Santi Quaranta: Il rosone. Invenzione
I mercanti di stampe proibite
Paolo Malaguti
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2022
pagine: 272
I protagonisti di questa storia sono i piccoli mercanti girovaghi che commerciavano stampe popolari a fine Settecento. Partivano soprattutto dal Tesino, una terra di montagna fra Trentino e Veneto, e attraversavano tutta l’Europa giungendo perfino in America Latina, con in spalla la cassela di legno contenente le loro mercanzie.I mercanti di stampe proibite si snoda soprattutto su due direttrici: nell’ambito della Storia, coinvolgendo i Gesuiti, re Carlo III di Spagna, Maria Teresa d’Austria, la Francia, Venezia, i Savoia, Papa Clemente XIV; nell’ambito invece della piccola storia, descrivendo la vita quotidiana dei merciai ambulanti tesini, gli affetti familiari e la toccante storia d’amore che intercorre tra Antonio e Anne, la graziosa ragazza francese di Deuxville.
Una sognatrice a Trieste
Claudio Segat
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2017
pagine: 184
L'infanzia di Katherine. «Alla baia» e «La casa delle bambole»
Katherine Mansfield
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2016
pagine: 136
Lagunario
Isabella Panfido
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2016
pagine: 192
Il taccuino segreto di Romeo e Giulietta
Fabio Piuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2016
Il pittore inquieto e la ragazza del fiore
Giovanni Tonellato, Nicola Tonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2015
pagine: 177
Il grande pittore, nato a Venezia il 6 giugno 1884, era inquieto. Da ragazzo, riluttante, aveva dovuto studiare, per volontà del padre, al Collegio della Badia Fiesolana diretto dai Padri Scolopi, alle porte di Firenze. Poi una folgorante ispirazione pittorica e un multiforme apprendistato artistico lo conducono ai fasti veneziani di Ca' Pesaro. Fu sempre molto attaccato alla madre, in una sorta di relazione simbiotica durata tutta la vita. Gino Rossi conobbe la miseria, la solitudine, l'oblio dei cosiddetti amici, con i quali era di casa, nel primo decennio del Novecento, alla celebre Osteria alla Colonna di Treviso, dove si era costituito un vivace circolo culturale dominato da Arturo Martini, il futuro celebre scultore. È ancora giovanissimo quando si manifestano i primi segni della malattia psichica che lo tormenterà per l'intera esistenza. La follia, benché mite nel suo radicarsi ed esprimersi, non gli dà tregua: viene ricoverato infatti in diversi ospedali psichiatrici. Muore a Treviso, per collasso cardiaco, il 16 dicembre 1947. Il pittore inquieto e la ragazza del fiore racconta soprattutto dell'internamento di Gino Rossi al manicomio Sant'Artemio di Treviso, abbandonato da tutti tranne che da Marina, una ragazza costretta dal patrigno fascista alla segregazione, che mostrerà affetto e premure per il pittore. Questo "romanzo" onora il grande pittore tracciandone una biografia singolare e affascinante che mette a fuoco la vera personalità dell'artista inerme.
Cronache della città nascosta
Giuseppe Lupi
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2015
pagine: 193
"Cronache della città nascosta" si snoda in una sorta di viaggio cauto e insolito, in un camminare adagio da un bar all'altro della città in cerca della quiete e del paradiso. Il viaggiatore sale, anche, su di un autobus un po' misterioso che congiunge la periferia al centro. Il viaggio a piedi e il viaggio in autobus si fondono insieme: così Giuseppe Lupi inizia a disegnare il ritratto di una città straordinaria e segreta, nascosta e inusuale, attraversata da un Fiume che è personaggio centrale del libro; altrettanto fondamentale è la presenza di una pioggia incessante e benevola. L'autore configura una città che è sì regale, incoronata dalla sua fascinosa 'Basilica dei colombi'; dalle cupole, dai campanili, dai portici e dalle torri; ma gli piace indugiare, nelle sue passeggiate, sulla città umbratile e dimessa, punteggiata di comignoli che fumano; di "tetti sbilenchi", di "finestre grigie", di casupole e orti che costeggiano il Fiume, o fanno da sponda a vicoli solitari a ridosso delle colline. Lupi innalza un altare prezioso e delicato a una Vicenza spesso diversa e inedita rispetto a quella classica, a una Vicenza cioè poco solenne, umile, più intima. Questa città è certo la città del Palladio e delle chiese e dei palazzi adamantini, ma Vicenza si trasfigura in una città altra, mite simbolo universale di un'urbs originalissima che non perde mai il suo fascino avito, ma neanche la sua familiarità.
Il tramonto di Ragusa. Declino a caduta di Dubrovnik
Cristiano Caracci
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2015
pagine: 120
È lieve, quasi impercettibile, il declino di Ragusa-Dubrovnik, la piccola repubblica adriatica. I francesi di Napoleone vi sono giunti ancora nel maggio 1806, infidi e dominanti; il 31 gennaio 1808, quasi alla vigilia della festa di San Biagio, il patrono, gettano definitivamente la maschera e in poche ore annientano la millenaria città marinara. Cristiano Caracci non si accontenta di descrivere l'atto finale della caduta di Dubrovnik, ma scava, con la sua narrativa, nel male profondo che corrode Ragusa: scandaglia il cancro della corruzione impersonata dal rettore Simone, uomo avido e senza scrupoli. Però la 'cronica' dello scrittore udinese è molteplice, a ventaglio: intreccia la sfera quotidiana e intima con le prospettive della grande storia, abbozza con maestria e fascino i personaggi-simbolo come l'integerrimo rettore Pietro, scolpito con forza nella sua dignità severa e avita; ma Caracci ritrae, partecipe, anche le figure esemplari della vita creativa e laboriosa: il magister organorum, mastro Antonio friulano; Giuseppe il marangon; fra' Ruggero, il francescano che suona nella Cattedrale la musica luterana di Bach. E poi la meravigliosa figura di Laura, una fanciulla ragusea che Pietro, il futuro rettore, incontra drammaticamente in terra musulmana.
Lettere a mia madre
Antoine de Saint-Exupéry
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2015
pagine: 239
Lettere a mia madre comprende la corrispondenza indirizzata da Saint-Exupéry alla "mamma adorata" tra il 1910 e il 1944: l'epistolario si conclude infatti con la struggente lettera del luglio 1944, che fu recapitata alla madre quando Saint-Exupéry era già morto da un anno. In esso possiamo leggere, come in filigrana, alcune stagioni della vita del grande scrittore francese: la fanciullezza e l'adolescenza, la giovinezza e la maturità. Questo epistolario è segnato da alcuni punti fermi che contraddistinguono la sua narrativa: la levità festosa, la quotidianità minima e familiare, lo humour sbarazzino e immediatamente godibile, la riflessione acuta, la verità dei sentimenti. Saint-Exupéry tocca con garbo e dolcezza affettuosa le piccole cose, portandole ad un alto livello di sensibilità e di sguardo partecipe e, insieme, è dotato di un pensiero originale, improvviso e incalzante, che convince profondamente. Soprattutto questo 'diario' si rivela come un altare fiorito per la madre, cui il futuro scrittore confida, con una punta di amorevole cerimoniosità secondo l'educazione dell'epoca, le sue difficoltà, i successi e le gioie; la sua cronica mancanza di denaro e i suoi abbattimenti. C'è una costanza d'amore in tutto questo affascinante, inimitabile epistolario, dove si manifesta sì la geografia dell'anima ma si mostra anche la geografia viva del territorio, particolarmente quella del deserto africano che Saint-Exupéry sorvolò incessantemente come pilota di linea.
Nel paese degli orsi bruni
Carlo Scagnol
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2014
pagine: 144
La strana bottega del Calmaggiore
Michele Basso
Libro
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2014
Treviso, la bellissima città della ciacoea, del no vao a combatar, dell'apparire moltiplicato per tre (i famosi tre-visi!) accoglie nel suo cuore, quasi in Piazza dei Signori, sotto i portici del Calmaggiore, uno strano, anzi speciale negozio che rompe con tutte le regole dell'economia convenzionale. È davvero singolare che nella città dei Benetton, degli Stefanel e dei De Longhi, nella città doviziosa dei schei, si pianti un piccolo emporio dove il denaro non conta.
Innamorarmi è stato così semplice
Claudio Segat
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2014
pagine: 181
"Innamorarmi è stato così semplice" si compone di alcune storie d'amore, apparentemente instabili; in realtà il romanzo è tutto percorso da un Amore profondo, dalla sua luce come dalle sue difficoltà; e dalla toccante filosofia del volto, dei volti femminili. L'io narrante è attento alla magia delle piccole 'cose': racconta della neve, delle fragole selvatiche nei boschi, delle casette ai margini di una foresta, della vita sommessa ma armoniosa dei pettirossi, del suono delle campane; delle innumerevoli suggestive passeggiate. Claudio Segat, però, sa anche scrutare l'anima dei protagonisti, suscitando spesso un'impalpabile misteriosità; c'è nella sua narrativa una sorta di intimità luminosa. Scrive pagine memorabili sulla solitudine, sul dono di sé, sul silenzio in generale; sul silenzio di Dio in particolare, di cui offre un'interpretazione che capovolge quella consueta. Dimostra inoltre un sensibile gusto per il viaggio interiore e per il camminare a piedi, e una fervida partecipazione alla vita dei senza dimora, degli apolidi e dei girovaghi. In "Innamorarmi è stato così semplice" ritorna un leitmotiv sotterraneo ma incessante: innamorarsi è bello, è un miracolo, è un'esperienza meravigliosa e sconvolgente proprio per la semplicità con cui avviene. Segat procede nella sua tessitura dell'Amore con levità e malia, indugiando con "una segreta tenerezza" sulla quotidianità della vita.