Santi Quaranta: Il rosone. Invenzione
Le fiabe del vecchio Reno
Clemens M. Brentano
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2007
pagine: 312
Il palazzo a mille piani
Jan Weiss
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2006
pagine: 216
Siciliani prepotenti
Antonio Russello
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2006
pagine: 168
Il paese dei gelsi
Ferruccio Mazzariol
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2005
pagine: 208
La luce di Ragusa
Cristiano Caracci
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2005
pagine: 176
L'aria di Berlino
Theodor Fontane
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2004
pagine: 360
La stanza del cuore
Luciano Marigo
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2004
pagine: 184
L'isola innocente. «Storia» di Giangiacomo e Giambattista
Antonio Russello
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2002
pagine: 212
Vita di Chiara Dorigo
Paola Faccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2000
pagine: 152
"Vita di Chiara Dorigo" è la storia di un'anima frugata fin nei più intimi capillari e il quadro impietoso di un'educazione e di un ambiente alto-borghesi; si articola su tre punti di vista: quello di Lorenzo, sorella della protagonista, quella di Marco Caetani, marito di Chiara, e quello della stessa Chiara Dorigo. In questo romanzo si possono incontrare i labirinti di Borges, i 'grovigli di vipere' di Mauriac, ma emerge anche un'asprezza analitica e una cruda forza che appartiene al naturalismo francese. L'anima di Chiara Dorigo è profondamente malata, in lei forse agisce la perversione degli angeli decaduti.
In viaggio con l'auto-ferma
Antonio Russello
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2011
pagine: 200
Cara Piave
Ulderico Bernardi
Libro
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2010
pagine: 192
È un viaggio curioso, straordinario, quello che l'autore compie dalle sorgenti alla foce della Piave. Il Fiume Grando ha un'anima e un cuore, per questo lo scrittore trevigiano gli si rivolge affettuosamente con l'espressione Cara Piave. L'autore si lascia trasportare dalla realta del Fiume; a tratti sembra un ragazzo che gioca con le acque, con i sassi e nelle boschette delle Grave, con le marcandole e le alborelle, i piccoli pesci piavesi. Egli zig-zaga lungo le anse, si ferma a contemplare, si imbarca con i barcariòli e i zatèr; si piega trepidante al dramma dei suicidi del Fiume. Il suo è un viaggio a tutto tondo, che parla dei lavoranti e dei contadini della Piave: dei menadàs e dei cariòti, dei pescatori e dei bisnenti, cioè di quella povera, sofferente umanità che caratterizzava il territorio del Fiume. Bernardi innalza un forte altare agli eroi della terribile piena del 1966; ricorda il sacrificio del giovane militare Eros Perinotto, la figura tridentina e popolare di don Alfonso Donadel che ottiene da mons. Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I, di poter portare in salvo le mucche dei contadini di Arzeri di Campodipietra, nella chiesa parrocchiale. Egli ha un codice linguistico particolare che intreccia lo spessore saggistico con il ritmo narrativo, attraversati da venature suggestive di poesia. ll viaggio e dell'anima e dello sguardo, sulle terre e gli uomini di quercia del Fiume, e gli occhi dell'autore hanno amore di padre: esso si tramuta in una lettera alla Piave.