Sellerio Editore Palermo: La nuova diagonale
Lettere dal carcere (1926-1937)
Antonio Gramsci
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 946
Biografia del centrosinistra (1945-1995)
Domenico Rosati
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 172
Pianto nell'oscurità
Ursula Burkowski
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1995
pagine: 228
L'arte del pianoforte
Heinrich Neuhaus
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2017
pagine: 379
Questo libro è un classico nel suo genere, usato in accademie e conservatori, che esplora per il lettore ciascuno degli anelli dell'arte di suonare il pianoforte: i dettagli della tecnica ignoti al profano, con esempi esperienze e ricordi, notazioni di estetica, e grande attenzione verso gli spettatori. Non è però solo un manuale tecnico che imposta il delicato equilibrio musica-strumento-esecutore; al contrario, è un libro degno di essere letto anche dai non pianisti, anche da chi non vuole altro che amare la musica. Come suggerisce l'autore - Heinrich Neuhaus, musicista, critico, ma soprattutto il memorabile maestro di esecutori che hanno cambiato l'arte pianistica in occidente - avrebbe potuto altrettanto bene avere come titolo: Sulla comprensione della musica e sulla sua esecuzione. Il messaggio fondamentale è di tipo umanistico: il pianista vero deve prima di tutto capire la musica che esegue, il suo significato, «l'essenza»; e dunque occorrono per questo - accanto e prima dell'abile addestramento delle dita - riflessione, cultura, etica e spirito. Come un bravo critico d'arte svela la tecnica del pittore per far entrare chi guarda dentro la piena interpretazione di un dipinto, così Neuhaus utilizza le minuzie della tecnica per far entrare chi ascolta dentro la musica, dentro ciò che il genio creatore dei compositori voleva esprimere (o dentro il vuoto della musica quando non è che ripetitività). Questo è il suo scopo: «una rinascita del suono» dalla scrittura musicale. Egli confessa di credere che ai due poli dell'attività intellettuale degli esseri umani vi siano la matematica e la musica. E dunque la comprensione della musica in queste pagine rappresenta lo sforzo da tentare per corrispondere a un più universale desiderio di senso.
I Benjamin. Una famiglia tedesca
Uwe-Karsten Heye
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2015
pagine: 333
Walter Benjamin, uno dei "profeti" culturali del Novecento, morì in una piccola località sulla frontiera spagnola; fuggiva dalla Francia occupata e si suicidò per timore di essere riconsegnato alla Gestapo. Era ebreo oltre che antinazista. La sua fine è abbastanza nota. È invece per lo più ignota la vicenda delle personalità con cui più vivamente e drammaticamente si intrecciò la sua storia e, in parte, la sua attività: Georg, il fratello minore, medico, dirigente comunista, soppresso a Mauthausen nel 1942, la sorellina Dora, sociologa e attivista, esule a Parigi con Walter dal 1933 e morta in Svizzera dov'era in esilio, la cognata Hilde, militante clandestina antinazista e madre di un bambino "meticcio" da sottrarre allo sterminio, poi giudice supremo nella DDR e ministro della Giustizia, distintasi nella prosecuzione giudiziaria dei criminali nazisti. L'autore di questa inchiesta storica, basata su documenti sconosciuti e su conversazioni con i protagonisti, li definisce "una famiglia tedesca". E infatti la loro vicenda collettiva di disperazione di morte e di coraggio, è aggrovigliata in modo indistinguibile con la stessa storia della Germania. E il racconto di essa si staglia sullo sfondo della vita in Germania, prima e dopo il 1933.
Inchiesta a Palermo
Danilo Dolci
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2013
pagine: 378
"Inchiesta a Palermo" fu pubblicato nel 1956 da Einaudi. A tanta distanza, resta un testo così strabiliante e impressionante che si è portati a chiedersi che cosa emergerebbe della città attuale se esistesse, oggi, un Danilo Dolci. La sociologia del Gandhi italiano non è solo fatta di cifre e statistiche (che pure ci sono ma funzionanti come a supporto di vivide rappresentazioni sociali finalizzate a trasmettere una scossa etica attraverso la conoscenza oggettiva). È costruita mediante il parlare vivo dei diversi soggetti umani che raccontano con la voce autentica la loro condizione. E questa condizione non è descritta: è narrata. È una storia. Così questo libro è fatto di lancinanti storie dal limite. E questo limite separa dal "mondo normale" quello fatto di due pasti, un tetto, un lavoro, una famiglia regolare, un tran tran prevedibile, eccetera - una quantità paurosamente elevata di persone (lo dicono le cifre). Strutturalmente il libro è diviso in due parti. Nella prima, i protagonisti rispondono a lungo a domande generali che indagano la loro concezione del mondo; nella seconda, altri protagonisti (della città o della provincia) raccontano le loro storie esemplari. A parte sono presentati i dati statistici. Lo scopo di Dolci non era soltanto quello del sociologo militante che intende divulgare una realtà terribile avviandone il cambiamento per mezzo della conoscenza. Voleva anche, da antropologo, preservare nel tempo una cultura popolare...
Memoria dei poeti e sistema letterario. Catullo, Virgilio, Ovidio, Lucano
Gian Biagio Conte
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 183
Cos'è un testo poetico, cosa lo distingue da un tipo qualunque di comunicazione e perché ce ne aspettiamo qualcosa di nuovo? La risposta tentata in questo volume si svolge come una navigazione nell'universo dei rapporti tra il poeta e il sistema letterario (classici, tradizioni, pubblico, generi) nel quale è immerso. Navigazione che parte dal fenomeno della memoria poetica (i debiti, i lasciti, le imitazioni e le reminiscenze, tra il poeta e i suoi predecessori). Tra retorica e filologia, Gian Biagio Conte, orienta il lettore, grazie anche a un grandioso deposito di esempi che vanno dal Virgilio che cita Catullo che cita Omero fino alla "Pharsalia" di Lucano, sul concetto chiave di poesia allusiva. E poesia allusiva quella che, rimandando a precedenti, risveglia nel lettore emozioni complesse, legate a "una memoria dotta". Il poeta viene ad aver bisogno della collaborazione complice del lettore che condivide e comprende l'allusione. E tutto questo proietta il poeta nella dimensione della storia e della tradizione: il peso si sposta ora sulla cultura che il poeta è capace di interpretare ed esprimere e sul suo ruolo sociale. Svolgendo una funzione che oltrepassa la semplice comunicazione, la poesia ha bisogno di un linguaggio che estrania da quell'uso ordinario, che anzi ne sottolinei la lontananza: ne deriva che la parola diventa "nobile" e "augusta".
Cause e cure delle infermità
Ildegarda di Bingen (santa)
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 342
Ildegarda fu colta da visioni fin dai primi anni dell'infanzia, ma visse a lungo senza renderle pubbliche e, tanto meno, fissarle per iscritto. Fu solo nel 1136, all'età di trentotto anni, che la religiosa benedettina - diventata badessa del convento di Disibodenberg, sulle rive del Reno - decise di offrirsi allo sguardo dei suoi contemporanei nei tratti di una profetessa in contatto con l'aldilà celeste. Allora, le sue pagine furono sottoposte al giudizio del pontefice Eugenio III e, ottenuto l'avallo papale, cominciarono ben presto a diffondersi nel mondo cristiano. Ildegarda divenne consigliera di uomini fra i più noti e potenti di quegli anni - al punto che Federico Barbarossa la invitò nel suo palazzo di Ingelheim per consultarla - e predicò in chiese e cattedrali di molte città, fra cui Treviri, Magonza e Colonia. Tuttavia, non è Ildegarda visionaria e profetessa quella rimasta a noi più vicina; bensì quell'altra Ildegarda i cui libri, all'epoca, furono sottratti dalla raccolta delle sue opere inviate a Roma per il processo di canonizzazione. Erano libri che - come nel caso illustre di Cause e cure delle infermità - racchiudevano testimonianza di un'attività più terrena: quella di erborista e medica, che, per la sua familiarità col corpo e con gli elementi della natura, aveva ben motivo di suscitare inquietudine, tanto sembrava avvicinarsi a un sapere sotterraneo, confinato fra le tenebre.
Persone speciali
Masolino D'Amico
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 233
I ritratti dei grandi protagonisti della società dello spettacolo italiano nel dopoguerra. Masolino d'Amico, l'autore, ha avuto il privilegio (lui figlio e nipote di altri protagonisti del teatro della musica e del cinema) di guardare i giganti, per così dire, negli occhi: Anna Magnani e le sue "lune" (rarissima, forse unica amica con cui non aveva mai litigato era proprio la madre di Masolino, Suso Cecchi d'Amico); l'esprit de l'escalier che frenava Ennio Flaiano nel parlare, pur essendo maestro di giochi linguistici; il carisma di Visconti perfino nel potare le aiuole; lo stile davvero principesco di Burt Lancaster; l'identità tra Sordi e il suo personaggio dello schermo; l'angelica astrazione di Nino Rota; Panelli sulla spiaggia di Castiglioncello improvvisatore di sketch migliori che in televisione; Rina Morelli attrice naturale e il suo opposto Paolo Stoppa studiato anche nel guardaroba; e così per tanti altri con cui la familiarità si univa però sempre alla consuetudine creativa e al più serio fervore artistico. Senza fanatismo, senza timidezza, senza curiosità morbose, ma anche senza la frivolezza della mondanità. Per cui sono ritratti segnati da una naturalezza e venati di una umanità immediate: che Andrea Camilleri, con sintesi calzante, nella sua introduzione definisce "gioia".
Il Caravaggio rubato. Mito e cronaca di un furto
Luca Scarlini
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 91
Nella notte tra il 17 e 18 di ottobre del 1969 svaniva per sempre, rubata con inaudita semplicità, la "Natività" di Caravaggio, opera magnifica e tra le più importanti dell'ultimo periodo del Maestro, e l'unica dipinta durante l'incerto soggiorno del pittore a Palermo. Il quadro di grandi dimensioni copriva una parete del mistico e festoso Oratorio di San Lorenzo ed era incastonato nei "teatrini", che ornavano tutto il complesso, dell'altro sommo Giacomo Serpotta. Opera d'arte immensa, dunque, non solo il dipinto, ma nel complesso il luogo in cui si inseriva. Il danno del furto fu inestimabile. E riassunse agli occhi dell'opinione pubblica più civile un'immagine di violenza, di incuria ambientale, di negligenza delle autorità. Un'immagine simbolo dell'inerte decadenza in cui era stata irretita una città una volta orgogliosa. Di questa sorta di stupro alla città, Scarlini ricostruisce la cronaca per moltissimi aspetti controversa: non si è mai conosciuto l'esecutore e il mandante, mai si è chiarita la fine del quadro; tanto meno s'è individuato il movente dell'atto: se causato semplicemente da sete di guadagno o di possesso, oppure parte di una strategia più difficile da decifrare, di destabilizzazione se non di umiliazione inferta allo stato o volta a suggellare iconograficamente un dominio indicibile.
Preludi. Le note editoriali alla «Biblioteca delle Silerchie»
Giacomo Debenedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2012
pagine: 370
Giacomo Debenedetti tra il 1958 e il 1967 fu l'artefice, per il Saggiatore, della collana "Biblioteca delle Silerchie". La collezione era composta di testi di genere diverso, da lui scelti ricalcando personali preferenze di lettura. I volumi presentavano una particolarità. Ciascuno di essi non recava i soliti risvolti di copertina (dove ritualmente si riassumono contenuti e biografie degli autori). Questi erano sostituiti da un paio di pagine redazionali all'interno, anonime ma da lui vergate; più di un risvolto, meno di una introduzione: "dunque un po' (osserva Edoardo Sanguineti) come costringere a un rapido epigramma un poeta avvezzo a un suo riposato e disteso respiro compositivo". E sono queste sessantotto note editoriali alla "Biblioteca delle Silerchie" che il presente volume raccoglie. Capolavori seducenti di inviti alla lettura, riproducevano in miniatura quello stesso stile che fa parlare dei suoi scritti maggiori come di "racconti critici". Nella stesura di questo tipo di prime notizie al lettore si sono a volte cimentati i grandi scrittori (basti ricordare il caso di Calvino o Sciascia o Vittorini), tanto da costituire, nelle sue punte alte, si può dire un genere letterario. La cui curiosità è quella di un Backstage, di un retroscena autentico, in quanto apre una finestra sull'officina del libro. Con un'introduzione di Raffaele Manica e uno scritto di Edoardo Sanguineti.