Mondadori Bruno: Sintesi
Voci del Rinascimento. Attraverso gli scritti di artisti e teorici dell'epoca
Simone Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 150
II volume, basandosi sugli scritti dell'epoca, analizza alcuni dei concetti fondamentali più diffusi: natura, idea, bellezza, grazia, fantasia, decoro, antichi, disegno, varietà, invenzione. Le parole dei più grandi artisti e teorici (Alberti, Leonardo, Dürer, Raffaello, Michelangelo, Vasari) ci guidano alla scoperta di un universo variegato e multicolore, alimentato da posizioni diverse e spesso in reciproco contrasto. La grandezza del Rinascimento deriva proprio dalla pluralità di voci che seppe esprimere, non soltanto in ambito figurativo, ma anche in quello teorico. Il libro vuole quindi fare emergere alcune componenti dialettiche, le tensioni (talora sopite, altre volte più palesi) e le oscillazioni concettuali.
My beautiful. Ediz. italiana e inglese
John Berger, Marc Trivier
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 64
My beautiful, mia/o bellissima/o, ma anche "quel che è bello al mio sguardo". Un'apostrofe amorosa, che apre la strada a una riflessione folgorante sull'atto del guardare, sull'origine e i percorsi del piacere che ne ricaviamo, sull'idea di bellezza. Ne sono autori il narratore e critico d'arte inglese John Berger e il fotografo belga Marc Trivier. L'oggetto del loro comune vedere sono le sculture di Alberto Giacometti. Trivier le esplora attraverso l'obiettivo fotografico, ingaggiando con loro una sorta di corporeo passo a due. Berger le ri-guarda attraverso le immagini fotografiche di Trivier, esprimendo nella scrittura la sua vertiginosa attenzione: all'opera dello scultore, a quella del fotografo, a quell'insieme di ricordi, esperienze e aspettative che modellano il tragitto della percezione. Bello, per Berger, non è infatti quel che stabiliscono critici e accademie, ma quel che dà a chi guarda la misteriosa certezza di essere riconosciuto e accolto: opera d'arte, paesaggio o viso amato.
Logica della storia
William H. jr. Sewell
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 208
II dialogo tra storici e scienziati sociali non è un'esigenza di oggi: già per Mare Bloch e Lucien Febvre, per esempio, era un motivo centrale che portò nel 1929 a fondare la celeberrima rivista "Annales". Sennonché per varie ragioni tra le quali le spesso artificiose barriere disciplinari - storici e sociologi leggono le opere gli uni degli altri, si parlano, ma non hanno sviluppato un dialogo adeguato ai problemi che avrebbero da discutere. Sewell ritiene che "un maggiore impegno teorico tra storici e scienziati sociali potrebbe essere illuminante per gli uni e per gli altri". In particolare l'approccio complesso e sfaccettato della temporalità della vita sociale non ha trovato modo di essere influente come dovrebbe nel dibattito teorico sul sociale. E poi più in generale sulle questioni teoriche la comunicazione è stata a senso unico: dagli scienziati sociali agli storici e non, o troppo poco, viceversa. Proprio sul tema dei livelli temporali della vita sociale gli storici hanno qualcosa da dire. Mentre le sofisticate teorie e la naturale sensibilità degli scienziati sociali in tema di struttura sociale sono alla base di ciò che gli storici avrebbero da apprendere dagli scienziati sociali.
Gli economisti e i selvaggi. L'imperialismo della scienza economica e i suoi limiti
Roberto Marchionatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 180
La scienza economica è nata e si è sviluppata sull'ipotesi che, nelle sue categorie fondamentali, sia generalmente e universalmente applicabile nei diversi ambiti dell'azione umana. Uno dei campi nei quali essa ha incontrato maggiori difficoltà a interpretare in modo convincente l'oggetto a cui è applicata è quello antropologico. Il libro è in primo luogo un saggio di storia delle idee intorno a un tema, quello delle società primitive, le società "altre", che ha sempre affascinato il pensiero occidentale e che gli economisti hanno affrontato in modo peculiare, cercando di inglobare tali società dentro le proprie categorie interpretative. La tesi del libro è duplice: che questo tentativo ha dato risultati altamente insoddisfacenti, e che l'analisi antropologica offre materiale per una rappresentazione diversa, che sovente dimostra l'inconsistenza delle categorie economiche quando applicate a quelle società, conclusioni che, se vere, non possono non avere implicazioni su ciò che gli economisti pensano della propria scienza e della sua capacità egemonica nell'ambito delle scienze sociali. Ne discende che il saggio è anche un invito agli economisti a riesaminare criticamente assunti della teoria economica contemporanea ormai poco o superficialmente discussi, e un contributo a trovare luoghi di incontro e cooperazione effettiva tra la scienza economica e le altre scienze sociali.
Dopo la fine dell'arte. L'arte contemporanea e il confine della storia
Arthur C. Danto
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XIX-282
Una ventina di anni fa, Arthur Danto annunciò che l'arte era morta negli anni Sessanta. Dopo la fine dell'arte presenta la prima riformulazione completa della sua originale intuizione, mostrando come l'arte ha deviato irrimediabilmente dal corso narrativo che prima la definiva. Danto si focalizza in una critica della filosofia dell'arte che può venire a patti con la caratteristica forse più imbarazzante dell'arte contemporanea: che ogni cosa è possibile. Il saggio, grazie al suo carattere divulgativo, si rivolge a un pubblico di appassionati di cultura estetica e artistica contemporanea ma anche a un pubblico di studenti universitari.
Paura dei beni
Cosimo Perrotta
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 304
II libro affronta la questione della produzione e riproduzione della ricchezza nelle società umane, e del modo in cui è stata considerata nel corso del tempo - posto che lo sviluppo economico così come lo conosciamo noi e soprattutto così come lo "viviamo" noi, è frutto della cultura dell'Illuminismo. Durante l'Illuminismo, si identificarono due modi fondamentali di accrescere la ricchezza di una società. Uno, tenendo bassi i costi di produzione attraverso un basso livello dei consumi; l'altro, al contrario, aumentando la qualità del processo di produzione attraverso un aumento dei consumi da parte dei produttori. Il primo modo permetteva alti profitti, ma manteneva povere le società nel loro complesso; il secondo modo, invece, avrebbe avviato un aumento dei consumi, dell'istruzione e delle competenze, e in ultima analisi della produttività dell'intera società. Su queste premesse si basò la stretta connessione che l'Illuminismo stabilì tra sviluppo economico, benessere sociale e civilizzazione (la fame di beni). Prima dell'Illumismo, però, il percorso per l'affermazione di questo principio fu difficile e travagliato, e in molti episodi dello sviluppo della cultura e della visione del mondo delle civiltà occidentali preindustriali si assiste semmai a un atteggiamento di chiusura e rifiuto verso la crescita dei consumi e della produttività delle società (la paura dei beni).
L'aborto in Italia. Storia di una legge
Giambattista Scirè
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 320
Il pensiero come stile. Protagonisti della filosofia italiana
Ermanno Bencivenga
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 193
Accecati dalla nostra attuale condizione di colonia culturale, non sappiamo più capire e stimare noi stessi. Bencivenga è giustamente convinto che ci sia "un'anima filosofica italiana", un magnifico modo di pensare che rende indispensabile quall'intreccio di logico e immaginazione, filosofia e letteratura, che gli storici della filosofia hanno sempre temuto. Nella nostra tradizione, il pensiero si sostanzia essenzialmente nello stile. È il "bello stile" a condurre quel gioco mentale, quell'operazione ludica e destabilizzante in cui consiste la filosofia.
Atto di Stato. Palestina-Israele, 1967-2007. Storia fotografica dell'occupazione
Ariella Azoulay
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 325
Archivio, atlante, manuale di storia, indagine geopolitica, saggio teorico, Atto di Stato è uno di quei libri che mirano a porsi nella coscienza dei lettori con la forza di un evento spartiacque. La vasta "Storia fotografica dell'occupazione" - più di settecento fotografie scattate da oltre settanta fotografi, per lo più israeliani - composta da Ariella Azoulay è il tentativo di andare oltre la mera documentazione, mettendo in risonanza materiali visivi finora dispersi, inediti o inaccessibili, alla ricerca di nuovi paradigmi interpretativi, che permettano di sfuggire a pregiudizi e luoghi comuni e di analizzare la storia dell'occupazione nel suo "sistematico" farsi. Una lucida storia per immagini del rapporto di sudditanza tra occupante e occupato e della strategia di lungo periodo che lo sottende, ma anche un'appassionata dimostrazione che la triangolazione fotografo/fotografato/spettatore dà vita a un nuovo "spazio pubblico" improntato alla responsabilità e all'impegno.
Le istanze enuncianti. Fenomenologia e semiotica
Jean-Claude Coquet
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: XX-139
Opera centrale per semiologi, filosofi e letterati, il volume è un'indagine ricca e molto attenta dei rapporti che legano natura e linguaggio, percezione e comunicazione. Jean-Claude Coquet, linguista, allievo di Benveniste e di Greimas, si occupa, in queste pagine, non tanto di proporre una nuova differenza tra fusis e logos, ma di capire come i due universi si articolano, attraverso quali operatori grammaticali il linguaggio sa farsi realizzazione della percezione. Per un linguista-fenomenologo come Coquet, c'è un continuum tra il linguaggio, il mondo nel quale il soggetto si trova e sul quale agisce, e l'essere. La tenuta dell'articolazione tra natura e forme linguistiche è alla base delle relazioni intersoggettive, dell'instaurazione del rapporto con l'altro. Di questo nesso Coquet fornisce svariati esempi. Così, nel lessico, la parola "città" ha come sostrato il logos se è greca (polis è infatti "un'entità", "un corpo astratto, origine e fulcro dell'autorità") o la coppia fusis e logos se è latina (civitas riunisce non dei cittadini ma dei concittadini, dal momento che civis raffigura esattamente l'"uno per l'altro": "è civis per me colui per il quale io sono civis"). È la forma linguistica a trasmettere il tipo di esperienza in gioco.
Filosofia e scienze della vita
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2008
pagine: 400
Quali sono i fondamenti delle scienze della vita e che cosa significa riflettere su di essi? Un gruppo di biologi, biomedici e filosofi che lavorano o interagisco con l'Istituto Pire di Oncologia Molecolare e la Scuola Europea di Medicina Molecolare (Campus Ifom-Ieo - Milano) offrono delle risposte meditate, tenendo conto del dibattito internazionale che li vede protagonisti. Concetti come gene, evoluzione, fitness, epigenesi, omologia, filogenesi, specie, caso e necessità, informazione biologica, legge biomedica, spiegazione biomedica, funzione, riduzione ed emergenza, malattia, vita e morte, innato e appreso vengono analizzati e chiariti. Un libro scritto da esperti per tutti quelli che vogliono veramente capire e riflettere sui fondamenti filosofici delle scienze della vita. Una base da cui partire per un serio dibattito sociale sulle implicazioni dei risultati contemporanei della biomedicina.