. Kern del 1927 e My Fair Lady del 1956, "liberamente" tratto da Pygmalion di G.B.Shaw. In tempi più recenti si ricorda quell'autentico capolavoro di Leonard Bernstein, grandissimo direttore, straordinario pianista e compositore di fresca ed originale cifra, quel West Syde Story che è uno scrigno di momenti che hanno vissuto di luce propria come la splendida Maria, interpretata dai mostri sacri della canzone e Tonight. Dagli anni venti in poi stelle di prima grandezza, come I. Berlin, C. Porter, R. Rodgers e lo stesso Gershwin portarono nel musical il valore aggiunto di raffinatissimi arrangiamenti Jazz. La strada di Broadway, lunga e obliqua, che tagliava in due l'isola di Manhattan, ospitava i luoghi deputati del teatro e della musica, teatri che sfornavano spettacolo su spettacolo e che davano lavoro a migliaia di musicisti, cantanti, addetti tecnici e che facevano fiorire un impresariato capace di innovazioni di originali in grado di tenere desto l'interesse del pubblico. Ma su questo tipo di emigrazione della canzone giovani studiosi di talento hanno prodotto studi di impeccabile esaustività. Era fiorente anche l'industria discografica, che aveva raggiunto livelli tecnici in grado di produrre rapidamente e in modo sempre più fedele. Per la verità anche Napoli si distinse per una pronta risposta ai nuovi sistemi di riproduzioni. Nacquero le prime Case discografiche che durarono a lungo, almeno fino all'agonia del vinile. I nostri cantanti, avvezzi a lavorare nei locali e nei piccoli teatri della zona del porto o nel cuore della città si trovarono di fronte ad una realtà che era andata avanti più velocemente. Molti di loro venivano invitati, già negli anni trenta, ad esibirsi nel corso di trasmissioni radiofoniche nelle tante emittenti private già attive da tempo. I meno fortunati, eredi della posteggia, un'attività per nulla marginale che univa la canzone ai momenti conviviali nei ristoranti napoletani, si esibivano nei locali di Little Italy e in tutte le zone in cui risiedevano gli italo - americani. Una ricchezza di locali che offrivano musica napoletana negli anni trenta e quaranta si segnala nel New Jersey, Newark, Trenton e, soprattutto Paterson, città nella quale migliaia di irpini avevano trovato lavoro nelle fiorenti industrie tessili. Con i fratelli Amerigo ed Alfredo Bascetta, che si distinguevano per un discreto grado di scolarizzazione e per una predisposizione all'azione politica, giunsero in America a bordo di grandi e sempre più veloci bastimenti i grandi nomi della canzone napoletana, personaggi che non correvano rischi, avendo raggiunto gli States in forza di precisi accordi tra impresari. Diversa la situazione di chi aveva corso il rischio di tentare… Migranti della musica, questi ultimi temerari, più che artisti in tournée. Giunsero a New York, tra i tanti altri grandi nomi (diversa e lontana da questo tipo di "presenze" il caso di Enrico Caruso, una vera e propria star internazionale), il tenore Vittorio Parisi che aveva consacrato ad un successo che ancor oggi resiste e suscita più di un'emozione un piccolo capolavoro come Quanno tramonta 'o sole. Parisi, classe 1892, come spesso accade, deve ad una improvvisa sostituzione la sua fortuna nel mondo della canzone (era già felicemente attivo nella lirica!).
36,00

Echos. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Romeo Castellucci

Libro: Libro in brossura

editore: Hopefulmonster

anno edizione: 2025

pagine: 92

All’interno del progetto Echos, un pas de deux tra arte visiva e teatro, i due artisti, Alfredo Jaar e Romeo Castellucci, uno per ognuno dei due linguaggi, si trovano a rispondere alle stesse domande, come di fronte a un immaginario specchio. La struttura del doppio, dello specchio appunto, riflette e incrocia idealmente i differenti sguardi, gli approcci e i risultati che trovano – non a caso – sorprendenti comunanze. Alfredo Jaar e Romeo Castellucci, personaggi di spicco nella creazione contemporanea, sono i protagonisti del primo volume. Romeo Castellucci, regista, creatore di scene, luci e costumi, è tra i più significativi autori del teatro contemporaneo. Diplomato in pittura e scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1981 è cofondatore della Socìetas Raffaello Sanzio. Nel 2005 è stato direttore della sezione teatro della Biennale di Venezia e nel 2008 è stato artista associato della 62a edizione del Festival d’Avignon. Vincitore del Leone d’oro alla carriera nel 2013, l’anno successivo gli è stata conferita la laurea ad honorem in musica e teatro dall’Università di Bologna. Tra le sue creazioni più recenti: le opere teatrali Il Terzo Reich (2020), Bros (2021), la regia delle opere liriche Pavane für Prometheus IX (2021) e Il Castello di Barbablù (2022), l’azione pubblica Milano (2021) e l’installazione domani (2022). Alfredo Jaar è un artista, architetto e regista cileno Vive e lavora a New York. Ha studiato architettura durante il regime dittatoriale in Cile e si è trasferito a New York nel 1982. Il suo lavoro si concentra su questioni sociopolitiche, sulla semiotica delle immagini, sui temi dell’utopia e del fallimento. Ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013), alla Biennale di San Paolo (1987, 1989, 2010, 2021) e a Documenta (1987, 2002). Ha ricevuto l’Hiroshima Art Prize nel 2018 e l’Hasselblad Award nel 2020. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo.
12,00 11,40

Riformare il teatro

Libro: Libro in brossura

editore: Armando Editore

anno edizione: 2025

pagine: 408

Riformare il teatro unisce riflessioni e ricerche atte a sondare le evoluzioni compiute dal teatro e i suoi protagonisti dall’età moderna alla contemporaneità: dalle riforme e i riformatori lungo tutto il corso della storia del teatro italiana e internazionale, a tutte quelle figure – attori, registi, autori, pedagoghi – che sono state in grado di innovarne le forme e i linguaggi.
33,00 31,35

Lavorare a teatro: il reparto regia. Ruoli e mansioni dei collaboratori dei regista

Stefano Simone Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Audino

anno edizione: 2025

pagine: 152

La creazione di uno spettacolo teatrale è spesso il risultato di un complesso lavoro di squadra che richiede molta tecnica e una perfetta organizzazione dei processi produttivi. Un ingranaggio fondamentale di questa macchina è rappresentato dai collaboratori del regista, nelle persone dell'aiuto regista, dell'assistente alla regia, del direttore di scena, degli assistenti di palcoscenico e dei maestri collaboratori. Nonostante l'importanza di questi ruoli, mancava in letteratura un testo a essi dedicato, che potesse sostenere la preparazione di tutti quegli studenti che, una volta diplomati, spesso si trovano a muovere i primi passi nel mondo del lavoro proprio svolgendo mestieri all'interno del reparto regia. È con l'idea di colmare questo vuoto che nasce Lavorare a teatro: il reparto regia, il cui percorso ricalca in maniera esaustiva l'intero ciclo produttivo di uno spettacolo, dalla pre-produzione fi no ad arrivare alle ultime repliche e alla sua archiviazione finale, senza tralasciare di affrontare anche la parte contrattualistica e burocratica. Completano il testo diversi esempi e modelli di documenti che il collaboratore del regista si troverà a dover utilizzare o redigere durante una produzione, oltre a un'interessante prefazione di Robert Carsen.
18,00 17,10

Dioniso. Rivista di studi sul teatro antico

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 352

15,00 14,25

A questo serve l'amore. Teatro, maschere e dialoghi fantastici

Emmanuel Gallot-Lavallée

Libro: Libro in brossura

editore: Cartman

anno edizione: 2025

pagine: 128

“L’uomo non deve cercare ma lasciarsi trovare da qualcosa che non conosce e che può soltanto intuire, da qualcosa di impercettibile che fischietta al di là delle proprie convinzioni”. Emmanuel Gallot-Lavallée. Il titolo di questo libro spiega il motivo di un viaggio dentro se stessi, quello compiuto da un Maestro di teatro che abbandona i sentieri già battuti della didattica istituzionale per incaricare i suoi studenti del compito più arduo e difficile: quello di diventare esseri umani. Pagina dopo pagina, il modello formativo proposto e sperimentato dall’Autore in decenni di pedagogia del teatro, inizia da un lavoro di ascolto e di ricerca interiore per poi approdare all’incontro, allo scambio, al confronto. Attraverso esercitazioni, dialoghi immaginari e racconti di una vita semplice, l’Autore affida alla figura di una allieva bambina, di un merlo e di una mucca la funzione di guida, in quello che è un vero e proprio percorso alla scoperta “del perché l’amore è come uscire dal porto e scoprire l’oceano”.
15,00 14,25

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