Narrativa di ambientazione storica

Da una giovane penna nasce questo gradevole pamphlet sulla vita e le avventure del nobile Carlo Gesualdo, principe di Venosa. Una storia dove amori, scherzi e baruffe costituiscono la sua giornata, il tutto certo non esente da un certo grado di invenzione. Infatti gli anacronismi stilistici e testuali, come anche lo stile spesso gergale e colloquiale, diventano la cifra grazie alla quale passare sopra alle assurdità di una narrazione che oscilla tra circostanze impossibili e altre pretestuosamente storiche: le vendette e le maldicenze che costellano la vita del principe, dall'amore con Maria, e il sesso con le altre, alle amicizie con vari personaggi, quali Tasso o altri meno raccomandabili, al caso che governa le situazioni veramente insolite, salvo una fortuna abilmente portata dalla propria parte. Questa parodia di romanzo storico, che fa esplicitamente il verso in modo scherzoso a opere del passato, come quelle del Parini o più esplicitamente del Machiavelli, che presentavano vite nobiliari del tempo, desidera senza pretese divertire e divertirsi e raccontare una storia da leggere col sorriso sulle labbra.

Giulio, membro di una antica famiglia mantovana, dedica la sua vita alla corte Gonzaga, ricoprendo importanti incarichi quali, ad esempio, castellano a Casale Monferrato, ambasciatore a Venezia e quattro volte delegato alla corte imperiale. Ha così l'opportunità di conoscere importanti personaggi quali Carlo V, Massimiliano II, il Doge, Filippo Cavriani, medico di corte a Parigi di Caterina de' Medici e il padre di S. Luigi Gonzaga. Dalla sua corrispondenza emergono quindi i grandi eventi storici di quel periodo. Al termine della sua carriera, si ritira in una villa in campagna dove cerca di fare il bilancio della sua vita, sia pubblica che privata, arrivando a conclusioni talvolta deludenti. La sua immagine sarà rivalutata dai commenti dei parenti stretti, riuniti per l'apertura del suo testamento.

La storia che l'autore racconta è quella di Claudette Jounoux, presunta strega dell'Inghilterra del XVI secolo, condannata al rogo perché giudicata colpevole d'omicidio, e di Wendell De Vere, uomo colto ed enigmatico che, dopo aver cercato inutilmente di scagionare la donna, abbandona le sue terre e trova casualmente rifugio nella contea di Guilford. Ma è anche la storia di Maria Lousie e di Dougal Grosvenor, l'una salvata da Wendell da morte certa e l'altro suo amico fraterno. Sullo sfondo di una vicenda d'amore, d'amicizia, odio e vendetta, Odiulac unisce a un'attenta ricostruzione storica il mistero di un giallo ancora da risolvere, tracciando una linea trasversale prossima alla meditazione filosofica che attraversa, tra le righe della finzione narrativa, pagine che il protagonista scrive per liberarsi dai fantasmi del proprio passato, per trovare l'unico possibile riscatto.

L'esistenza del giovane Angelo viene sconvolta da un fatto inspiegabile: una mattina, alzandosi, si ritrova catapultato nel 9 maggio 1788, in piena Francia pre-rivoluzionaria. Lì tutti lo conoscono come Etienne, figlio talentuoso di un famosissimo decoratore di porcellane. Disorientato e sconcertato dall'esperienza, pian piano si adatta alla nuova vita che il destino sembra avergli regalato e inizia a prendere confidenza con l'altro se stesso. Grazie alla sua arte, peraltro, ben presto sarà condotto a corte, dove incontrerà il suo idolo di sempre: la regina Maria Antonietta.

"Roma non aveva mai conosciuto giorni più tristi, erano giorni freddi, bui, senza speranza. Abbandonata e avvilita, la Città aveva accolto decine di migliaia di profughi sfuggiti dall'orrore della guerra". Roma è la vera grande protagonista di questo romanzo che ripercorre il dramma della Seconda Guerra Mondiale. Nelle sue vie, nelle sue piazze, nel suo cuore si avvicendano i racconti e le tragedie di persone comuni che lottano costantemente contro l'orrore, la sofferenza e la perdita. Un affresco di un periodo storico caratterizzato dal dolore universale, permettendo di riflettere sulla forza dei sentimenti e della volontà, capace di andare avanti nonostante tutto.

Dopo la Crocefissione, il tempo e la storia scorrevano veloci. Gli imperatori romani si susseguivano al potere, con le loro gesta belliche, l'occupazione dei territori conquistati, le rigide leggi e la sottomissione dei popoli indigeni. Tutto ciò fu scritto e documentato da uomini illustri dell'epoca. Ma, nello stesso periodo, si affrontarono cruentemente due "forze" occulte, non per la conquista di territori, bensì per il potere sul destino degli uomini

Sullo sfondo delle lotte partigiane, due giovanissime donne, diverse per famiglia, estrazione sociale e stili di vita, ricercano la libertà da soffocanti convenzioni nel contesto di tragici eventi di un'epoca tormentata. Elicia e Camilla, grazie a un intenso reciproco legame e alla Storia, che le avvolgerà con le proprie trame, si ritroveranno così ad affermare se stesse e a far prevalere le loro idealità. Una vicenda che ripercorre il dramma della Seconda Guerra Mondiale da differenti e indimenticabili ottiche femminili.

Nella Londra di metà Ottocento, un amore struggente e travolgente, dipinto con le tinte fosche dell'amore impossibile, sale dalle pagine di "Spire di dolore" per commuovere e coinvolgere il lettore. L'autore trasporta in un mondo fatto di menzogne e verità lampanti, un gioco di luci e ombre che mostra e, al contempo, cela tutto e il contrario di tutto, per permettere solo all'amore di brillare ed ergersi come unico baluardo contro ogni male.

Le origini di una famiglia di Subiaco danno vita a un racconto che, partendo dal portone di un silenzioso convento nel lontano 1752 e da un trovatello forse di nobili natali, fa un balzo per attraversare tanti anni della storia italiana, fino ad arrivare al momento in cui un evento catastrofico crea l'incanto per cui una morte si collega idealmente con una nuova vita. Siamo in quella prima metà del Novecento così densa di eventi e grandi cambiamenti sociali, ma in fondo così immobile in un paese di provincia. L'autore, con sapienza narrativa e con il desiderio di farci conoscere intimamente ogni suo personaggio, ci accompagna nelle loro case, nelle loro vite di contadini, di donne, di minatori, in un susseguirsi di descrizioni che danno forma, attraverso parole che per magia diventano immagini, ai racconti trasmessi di padre in figlio. Benedetto, e poi Benedetto, e poi ancora Benedetto un'altra volta... di generazione in generazione.