Le Lettere: Storia dello spettacolo. Saggi
Il teatro del Cocomero a Firenze (1701-1748)
Caterina Pagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2017
pagine: 272
Il teatro del Cocomero di Firenze, fondato nel 1650, fu inizialmente gestito dall'accademia degli Immobili di Giovan Carlo de' Medici. A partire dal 1699, grazie all'attività dell'accademia degli Infuocati, lo «stanzone» di via del Cocomero si configurò come una delle principali realtà spettacolari del tessuto cittadino: una tendenza decretata ufficialmente dalla sua rifondazione nel 1701 e dalla protezione accordata dal «granprincipe» Ferdinando de' Medici. Il teatro si trasformò in un vero e proprio 'ente pubblico' fino a diventare un punto di riferimento del circuito italiano e internazionale; l'opera in musica e gli spettacoli dei comici dell'arte furono i vertici del repertorio. Sotto la sapiente conduzione degli accademici, il Cocomero arrivò a sopravanzare la produzione e l'attività della Pergola, il più istituzionale dei teatri fiorentini. La politica liberale dei protettori (prima Ferdinando poi Gian Gastone) consentì all'accademia una salda conduzione economica e un'ampia libertà impresariale. L'avvento della dinastia dei Lorena e la protezione del granduca Francesco Stefano portarono al riordino del sistema spettacolare cittadino. Il decreto imperiale sui teatri pubblici (1748) definì la speciale attenzione riservata dal potere granducale all'attività del Cocomero rispetto agli altri teatri. Dell'esperienza vissuta dal teatro tra il 1701 e il 1748 il libro fornisce una ricca analisi basata su numerose fonti primarie, proponendo il suo inquadramento storico all'interno del circuito teatrale, sullo sfondo degli avvicendamenti politici contemporanei.
Illusione scenica e pratica teatrale. Atti del Convegno Internazionale di studi in onore di Elena Povoledo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2017
pagine: 358
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Illusione scenica e pratica teatrale, organizzato in onore di Elena Povoledo e tenutosi presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia il 16 e 17 novembre 2015. Attraverso i contributi di docenti e studiosi internazionali, il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo ha ricordato e celebrato la figura della Povoledo, pioniera nello studio della relazione tra arti figurative e spettacolo. I suoi ambiti di ricerca spaziano dalla storia del teatro e della scenografia all'iconografia teatrale. Studiosa riconosciuta a livello internazionale, Povoledo è stata una dei docenti più amati dell'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma, caporedattore e curatore dell'apparato iconografico dell'Enciclopedia dello Spettacolo e autorevole collaboratrice della Fondazione Giorgio Cini per le mostre di argomento teatrale.
Teatro civile e sacra rappresentazione a Firenze nel Rinascimento
Paola Ventrone
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2016
pagine: 534
A Firenze tra il 1382 e il 1530 le élites dirigenti, dagli Albizzi ai Medici ai loro antagonisti, progettarono un complesso sistema teatrale sapientemente elaborato e teso a legittimare il loro potere. Questo volume illustra la varietà di tipologie spettacolari messe a punto a partire dalle prime sperimentazioni di età comunale per giungere ai radicali mutamenti del periodo principesco. La pluralità delle tecniche comunicative e sceniche è analizzata attraverso alcuni snodi fondamentali: le feste per il Concilio del 1439, con le macchine aeree e i paradisi del Brunelleschi; L'invenzione della sacra rappresentazione al tempo di Cosimo il Vecchio e Antonino Pierozzi; la svolta classicistica di Lorenzo il Magnifico; la rivoluzione rituale del Savonarola; il successivo rinnovamento determinato dal rientro in città dei Medici con Leone X. Il filo conduttore della narrazione storica è offerto dalla celebrazione patronale di San Giovanni Battista. Questa costituisce lo specchio dei mutamenti istituzionali e culturali intervenuti nel lungo periodo ma anche l'enfatizzazione del mito di una città che i suoi governanti intendevano rappresentare come idealmente perfetta. La storia degli spettacoli è ripercorsa attraverso l'intreccio delle vite degli uomini che li idearono e li realizzarono (i committenti, gli intellettuali, gli artisti, gli artefici, le associazioni) e le motivazioni che ne determinarono la creazione.
Dialoghi con Luigi Squarzina
Elio Testoni
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2015
pagine: 298
Il volume raccoglie interviste inedite rilasciate dal regista e drammaturgo Luigi Squarzina (1922-2010) negli ultimi anni della sua vita. Lettere, anch'esse inedite, integrano le tematiche e le vicende discusse nel corso delle conversazioni. Si ricostruisce così, a grandi linee, il suo percorso culturale ed artistico: le poesie e i racconti giovanili, la formazione professionale, la fondazione del Teatro d'Arte Italiano, la drammaturgia, le regie dei classici profondamente innovative, gli esordi freelance, la direzione del Teatro Stabile di Genova e il rapporto con il Piccolo di Milano, la direzione del Teatro Argentina di Roma e - infine - il ritorno alla libera professione. I racconti di Squarzina rappresentano anche un'autorevole testimonianza sul modello teatrale e sulla storia della cultura del nostro paese. Prefazione di Giuseppe Vacca.
Storie di Medea
Giulia Tellini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 305
Una donna uccide i figli. Chi è? Perché lo fa? In quali circostanze? In che modo? Dove? Da quando Euripide scrisse la sua Medea sono passati quasi 2500 anni: da allora, la storia della madre infanticida non ha smesso di affascinare autori di teatro e attrici, poeti, compositori, registi. Già timida fanciulla rapita e sedotta, Medea è la regina oltraggiata, la strega che fabbrica filtri e malefici, l'eroina che obbedisce alle leggi della necessità, l'amante tradita e resa folle dal dolore, la schiava dei sensi, la straniera perseguitata, la donna abbandonata per una giovane amante, Medea è anche la casalinga disperata. Insomma, uno dei personaggi femminili più inquietanti e ricchi di spunti della letteratura occidentale. Non una, ma tante storie di Medea sono lette e ricostruite in questo libro: tante storie e tanti scrittori che dopo avere interrogato quel mito vengono qui a loro volta interrogati per rendere conto, anche loro, del perché hanno scelto questo personaggio e la sua storia. Da Euripide a Seneca, da Dante a Christine De Pizan, da Lope De Vega a Pierre Corneille, da Franz Grillparzer a Corrado Alvaro, da Pier Paolo Pasolini a Lars von Trier.
Trent'anni all'Opera (1978-2010)
Paolo Gallarati
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 344
Gian Lorenzo Bernini e il teatro dell'arte
Elena Tamburini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 350
Il lavoro progettuale e artigianale di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nel campo dello spettacolo è studiato per la prima volta in maniera organica in questo volume. Oltre che scenografo, scenotecnico e apparatore di feste, Bernini fu anche attore, scrittore di teatro, capocomico, perfino committente e, negli ultimi anni, impresario di commedie per musica. Praticò dunque tutti i mestieri della scena. I ricchissimi repertori di immagini e documenti della festa, le fonti relative ai grandi spettacoli barberiniani e le cronache delle commedie trovarono in Bernini un protagonista che, sul crinale di un gioco affascinante e pericoloso, valendosi di uno straordinario e multiforme talento e anche di un innegabile carisma personale, pare divertirsi a sfidare le più alte personalità di governo (anche i nipoti del papa e perfino il papa), mettendo in discussione ogni convenzione di genere e ogni regola precostituita.
Eleonora Duse capocomica
Francesca Simoncini
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 246
L'attività di Eleonora Duse come capocomica è stata fino a ora solo frammentariamente illuminata dalla storiografia a lei dedicata. L'attrice visse invece interamente immersa nel sistema produttivo e organizzativo del teatro del suo tempo, assumendo l'onere, direttivo ed economico, delle compagnie a lei intitolate. Un aspetto del suo modo di essere donna e di essere artista che il suo straordinario talento e il suo seduttivo fascino scenico hanno a lungo oscurato, impedendo di far emergere la sua altrettanto elevata capacità di esercitare l'ordinaria prassi del mestiere. Eppure Eleonora Duse svolse senza esitazioni le funzioni che spettavano al suo ruolo di gestione della ditta capocomicale, formando e guidando compagnie, pianificando numerose tournées estere, dirigendo gli attori nelle prove, assumendo funzioni di dramaturg, tentando audaci e dispendiose sperimentazioni e, infine, divenendo un'inflessibile e consapevole donna manager disposta, a differenza di molti imprenditori odierni, a correre personalmente il rischio di impresa.
Marisa Fabbri. Lungo viaggio attraverso il teatro di regia
Claudio Longhi
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2010
pagine: 576
Marisa Fabbri è stata una protagonista delle scene italiane del secondo Novecento. Fiera sostenitrice di un teatro d'arte mai disgiunto dall'impegno politico nel segno di Brecht, nella sua lunga esperienza, l'attrice ha saputo coniugare il ripensamento della tradizione del grande attore con una sincera adesione al teatro di regia. Fondamentale la sua collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi registi italiani, primo fra tutti Luca Ronconi di cui negli "anni di piombo" è stata il più intelligente alter ego artistico. Il volume ricostruisce il percorso artistico e intellettuale dell'attrice e, attraverso questo, conduce una ricognizione critica sulla storia della scena italiana degli ultimi settant'anni, dalla tardiva nascita della regia all'approdo all'orizzonte postregistico. Si analizza così il contributo di Marisa Fabbri alla "riforma" del ruolo del caratterista, avvenuta attraverso lo strutturalismo più intransigente e secondo le regole della «scrittura vivente» ronconiana, passate però al vaglio degli insegnamenti di Gramsci e Lukàcs.
Strindberg. La scrittura e la scena
Franco Perrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 172
Questo libro indaga in profondità e in una larga ottica comparativa l'arte poliedrica e dagli interessi circolari di August Strindberg (1849-1912), un maestro del teatro moderno e in assoluto del modernismo. Partendo dal presupposto che la vastissima produzione letteraria del grande autore svedese richiami in continuazione il problema della scena e dell'attore, che s'innerva, a sua volta, nelle peculiarità della sua drammaturgia, Strindberg viene posto in stretta relazione, tra gli altri, con Euripide, Swedenborg, Schopenhauer, Zola, Ibsen, Nietzsche, Craig e Fuchs. Ne emerge il ritratto inedito, ricco d'implicazioni culturali inusitate, di un intellettuale sommamente inquieto e mai distante dall'utopia audace di un teatro di ricerca.
Strategie del comico. Franca Valeri, Franca Rame, Natalia Ginzburg
Laura Peja
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2009
pagine: 302
Il volume ricostruisce il percorso artistico di tre donne di spicco della scena novecentesca italiana analizzandone i testi in un'ottica ormai avvertita come necessaria all'indagine di un secolo che ha riconfigurato l'assetto comunicativo e profondamente modificato il pubblico. Oggetti culturali, parte di un sistema complesso in cui opera una fitta rete di rimandi e influenze, questi testi danno espressione all'immaginario collettivo e, soprattutto nel perimetro intenso e protetto delle arti dal vivo, mettono spesso in discussione modelli e identità sociali, valori comuni, cliché e standard di comportamento, desideri e tensioni. Le "strategie del comico" operanti in essi, nel duplice significato di strategie con cui viene suscitato il riso e di strategie con cui la comicità diviene il mezzo per raggiungere altri obiettivi, stanno al centro di un'analisi che trova proprio in questa produzione drammaturgica femminile alcuni tra gli esiti non solo più precoci, ma anche più incisivi, nel rimettere in discussione saperi sociali significativi tra cui certamente anche quelli relativi all'immagine e al ruolo della donna.
Presenze sonore. Il passaggio al sonoro in Italia tra cinema e radio
Paola Valentini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2007
pagine: 280
La ricerca analizza la transizione dal cinema muto al cinema sonoro, evidenziando la specificità e l'originalità del cambiamento in Italia, in rapporto sia con la situazione europea (investita da un tormentato dibattito teorico) sia con quella statunitense (adattatasi rapidamente alle logiche dell'industria). Il testo prende dunque in esame alcuni significativi film italiani degli anni Trenta e mostra nell'uso delle componenti sonore (voce, rumore, musica), nelle tematiche (originalità/duplicazione, doppiaggio), e nei rimandi all'universo mediale (promozione radiofonica e discografica), una logica di contaminazione e di confronto tra il cinema e gli altri media, e in particolare con la radio.