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Marsilio: Letteratura universale. Il convivio

Iliade. Testo greco a fronte

Omero

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2016

pagine: 1148

Un mondo in cui la morte è elemento dominante viene inondato di luce metafisica e fissato nell'immagine crudele di una forma perfetta e priva d'ombra. È il mondo perduto degli eroi, la privilegiata arena dei campioni, l'universo aristocratico dei principi: murato nelle sue leggi inesorabili, segnato da un tempo limpido e breve, bruciato dall'eccesso di splendore. Roberto Calasso lo ha paragonato a un "immane masso abbandonato nella pianura"; un masso che pesa su tutto l'immaginario greco, un universo pietrificato che proietta sull'Occidente innumerevoli figure carismatiche Elena e Achille, Ettore e Andromaca, Priamo ed Ecuba, Patroclo, Paride, Odisseo, Aiace, Agamennone, Diomede -: spesso richiamate dal loro poetico Valhalla per diventare materia di dissertazione, di aneddoto, di dramma, di leggenda; ma pronte a rientrare nel loro ambito di privilegio e preclusione per riassumere, insieme al ruolo archetipico ed emblematico, il duplice volto dell'enigma. Nulla prima dell'Iliade, tutto dopo l'Iliade. Leggere questo poema significa ritrovare chiavi segrete, spesso dimenticate, che aprono mille porte: tutti gli aspetti di una grande civiltà hanno qui - e qui soltanto - le loro radici profonde.
22,00 20,90

Odissea. Testo greco a fronte

Omero

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2016

pagine: 912

"La radice dell'Odissea è un albero d'olivo", ha scritto Paul Claudel. Su quest'albero radicato nella terra, Odisseo ha costruito il suo letto nuziale, al centro della casa, nel cuore del suo regno. È il perno inrorno a cui ruota la sua vita, il punto di partenza che coincide con la meta. L'Odisseo di Omero è un guerriero che non ama le battaglie, un navigatore che non ama il mare. Il suo lungo viaggio di rirorno è un'avventura di dolore e di angoscia, la vera guerra è quella che combatte in patria, tra le mura della sua casa: per ricomporre gli affetti e restaurare il dominio, per poter vivere e invecchiare in prosperità e in pace. Commento di Elisa Avezzù.
20,00 19,00

Eneide. Testo latino a fronte

Eneide. Testo latino a fronte

Publio Virgilio Marone

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2016

pagine: 808

Il viaggio di Enea sui lidi italici per fondare una nuova Troia. E, al di là del racconto mitico, la società romana impegnata a ricostruire una sua identità dopo le lacerazioni delle guerre civili sotto la guida di Augusto, il principe restauratore, il garante della pace. L'Eneide, composta dal 29 al 19 a.C., è il poema epico-storico che celebra, nel nome di Enea, Roma e la casa di Augusto, i principi e i valori della tradizione romana. Ma è anche, come l'Iliade e l'Odissea a cui si ispira, un poema universale che parla alla coscienza e alla sensibilità di tutti gli uomini attraverso temi immortali: la violenza e la pietà, l'eroismo e la gloria, il dovere e il destino. Introduzione di Gian Biagio Conte, commento di Gianluigi Baldo.
20,00

L'utopia del potere (La settima lettera). Testo greco a fronte

Platone

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2015

pagine: 201

La Settima lettera costituisce uno dei primi esempi di autobiografia nella nostra tradizione filosofica e letteraria, ed è stato l'oggetto delle più intense discussioni, sul suo vero autore, sulla natura della filosofia platonica come vi è delineata, sui rapporti tra il filosofo e la politica. Con grande abilità, l'autore di questo testo - Platone o un suo discepolo trasforma il problema della proprietà dei beni e della conoscenza nella questione dell'autenticità del sapere, e conduce la discussione sui consigli del filosofo agli uomini di potere estendendola alla considerazione della natura della conoscenza e della verità.
15,00 14,25

Il governo dei filosofi (Repubblica VI). Testo greco a fronte

Platone

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2014

pagine: 219

Nella "Repubblica" Platone afferma che i mali della città finiranno quando il suo governo verrà assunto dai filosofi. Ma nel libro vi emerge una domanda cruciale: se il filosofo è in possesso di un sapere eccezionale e separato, come potrà dirigere l'universo empirico nel quale sono coinvolti gli uomini? La risposta è cercata attraverso una serrata indagine sul Bene e sulla natura stessa della conoscenza filosofico-dialettica. Platone approfondisce questi temi ricorrendo a due celebri immagini: l'analogia del Bene con il Sole e la famosa immagine della "linea", che precede e prepara quella della caverna, contenuta nel VII libro. Con straordinaria vivezza si delinea, in tutta la sua complessità, il compito del filosofo, che deve trasferire, nella misura del possibile, le norme assolute e universali nella realtà concreta; egli conosce, del resto, anche la suprema norma dell'agire, che si identifica con l'idea del Bene.
16,00 15,20

Le leggi dell'universo. La natura, libro I. Testo latino a fronte

Tito Lucrezio Caro

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2011

pagine: 231

Sintesi e fondamento dell'intero poema, il primo libro rappresenta l'ideale introduzione al De rerum natura, in quanto getta le basi della filosofia epicurea, ma rivendica anche con forza il valore pedagogico della poesia. Attraverso un percorso che si snoda dal celeberrimo inno a Venere all'elogio di Epicuro trionfatore sulla religio, dall'enunciazione dei principi della fisica epicurea (nulla si crea dal nulla e nulla si distrugge nel nulla) alla veemente polemica contro i filosofi presocratici, Lucrezio arriva a definire il proprio ruolo di poeta-vate, la cui missione consiste nel divulgare a Roma una teoria filosofico-scientifica che è anche un messaggio di liberazione dell'uomo dalle sue paure irrazionali.
16,00 15,20

La ricerca della felicità. (Consolazione della filosofia III). Testo latino a fronte

Severino Boezio

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2011

pagine: 174

In un lungo dialogo con la Filosofia, che gli appare in prigione nelle vesti di un'austera figura femminile, Boezio, dopo aver protestato contro la malvagità degli uomini e della sorte e aver rievocato il proprio impegno per vivere secondo giustizia, ripercorre i temi maggiori della filosofia platonica. E giunge, infine, pacificato, a riconoscere attraverso quali vie si possa ottenere una felicità autentica e non soggetta ai colpi del destino. In questo itinerario, il libro ni rappresenta il momento centrale del dialogo: dall'analisi dei falsi beni, che ingannano e rovinano l'uomo, all'esposizione di come si diventa felici, orientando il proprio sguardo verso quell'unica realtà - Dio - grazie alla quale tutte le cose sono e sono buone.
14,00 13,30

Parola di re. Filippo e Alessandro di Macedonia. Con testo greco a fronte

Plutarco

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2006

pagine: 103

Plutarco di Cheronea (50-125 d.C. ca.), istruito ad Atene presso il platonico Ammonio, visse quasi sempre nella sua città, dove tenne una scuola filosofica molto attiva. Viaggiò nel Mediterraneo e andò a Roma, ottenendo la cittadinanza romana. Fu anche sacerdote a Delfi. I suoi interessi si concentrano sugli aspetti etici e investono più campi del sapere, dalla storia alla letteratura alla filosofia vera e propria, fino alle scienze della natura. I suoi innumerevoli lavori sono suddivisi fra le "Vite parallele", le famose biografie comparate di personaggi greci e romani, e gli scritti a carattere etico-filosofico, teologico, scientifico o antiquario noti come "Moralia".
9,00 8,55

La morte di Eracle (Trachinie). Testo greco a fronte

La morte di Eracle (Trachinie). Testo greco a fronte

Sofocle

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2004

pagine: 272

Figlio di Zeus e di Alcmena, Eracle è l'eroe per eccellenza del mondo greco. Colui che conosce in tutto la misura estrema e che ispira pietà e terrore. Il dramma di Sofocle narra la sua morte: una morte causata inconsapevolmente dalla sua sposa Deianira, che sentendosi tradita e volendo recuperare il suo amore, non esita a ricorrere a un antico dono (la camicia offertale dal centauro Nesso) credendolo un filtro d'amore. Un mondo di affetti si frantuma: alla tragedia di Deianira si somma la tragedia di Eracle, consumato dalla potenza del veleno di cui la camicia è intrisa. Deianira si uccide ed Eracle resta solo di fronte alla morte, violento, fuori di sé, lontano dall'immagine stereotipata di eroe civilizzatore trasmessa da gran parte della tradizione.
13,00

Contro le donne (Satira VI). Con testo latino a fronte

Decimo Giunio Giovenale

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2003

pagine: 190

Come riflessa in uno specchio deformante, la relativa emancipazione raggiunta dalla donna romana fra I e II secolo d.C. appare demonizzata nel verso di Giovenale, che della "depravazione" femminile allestisce un convulso ma potente affresco, in cui le figure si contorcono sotto la spinta di un acre umorismo "nero", di un sarcasmo devastante che insiste sul grottesco delle situazioni, fino ad arrivare a squarci di pathos tragico. In realtà, quel che veramente irrita e disturba Giovenale è lo spazio di libertà conquistato dalla donna a scapito e per colpa di un maschio sempre più debole e "femminilizzato", incapace di relegarla, come in passato, nel suo ruolo di "fattrice" di figli e di compagna sottomessa dell'uomo.
10,50 9,98

Il sogno di Scipione. Testo latino a fronte

Marco Tullio Cicerone

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2003

pagine: 104

Al "Sogno di Scipione" Cicerone ha affidato la sua utopia di un aldilà di giustizia e di perfezione intellettuale, di un mondo ultraterreno che costituisse anche un riscatto dalla corruzione affaristica e dalla degenerazione politica in corso a Roma. Nell'aldilà di Cicerone confluiscono suggestioni diverse, platoniche, pitagoriche, stoiche, e proprio questo spessore filosofico ha consentito la salvezza del Sogno, sopravvissuto al naufragio del "De republica" di cui costituiva la parte conclusiva. Da Macrobio al nostro secolo, il Sogno è stato studiato insieme come escatologia filosofica e come capolavoro di stile, il più bel brano della prosa latina.
11,00 10,45

Il sonno e i sogni: Il sonno e la veglia-I sogni-La divinazione durante il sonno. Testo greco a fronte

Aristotele

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2003

pagine: 205

Gli antichi Greci amavano, nel sonno, la divinità della pace e dell'oblio: il sonno che fa dimenticare gli affanni, è sempre "dolce" e "soave". Ma essi avevano anche la consapevolezza che questo misterioso intervallo era una forma di "morte breve", e per questo accostavano il dio del Sonno al dio della Morte. Invece il sogno è stato, da sempre, qualcosa d'"altro": un fatto incontrollabile, un messaggio indecifrabile a cui solo gli interpreti deputati dagli dei potevano fornire una spiegazione. Per ogni sogno strano o sospetto, si interrogano gli oracoli. Anche Aristotele ha riflettuto su questi temi in alcuni brevi trattati, qui raccolti.
15,00 14,25

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