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Cue Press

’Tis Pity she’s a whore. Il teatro di John Ford e la fortuna di una tragedia crudele

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 168

Pubblicata per la prima volta a Londra nel 1633, ’Tis Pity She’s a Whore [Peccato che fosse puttana] di John Ford è opera eccessiva e sanguinosa, per molti aspetti emblematica di un’epoca, il primo Seicento inglese, instabile e attraversata da forze destinate a lacerare il tessuto socio-politico della nazione, fino all’atto estremo, la decapitazione del Re. A lungo dimenticata, ’Tis Pity con le sue ombre e i suoi bagliori è tornata ad avere voce in epoca contemporanea, attirando l’attenzione di importanti drammaturghi, registi e scrittori: da Maeterlinck, con la sua lettura simbolista, al teatro della crudeltà di Artaud, alle messe in scena di Visconti e Ronconi, fino a Sarah Kane e allo In-Yer-Face Theatre, passando per l’originale riscrittura proposta da Angela Carter in forma di short story. Il presente volume propone un’analisi sfaccettata della drammaturgia di Ford e del suo capolavoro, osservati in primo luogo all’interno del contesto culturale e sociale che li vide fiorire, con l’obiettivo di cogliere i segni e far emergere le ragioni di quella rinnovata fortuna che, a partire dalla fine dell’Ottocento, ha attraversato l’intera Europa, mescolando ancora una volta il linguaggio dell’eros e quello dell’ansia, l’elogio della bellezza e quello della follia.
32,99 31,34

Tu es libre

Francesca Garolla

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 87

«Haner se ne è andata e nessuno ha capito perché». Haner è partita per la Siria. Si è unita a Daesh e, così, ha aderito ad un sistema sociale, culturale, etico del tutto differente da quello a cui noi apparteniamo. Ma Haner non ha origini mediorientali, non è un’immigrata, non è un’emarginata, non è stata manipolata e non è pazza. Haner è una giovane donna francese che può fare, ed essere, tutto ciò che vuole. Quanta e quale libertà siamo capaci di tollerare?
14,99 14,24

Ascesa e rovina di Oscar Wilde. Atti osceni-L'importanza di chiamarsi Ernesto

Moisés Kaufman, Oscar Wilde

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 111

Al Teatro Elfo Puccini di Milano, due testi dedicati a Oscar Wilde segnano la stagione 2017-18. Il progetto, ideato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, stabilisce un principio di continuità tra un grande classico della letteratura e una moderna rilettura del 'mito' di Wilde. I temi dell'identità e della diversità, costruiscono un unico nucleo di riflessione in questa linea progettuale. "Atti osceni" di Moisés Kaufman, regista e drammaturgo newyorkese, e "The Importance of Being Earnest" del grande autore britannico. Si sa, da più in alto si cade e più rovinosa è la caduta. Come raccontano i registi: «Pensiamo sia importante accostare queste due opere per dare conto dell'arte wildiana della satira, della sua luminosa leggerezza in contrasto con l'ottusa grevità del linguaggio dei suoi accusatori, rendere tangibile questo divario. In questo cortocircuito, si manifesta la portata tragica della vertiginosa caduta di Oscar Wilde. La vicenda dolorosa del prigioniero di Reading è ancora oggi sciaguratamente attuale in una società che sembra a volte arretrare per trincerarsi nella paura, contro ogni 'diversità'. La voce forte e chiara dell'arte ha più che mai il compito di dissipare questa paura».
18,99 18,04

Il cielo non è un fondale

Daria Deflorian, Antonio Tagliarini

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 55

I sogni, dice il filosofo George Didi-Huberman, ci lasciano soli. Nella solitudine dei nostri sogni gli altri, come attori su un palcoscenico, sono e non sono sé stessi. "Il cielo non è un fondale" parte da un sogno che è a sua volta generato da una canzone. È lì, tra il buio e il corpo della musica che inizia il vero, paradossale lavoro del teatro: sognare gli altri assieme a loro, in uno spazio scenico vuoto che si ingrandisce e si restringe, come l'architettura, a un tempo contratta e smisurata, della nostra mente. Antonio racconta di aver sognato Daria nei panni di una barbona e, pur avendola riconosciuta, di essere passato oltre; quel gesto innesca una ritmica di incontri e di misconoscimenti, di cadute e di incidenti, di parole e di canzoni, scandita da due sentimenti contraddittori: la paura di essere noi stessi l'altro e il desiderio di metterci, per una volta, al suo posto. Ma come conciliare la compassione e un'obesità dell'io che non resiste alla tentazione di sostituire a ogni storia la propria? Alla fine scopriamo, comicamente e tragicamente, l'impossibilità di trasformare la vita quotidiana in una mera idealità. Anche perché «va a finire sempre che la domenica la gente litiga».
14,99 14,24

Il ritorno di Dionysos. Il metodo di Theodoros Terzopoulos

Theodoros Terzopoulos

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 87

Theodoros Terzopoulos, fondatore di Attis Theatre, è uno dei grandi maestri della scena contemporanea. Antico e moderno convivono nella sua pulsione artistica. Il libro è un testo teorico, speculativo, nonché un manuale sull’arte dell’attore, a compendio del suo metodo, di cui l’autore fornisce un puntuale eserciziario, completo di video registrazioni. Nella prefazione, Konstantinos Arvanitakis scrive: «Il corpo è la dimora di Dionysos, il dio che è stato seppellito e dimenticato non solo dagli stolti Tebani, ma anche dall’uomo moderno. Terzopoulos vuole risvegliare il dio narcotizzato e liberare la sua energia vitale erotica e creativa repressa. Ma non solo erotica. Freud comprese bene Dionysos: è il dio dell’orgia della vita, ma è anche il dio delle forze oscure della morte, Eros e Thanatos allo stesso tempo». E ancora: «[…] il Teatro Dionisiaco di Terzopoulos è Arte con un’inequivocabile sfumatura politica». Heiner Müller descrisse così il processo di composizione artistica di Terzopoulos: «Non è l’esecuzione di un concetto drammatico, è un’avventura in un viaggio verso il paesaggio della memoria, una ricerca delle chiavi perdute dell’unità fra il corpo e il linguaggio, la parola come unità naturale».
19,99 18,99

Rosso rosa. Todi is a small town in the center of Italy. Supernova. I ragazzi del cavalcavia

Livia Ferracchiati, Erika Z. Galli, Martina Ruggeri

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

Il volume rientra nel progetto di valorizzazione della drammaturgia contemporanea di Tramedautore, festival promosso da Outis - Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, in un’ampia e pluriennale collaborazione con l’editore Cue Press. Un volume nel segno della giovinezza e della diversità, una edizione en rose, rosso-rosa, che porta alla ribalta tre autrici poco più che trentenni, che hanno come tratto comune una prassi legata alla scrittura di scena e una attività radicata in nuclei artistici ben determinati. Un incontro che rappresenta un curioso spaccato generazionale, che incuriosirà e conquisterà il lettore.
19,99 18,99

Il teatro postdrammatico

Hans-Thies Lehmann

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 251

Dopo quasi vent’anni, già tradotto in venticinque lingue, arriva in Italia il testo del maestro e studioso tedesco che ha segnato la riflessione intorno ai nuovi paesaggi e linguaggi dello spettacolo dal vivo. Il libro che, insieme, raccoglie e rilancia il senso di un teatro che sappia aderire al presente, non solo rappresentandone le forme, ma incorporandolo sulla scena e nella scrittura. Postdrammatico è il teatro dopo il dramma, come evidenziano tra l’altro i lavori di Heiner Müller, Robert Wilson o Jan Fabre. Il volume costituisce la tanto attesa ricognizione nello sviluppo delle nuove forme sceniche dagli anni Sessanta al presente. Offre un panorama dei mezzi estetici e una antologia di materiali esemplificativi tratti dalla pratica teatrale internazionale, fondando al tempo stesso una teoria del nuovo teatro. Postfazione di G. Guccini.
34,99 33,24

Appunti di un regista

Aleksandr Tairov

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 125

«Scrivo questo libro, per chi ama il teatro», afferma Tairov (1885-1950). Quale teatro? Un teatro che sappia «trasportare lo spettatore, verso il leggendario paese della fantasia». Come? Difendendo la propria totale autonomia creativa nei confronti di altre forme d’arte. Un teatro che abbia il coraggio di difendere le verità del teatro. Un teatro «saturo di emozione» al cui centro domini incontrastato l’attore nella sua dimensione di artista professionista. Questi Appunti di un regista, del 1921, sono una sintesi del programma base di Tairov, un regista che assieme ai grandi titani della scena russa, quali Stanislavskij, Mejerchol’d e Vachtangov, a cavallo della rivoluzione del 1917, è stato in prima linea nel processo di globale revisione della pratica registica e ha contribuito al rinnovamento del mestiere dell’attore.
24,99 23,74

Neorealismo. Cinema italiano 1945-49

Alberto Farassino

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 303

All’interno della storia del cinema, il Neorealismo ha rappresentato senza dubbio l’esperienza più autenticamente italiana, in grado di generare un’eco di voci che, dai confini nazionali, si è diffusa nitidamente nel resto del mondo. A quasi trent’anni dall’uscita della prima edizione del libro, le testimonianze raccolte da Alberto Farassino, uno dei più autorevoli critici del cinema italiano del dopoguerra, conservano la capacità di far emergere non solo l’influenza che questo periodo ha avuto sul mondo del cinema a livello internazionale (attraverso le voci, tra gli altri, di Michael Cimino, Werner Herzog, Andrzej Wajda, Giorgio Strehler), ma anche di ricostruire il contesto storico e culturale entro cui il neorealismo è esploso. Farassino, infatti, da un lato delinea l’immagine della società, divisa tra la miseria del dopoguerra e il desiderio di rinascita, dall’altro mette a fuoco il sistema dell’industria cinematografica dell’Italia del Neorealismo: soffermandosi sulle prassi produttive, sulle tecniche di realizzazione, sulle modalità di distribuzione e sul rapporto del cinema con la politica del suo tempo.
34,99 33,24

Delitto e castigo di Bogomolov. Diario di viaggio verso una messinscena dostoevskijana

Marzio Badalì

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 93

Portare in scena un grande classico della letteratura mondiale come Delitto e castigo è sempre un’operazione rischiosa, perché inevitabilmente ci si trova a fare i conti con un corredo di valori che, seppur riconoscibili, appartengono a un contesto storico e culturale lontano. Consapevole di questo pericolo, Konstantin Bogomolov, uno dei registi più innovativi del panorama teatrale russo, si lancia nella sfida di individuare gli elementi strutturali del romanzo, elaborarli e riattivarli, riconducendo il testo a una dimensione contemporanea. Questo volume segue il regista nelle fasi di realizzazione dello spettacolo, condividendo con il lettore l’intero processo creativo del lavoro. Il diario di viaggio che ne deriva racconta le influenze artistiche di Bogomolov, il vivace confronto con gli attori e la ricerca di una espressione stilistica distintiva, con l’obiettivo di recuperare il carattere di universalità tipico dei classici e di focalizzarsi su obiettivi, intenzioni ed energie dei personaggi.
24,99 23,74

Sguardi sul contemporaneo. Le scritture del reale. I quaderni del FIT

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 70

I Quaderni del FIT nascono in occasione della venticinquesima edizione del Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea (Lugano, 30 settembre-9 ottobre 2016) come spazio di riflessione e condivisione di sguardi. Un tavolo di confronto che quest’anno ha selezionato due categorie di professionisti: autori/drammaturghi e critici. Nasce e si sviluppa, nel 2016, come strumento per tornare a ragionare di teatro e sul teatro, da un duplice punto di vista: quello delle prospettive critico/teoriche e quello delle diverse prassi della scena. Ogni volume metterà così a fuoco, anno per anno, professionalità e ambiti che costituiscono il variegato mosaico delle arti performative. Questa prima edizione si interroga sulle azioni drammaturgiche, e in particolare su quelle che abbiamo qui chiamato scritture del reale. Nelle prospettive teoriche, i critici intervengono sull’allontanamento del teatro contemporaneo dai grandi apparati rappresentativi, sulla creazione di uno spazio nuovo, e di conseguenza su un rinnovato rapporto con il pubblico. E queste nuove scritture, spesso orientate alla dimensione dell’auto-rappresentazione, non possono che richiedere un nuovo statuto di attore. Nella seconda parte, i drammaturghi indagano invece il rapporto tra partiture sceniche e contemporaneità, tra scrittura per il teatro e realtà di oggi. Partendo dalla visione degli spettacoli del festival, i due gruppi di lavoro hanno prodotto contributi trasversali che compongono questo primo volume, andando a riflettere sulle nuove istanze della scena contemporanea.
12,99 12,34

L'invenzione del teatro. Fenomenologia e attori della ricerca

Antonio Attisani

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2017

pagine: 256

Il teatro non è stato inventato una volta per tutte, lo è ogni volta che un’opera si imprime nella vita di uno spettatore. Quando ciò accade, i materiali, le tecniche e le funzioni che sembravano costituire una solida tradizione sono rimessi in gioco, mentre forme e temi inediti creano nuove soglie della percezione. Questo saggio, uscito per la prima volta nel 2003, si interroga sull’essere contemporaneo del teatro, ovvero sull’arte scenica di alcuni degli autori più significativi del ventesimo secolo. Le loro poiesis e le loro praxis inimitabili, viste sullo sfondo dello sviluppo e dei malesseri che caratterizzano la modernità, offrono preziosi spunti di riflessione per il presente e il futuro delle arti performative, presente che suggerisce tra l’altro di rivisitare la storia. Lo studente, l’operatore o il semplice appassionato che si vogliano confrontare con la vicenda teatrale intesa non come un coacervo di nozioni ma come una inappagabile ricerca di senso, tanto dell’arte scenica quanto della vita stessa, possono trovare in queste pagine qualche spunto di riflessione.
32,99 31,34

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