Editori Riuniti: Biblioteca
Il Risorgimento italiano tra Francia e Gran Bretagna. Movimenti patriottici e relazioni diplomatiche (1796-1870)
Alberto Stramaccioni
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 310
Questo volume propone una interpretazione della storia del Risorgimento italiano basata sui diversi contributi provenienti sia dall'iniziativa cospirativa e insurrezionale dell'area democratica, mazziniana e garibaldina, sia dall'azione diplomatica e militare della componente liberale e monarchica guidata dal Regno sabaudo. Il conflitto politico che si è più volte manifestato tra queste due espressioni del movimento nazionale non ha comunque impedito alla questione italiana di affermarsi in un contesto europeo in cui era sempre più sentita la necessità del dominio dell'area mediterranea, da parte di potenze coloniali come Francia, Gran Bretagna, Austria, Prussia e Russia, per i collegamenti tra l'Europa, l'Africa, l'Asia e le Americhe. Il volume prende quindi in considerazione i rapporti degli Stati regionali italiani e del movimento risorgimentale con due potenze imperiali come la Francia e la Gran Bretagna che si pongono di fronte alla questione italiana sostenendo la libertà dei popoli all'autodeterminazione contro il vecchio potere assolutistico, anche se a prevalere è molto spesso una comune politica espansionistica in competizione con le altre nazioni europee. Si giunge comunque alla costituzione del Regno d'Italia attraverso l'iniziativa militare e diplomatica del Regno sabaudo, all'insurrezione garibaldina e alla "interessata disponibilità" francese e britannica in un contesto europeo particolarmente competitivo in cui nessun paese ha avuto la forza e la convenienza di opporsi alla nascita della "sesta potenza".
Principi di politica
Benjamin Constant
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 386
I Principi di politica del 1815 conservano il loro grande interesse teorico anche dopo la pubblicazione di numerosi testi inediti che, a partire dagli anni '80, hanno accompagnato una significativa rinascita dell'interesse degli studi politico-giuridici sulla figura di Benjamin Constant. In questa opera sono sintetizzate le componenti essenziali del pensiero politico del teorico di Losanna. Si tratta infatti di un classico del liberalismo nelle cui pagine la riflessione tocca i temi della costituzione, delle garanzie, delle libertà (negativa e positiva), della rappresentanza e del suffragio, dei diritti fondamentali e degli istituti dell'economia di mercato. Un'ampia introduzione di Michele Prospero fa il punto sulle molteplici interpretazioni ricevute dal pensiero di Constant e rilegge l'opera alla luce delle questioni sempre aperte nella fondazione teorica delle libertà dei moderni.
Interpretazione della natura
Denis Diderot
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 112
"La lettura dello scritto del filosofo francese consente di riprendere una discussione che, nella sua assoluta centralità, è, però, paradossalmente e colpevolmente trascurata. Si tratta del discorso su evoluzionismo e creazionismo, sul concetto di natura, sugli esiti di questo dibattito per i rapporti fra credenti e non credenti. Di certo a Diderot, il quale, peraltro, imposta (...) il discorso sull'evoluzionismo di contro al creazionismo, non può essere mossa alcuna critica specifica riguardo alla mancata ulteriore elaborazione della sua impostazione se non quella di appartenere, al di là di ogni facile storicismo, al suo tempo storico. Già in questo scritto sulla natura, però, c'è una eco di un ritorno ai presocratici, in specie alla loro impostazione del problema filosofico centrale, il padre di tutti i problemi filosofici: il rapporto fra l'uomo e il mondo, o natura. I presocratici fissarono la loro attenzione sul concetto di ????? (natura), ciò da cui e grazie a cui ogni cosa nasce e cresce, ciò in cui ha origine e si dissolve, senza avere inizio né fine, il processo da cui tutto ciò che è esiste." (dalla Premessa di Lelio La Porta) Introduzione di Pietro Omodeo.
Leviatano
Thomas Hobbes
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2020
pagine: 242
Il “Leviatano” è una delle prime opere teoriche in cui i problemi della società borghese e dello Stato sovrano vengono affrontati secondo i principi del pensiero filosofico moderno. Nella storia delle dottrine politiche esso costituisce la conclusione delle ricerche condotte su tali problemi sin dal Quattrocento e la premessa dei successivi svolgimenti in direzione delle teorie dello Stato rappresentativo e delle teorie democratiche. Culmine del progetto hobbesiano di organizzazione della filosofia politica secondo il modello delle scienze fisiche e matematiche, il Leviatano è l'opera fondamentale per comprendere il ruolo dell'assolutismo nella storia politico-sociale d'Europa, il suo rapporto con la società borghese e con l'individualismo.
Etica. Dimostrata con metodo geometrico
Baruch Spinoza
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 464
Nel capolavoro cui lavorò per tutta la vita, massima espressione del razionalismo, Spinoza risolve il dualismo cartesiano tra materia e spirito ponendo un'unica sostanza, Dio, che consta di infiniti attributi, concreantesi nei modi, cioè negli individui. Il Dio di Spinoza non è il Dio personificato delle religioni positive, ma il principio che garantisce l'ordine razionale della realtà; l'etica consiste così nell'amor Dei intellectualis, nel riconoscimento di tale ordine, che assicura la vera libertà dell'individuo.
Considerazioni sul governo rappresentativo
John Stuart Mill
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 247
"Nella sua riflessione Mill esalta, come connotato del governo rappresentativo più sviluppato, la varietà, l'individuo, i diritti, le forme consensuali, le opinioni dissenzienti, la cultura poste a fondamento di ogni autorità che esige obbligo politico. E però, fuori dal contesto europeo-occidentale, tali organismi costituzionali (ispirati al canone di «un governo con una base minima di potere») non sono trasferibili per una insuperabile difficoltà della situazione storica, e anzi li ritiene beni politici minacciati anche nei paesi civili alla presa con il processo traumatico che porta verso i lidi della democrazia pura (con l'inefficacia in essa del controllo repressivo a tutela delle minoranze religiose quando gli stessi organi giurisdizionali dipendono dall'opinione pubblica, come apprende da Tocqueville). Se da un punto di vista normativo, e quindi a prescindere dall'applicabilità nelle condizioni storiche contingenti, il modello del «governo popolare» è superiore nel perseguimento del bene pubblico, e può essere assunto come «forma politica ideale», nel funzionamento degli istituti politici il governo rappresentativo è il più efficace strumento di organizzazione del potere legittimo e non invasivo che media tra principio di partecipazione con eguali diritti di libertà, attenzione al lungo periodo e tutela degli interessi in gioco, principio di maggioranza e pluralismo. Da liberale Mill apprezza i diritti e le libere istituzioni e però concede al punto di vista conservatore che i preziosi diritti che l'ordinamento ritaglia a favore del singolo, apprezzabili nel modello inglese, non sono in alcun modo validi universalmente. I principi del governo rappresentativo suppongono essi stessi un preciso contesto storico-istituzionale (protezione delle libertà del singolo attore nel perseguimento dei propri interessi, costruzione consensuale della legge, giustificazione razionale delle decisioni, regole procedurali consolidate)." (Dall'Introduzione di Michele Prospero)
Storia economica e sociale dell'antichità: i rapporti agrari
Max Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 450
Max Weber scrive, nel 1897, una prima stesura della voce "rapporti agrari nell'antichità" per il prestigioso Handwörterbuch der Staatswissenschaft, allora alla seconda edizione. Per la terza edizione di questo, nel 1909, egli rielabora radicalmente e amplia profondamente la voce fino a realizzare una complessa interpretazione delle strutture economiche e sociali del mondo antico e del loro funzionamento. In tal modo la storia dei rapporti agrari nell'antichità (dall'antico Egitto alle civiltà mesopotamiche, dalla Grecia a Roma) diventa una riflessione che trascende chiaramente quelli che avrebbero dovuto essere i limiti tematici del suo saggio. In questa nuova edizione vediamo tra l'altro un tentativo di analisi dei fenomeni sociali fondato su categorie idealtipiche, fra cui centrale appare quella del "feudalesimo cittadino". In quegli anni infatti l'attenzione di Weber è sempre più concentrata sulla "città", come poi risulterà dalle sue opere successive. Anche per questo il presente libro è una chiave indispensabile per cogliere un passaggio cruciale nell'evoluzione del pensiero di una delle più importanti personalità di questo secolo. Prefazione di Arnaldo Momigliano.
L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato
Friedrich Engels
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 239
Il fortunato incontro con l'opera dell'etnologo americano Lewis Henry Morgan (1818-1881) ispirò a Marx il proposito, attuato poi da Engels in quest'opera, di riassumere i concetti da essi elaborati in varie occasioni durante decenni, sulla storia delle società primitive e della famiglia antica e moderna. "L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" fu pubblicato infatti da Engels nel 1884, ma i suoi temi sono già enunciati nelle opere giovanili di Marx ed Engels, in particolare nell'"Ideologia tedesca" (1845-46) dove, nel porre le basi e i presupposti di una storiografia materialistica, si rifiuta innanzitutto la contrapposizione tra storia e preistoria.
Saggi sul materialismo storico
Antonio Labriola
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 365
Nati dall’intento di far conoscere in forma divulgativa il pensiero autentico dei fondatori del «socialismo scientifico», ancora ignorato nell’Italia di fine Ottocento, i Saggi labrioliani sulla concezione materialistica della storia, elaborati in dialogo epistolare con Friedrich Engels, divennero il primo autorevole contributo italiano al marxismo teorico. Un’opera critica e aperta, che si colloca all’origine di ogni interpretazione antidogmatica delle idee di Marx.
Dello spirito
Claude-Adrien Helvétius
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 230
La polemica contro la metafisica spiritualistica, i pregiudizi, l’intolleranza, i privilegi, il colonialismo, la repressione sessuale, e l’esaltazione della felicità di tutti, della libertà di espressione, dell’uguaglianza, fanno di questo libro uno dei testi più coerenti del moderno radicalismo laico. De l’esprit, che ebbe larga influenza sul pensiero del secolo XVIII, sarà poi noto al giovane Marx e apprezzato da Stendhal e Nietzsche, ma in generale verrà ripudiato: l’analisi senza veli mistificatori dell’interesse egoistico e della prassi borghese fondata sullo sfruttamento reciproco, da un lato, e la forte istanza egualitaristica, dall’altro, presenti nel libro, costituiscono per ovvie e opposte ragioni la «cattiva coscienza » della borghesia uscita vittoriosa dalla Rivoluzione dell’89.
Che fare? Problemi scottanti del nostro movimento
Lenin
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 196
Il libro di Lenin di cui abbiamo cercato di chiarire alcuni passaggi è stato - quanto a impatto politico - una delle opere piú importanti del Novecento. Anche da esso è nato un partito che ha mutato il corso della storia. Dopo oltre un secolo dalla sua pubblicazione moltissimo è cambiato, nel panorama politico mondiale. E il partito politico - in modo accelerato negli ultimi decenni - ha visto mutare il suo ruolo e le sue modalità di funzionamento, e anche perdere molto del suo appeal, soprattutto, ma non solo, in Europa. Anche nei paesi nei quali esso ha ancora un posto rilevante nella organizzazione della partecipazione e della democrazia, i forti processi di personalizzazione e massmedializzazione della politica, avanzati ovunque, ne hanno mutato e a volte stravolto i connotati. [...] La politica è una impresa collettiva anche preposta alla difesa degli interessi materiali: i partiti dei lavoratori per questo sorsero e per questo furono i primi ad assumere le sembianze dell'organizzazione politica moderna. La difesa degli interessi materiali però non basta. Per Lenin (come poi per Gramsci) un partito nasce intorno a un gruppo dirigente. E un gruppo dirigente - che ovviamente non sia un gruppo di interessi o un semplice gruppo di potere - non si crea se non intorno a una concezione del mondo condivisa. Come scriveva Lenin, senza teoria non vi può essere un partito (dall'Introduzione di Guido Liguori).
Il mestiere di cittadino nell'antica Roma
Claude Nicolet
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2019
pagine: 585
La storia della repubblica romana è stata a lungo una storia della sua classe dirigente; Claude Nicolet, in quest'opera ormai classica, la affronta con un taglio diverso e innovativo. Il tema avvincente della partecipazione del comune cittadino romano alla politica è qui affrontato attraverso un'indagine condotta su testi storici, letterari, epigrafici, giuridici, sui monumenti archeologici e sulla documentazione topografica. Nicolet cerca di far rivivere il contenuto quotidiano della cittadinanza romana e i modi in cui si esplicava la partecipazione politica (quella militare, quella fiscale e finanziaria, quella elettorale e deliberativa) calandosi nel vivo della dinamica storica dell'età repubblicana, che culmina con Augusto nella disgregazione del vecchio Stato e nella costruzione delle basi di un nuovo ordinamento.