Viella: I libri di Viella
Comuni di Jean-Claude Maire Vigueur. Percorsi storiografici
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 336
Italiani in Ghana. Storia e antropologia di una migrazione (1900-1946)
Alessandra Brivio
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 157
L'emigrazione degli italiani nell'Africa sub-sahariana fu un fenomeno che in Italia ebbe ben poca eco, mentre in Africa l'impatto fu significativo ed ebbe effetti persistenti. Questo volume, oltre ad avere un interesse nell'ambito degli studi sulla migrazione italiana nel mondo, consente di mettere in luce le contraddizioni e le ambiguità dell'esperienza coloniale. Le fratture interne alle comunità "bianche" furono profonde, ma il razzismo e la discriminazione divennero il cemento di una solidarietà altrimenti estremamente volatile. Le costruzioni di genere furono parte attiva di questo complesso dispositivo di potere. I fenomeni migratori lasciano sempre un segno, più o meno duraturo, su entrambe le sponde del loro muoversi. In Italia i migranti riportarono le narrazioni dei loro successi e delle loro fatiche e i ricordi di un'Africa generosa ma ostile, affascinante ma pericolosa e in Africa lasciarono, oltre ai segni materiali del loro lavoro, alcuni figli, che qui trovano voce, per cui l'Italia è solo il nome di un paese europeo, un sogno da inseguire oppure quella percentuale di sangue che rende la loro pelle un po' più chiara.
Carta e penna. Piccolo glossario di paleografia
Adelaide Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 120
Che cos'è un palinsesto? Quando si definisce maiuscola una scrittura? Lo studente e il lettore curioso troveranno qui risposte a questi ed altri quesiti tecnici. Il volume si propone infatti come raccolta ragionata di termini e locuzioni della paleografia latina e di alcune discipline connesse, in particolare la codicologia. Ogni voce è articolata in concise e chiare spiegazioni, talvolta con brevi digressioni sulla storia del lemma, e segnala - ove necessari - rimandi ad altre voci ed approfondimenti. Di facile consultazione, la raccolta nasce dall'esigenza di disporre di un agile strumento di supporto allo studio della paleografia latina.
L'Europa e le sue memorie. Politiche e culture del ricordo dopo il 1989
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 313
La fine della Guerra fredda e il riassetto dell'ordine europeo dopo il 1989 si sono tradotti in una lotta per la ridefinizione delle coordinate della memoria pubblica e istituzionale che ha investito tutta l'Europa. Nuovi paradigmi di memoria sono subentrati a quelli elaborati dopo la fine della Seconda guerra mondiale: quello antifascista ha subito un costante processo di critica e di erosione, radicale nei paesi ex-comunisti, e al suo posto si è andato affermando un paradigma fondato sull'antitotalitarismo. Al centro delle nuove master narratives si trova la figura della vittima, che ha sostituito progressivamente quella dell'eroe partigiano. Si ricordano soprattutto le vittime dello sterminio nazista degli ebrei e le vittime dei regimi comunisti. Ma la memoria della Shoah e il modello antitotalitario possono costituire la base di una memoria comune europea? Non dovrebbe tale memoria includere anche altre esperienze che ne hanno segnato il passato, come ad esempio il colonialismo? Dove conduce poi quest'ossessione del passato, che spesso assume i contorni di una competizione fra vittime che sfociano in vere e proprie "guerre della memoria"? I saggi contenuti nel volume affrontano questo complesso di questioni esaminando sia gli sviluppi intervenuti nelle memorie nazionali di singoli paesi sia la configurazione transnazionale delle memorie europee e il ruolo svolto dalla stessa Unione europea.
La Lega democratica. Dalla Democrazia Cristiana all'Ulivo: la nascita di una nuova classe dirigente cattolica
Lorenzo Biondi
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 363
Era un piccolo gruppo di intellettuali e sindacalisti cattolici, poca cosa se si guarda al numero degli iscritti, ma ha contribuito a introdurre alla politica ben due presidenti del Consiglio: Romano Prodi ed Enrico Letta. La Lega democratica nasce nel 1975, dopo la mobilitazione dei "cattolici per il "no"" contro l'abrogazione del divorzio. Per un decennio agisce come gruppo di pressione "a sinistra" della Democrazia cristiana, ma sempre divisa tra due ipotesi di fondo: quella ribadita di continuo da Pietro Scoppola, di impegno nel partito cattolico, per rinnovare dall'interno la politica italiana; e quella di Achille Ardigò, più lontana dai partiti, per un lavoro di formazione politica rivolto alla società civile. Tra il rapimento Moro, l'Assemblea degli esterni e la crisi della Prima Repubblica, la Lega non risolve mai l'ambiguità tra impegno politico e impegno culturale, fino allo scioglimento nel 1987. Ma per tutta la sua esistenza il gruppo contribuisce a formare una nuova classe dirigente cattolica, unendo il pensiero di Sturzo, De Gasperi e Moro all'eredità di Maritain e Dossetti.
Lo spazio del collezionismo nello Stato di Milano (secoli XVII-XVIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 332
La storia del collezionismo artistico, antiquario e scientifico nello Stato di Milano d'età spagnola e austriaca viene esaminata nei saggi del presente volume sotto il profilo particolare del rapporto con lo spazio: ossia nell'ottica della reciproca determinazione fra collezioni e ambiente. È un rapporto complesso e mutevole, segnato dal lungo passaggio dalla "camera di meraviglie" al museo differenziato; privo soprattutto di definizioni di genere e invece attento all'equilibrio complessivo delle parti con un luogo sovente finalizzato a trasmettere al visitatore un'impressione complessiva, dall'eccesso di lusso al senso panico. Un particolare ruolo è giocato dalle rappresentazioni della natura: zoologia e botanica conferiscono un tono ecumenico allo spazio e relativizzano i limiti fra descrittivismo tradizionale e nuova scienza. Le grandi famiglie coinvolte (Borromeo, Visconti, Lunati, Verri, Monti, Omodei) permettono una lettura in falsariga di quella serrata dialettica politica della quale furono protagoniste e che ha nell'arte e nello spazio strumenti di inveramento, di educazione e di propaganda insostituibili, tali da determinare i successi consortili e gli stessi equilibri complessivi. Contributi di Beatrice Bolandrini, Bruno E. L. Cerabolini, Laura Facchin, Anna Elena Galli, Adriano Martinoli, Vittoria Orlandi Balzari, Andrea Spiriti, Marco Tarini.
La nascita del diritto d'autore in Italia. Concetti, interessi, controversie giudiziarie (1840-1941)
Maria Jolanda Palazzolo
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 181
Da quando lo sviluppo delle tecnologie digitali ha facilitato la riproduzione di testi e immagini, il tema del diritto d'autore è diventato di grande attualità. Su quotidiani e periodici ci si interroga sulla sopravvivenza di questo istituto e sull'eventualità di un suo definitivo superamento in nome della piena libertà di accesso all'informazione. Ma come è nato il diritto d'autore in Italia e soprattutto quali soggetti sociali - editori, autori, ma anche politici si sono maggiormente mobilitati per la sua piena affermazione fin dal primo Ottocento? Attraverso la ricostruzione puntuale delle discussioni tra gli addetti ai lavori e del dibattito parlamentare dell'Italia unita in un serrato dialogo con la realtà europea, l'autrice mette in luce le tappe della lenta attuazione della tutela dell'autore, i conflitti tra le diverse forze in campo e soprattutto il ruolo svolto dalle nuove associazioni nate alla fine dell'Ottocento e tuttora esistenti, seppure con altre sigle in rappresentanza degli interessi di categoria, l'Associazione dei tipografi e degli Editori e la Società degli Autori.
Movimenti e confini. Spazi mobili nell'Italia preunitaria
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 246
Tra la fine del '700 e gli inizi dell'800 i confini di tutta Europa si irrigidirono, e controllare i movimenti di merci e persone che li attraversavano, tanto da un Paese all'altro quanto all'interno di ciascuno di essi, divenne per i pubblici poteri una priorità. Lo Stato si dotò di più efficaci apparati di vigilanza e impose ai sudditi di munirsi di documenti di riconoscimento: una novità epocale e sconvolgente, che impose nuovi codici di rapporto con le istituzioni ai tanti soggetti tradizionalmente abituati a muoversi in relativa libertà da un luogo all'altro. Nella penisola italiana questo mutamento cominciò a prodursi in coincidenza con l'invasione francese di fine '700 e si intensificò tra Età napoleonica e Restaurazione. Immaginare la nazione significò allora rivendicare le ragioni di una libertà di movimento che l'inedita invadenza dello stato burocratico nella vita individuale stava mettendo in forse, e pensare a una nuova geografia, capace di ammorbidire gli ostacoli imposti tanto dalle frontiere "naturali" quanto da quelle artificiali.
Storie di confine. Appunti e ricerche su un territorio montano (Frignano, secoli VIII-XXI)
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 188
Urban elites of zadar. Dalmatia and the venetian commonwealth (1540-1569)
Stephan Kar Sander-Faes
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 292
L'ombra del Kahal. Immaginario antisemita nella Russia dell'Ottocento
Alessandro Cifariello
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 284
Russia, seconda metà dell'Ottocento. La questione ebraica diviene argomento di dibattito pubblico sulle pagine di giornali e riviste. Brafman pubblica "Il libro del kahal", e scatena le fantasie più pericolose dei giudeofobi russi. Kahal, da termine indicante la forma di autogoverno delle comunità ebraiche dell'Europa orientale, acquisisce ora il significato di potenza occulta che, attraverso una cospirazione planetaria, attua il programma di dominazione del mondo, dirige la mano armata del nichilismo nel suo attacco all'Europa, e realizza il progetto di disgregazione fisica e morale dell'Impero russo. A che punto si diffonde in Russia l'idea dell'esistenza di questo kahal segreto? Perché diviene una vera e propria fissazione per un numero crescente d'intellettuali, di letterati, di funzionari, di personalità di governo dell'Impero? In che modo, dunque, la giudeofobia, da sottotesto narrativo, diviene un'accusa reale capace di scatenare terribili pogrom antiebraici? Nel presente saggio l'autore risponde a queste così come ad altre domande esaminando la preistoria dei Protocolli dei Savi di Sion, quel testo che, come scriveva Rollin nel 1939, sarebbe divenuto il più diffuso nel mondo dopo la Bibbia. "L'ombra del kahal" si scosta dai lavori più noti sull'argomento, concentrandosi sulle opere in cui la menzogna diventa realtà e fomenta violenza, disprezzo, politiche antiebraiche, e agisce duramente sul corso delle vite di milioni di sudditi russi di fede mosaica.