Feltrinelli: Universale economica. I classici
I racconti di Canterbury. Prologhi ed epiloghi
Geoffrey Chaucer
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 336
Se avete l’impressione di vivere in un’epoca incerta, se vi fanno paura guerre e cambiamenti climatici, dovete leggere i "Racconti di Canterbury". Scrivendo in coda a un secolo tragico e violento, Chaucer ritrae l’Inghilterra come una nazione armoniosamente discorde, dove la virtù prevale sul vizio e il vizio è occasione di riso, più che motivo di indignazione. Per farlo, mette in scena un gruppo di pellegrini diretti da Londra a Canterbury, che si ritrovano lungo il cammino e – sul modello del Decameron di Boccaccio – si raccontano a turno delle storie. Ci sono un oste bonario e un po’ prevaricatore, un cavaliere modesto e virtuoso che ha visto mille campagne militari, un dottore in medicina colto ma un po’ avido, e non mancano funzionari pubblici, mugnai e fattori, bravi parroci di campagna, monache vanesie e frati corrotti, e un venditore di indulgenze che si autodenuncia in un monologo comico e quasi imbarazzante, da piazzista di reliquie. Ne risulta uno spaccato di società mobile e irrequieta, i cui personaggi sembrano quasi nostri contemporanei. Sta qui il vero capolavoro di Chaucer: nella vividezza dei soggetti rappresentati nella cornice ai racconti veri e propri. Per questo sono qui riproposti esclusivamente prologhi ed epiloghi, con brevi note riassuntive per i singoli racconti: perché è la cornice la parte del corpus chauceriano che il trascorrere dei secoli ha mantenuto più viva, più appassionante per i moderni, più originale.
Orestea. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 320
“Sia questa la promessa per la terra: chiedo giustizia dalle ingiustizie; ascoltatemi Terra e potenze infere.” La più celebre fra le opere di Eschilo, unica trilogia sopravvissuta del ricco corpus teatrale greco antico, l’Orestea mette in scena la sanguinosa catena di vendette che devasta la famiglia reale di Argo. In Agamennone l’eroe, di ritorno trionfante dalla guerra di Troia, trova ad attenderlo la moglie Clitennestra, decisa a vendicare la figlia Ifigenia, sacrificata dal marito agli dei in vista dello scontro con la casa di Priamo. Ma nemmeno la morte di Agamennone è destinata a rimanere impunita, e altro sangue si prepara a essere versato, stavolta per mano di Oreste, figlio esiliato che nelle Coefore ritorna nella terra natia e, incitato da Apollo, pianifica di uccidere gli assassini del padre. Un ulteriore delitto che scatenerà l’ira delle divinità protettrici del diritto materno, le Erinni, protagoniste delle Eumenidi, che perseguitano coloro che alzano la mano contro la propria madre. Attraverso la tragedia di una famiglia, Eschilo mette in scena la nascita e l’affermarsi della democrazia ateniese, un nuovo ordine che succede a un periodo di caos e distruzione. La vicenda degli Atridi diventa così metafora del passaggio da un mondo basato sul legame familistico a un altro, in cui sono le leggi a costituire il legame che unisce gli uomini e fonda la società.
La commedia degli errori. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 208
"La commedia di Shakespeare indaga sulla differenza - cos'è reale? cos'è irreale? - con profonde intuizioni, che svilupperanno nel suo teatro a venire. E tratta con freschezza e maestria umori e sentimenti, emozioni e sconcerti dell'anima e della mente, su cui più avanti Shakespeare costruirà i suoi grandi personaggi. Ma già qui e ora, grazie alla straordinaria capacità di amalgamare influenze classiche, medievali, rinascimentali e folk, il giovane, eclettico drammaturgo arriva a un risultato notevolissimo. E geniale. Tutto suo. Particolarissimo. Singolare. Sì, è vero, Shakespeare si rifà a Plauto, ma se in Plauto l'artificio è ostentato, in Shakespeare invece esso si dissolve nella naturalezza e il tono della risata è cambiato, non più aspro, satirico, ma addirittura pudico, gentile. Sottolineo le differenze non per stabilire graduatorie di merito. Ma perché solo dalla differenza scatta l'identità. Insegnamento che viene per l'appunto da questa commedia, che state per leggere. Ne godrete, non si può non farlo." (Nadia Fusini)
Dialoghi con Leucò
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 240
“L'uomo mortale, Leucò, non ha che questo d'immortale. Il ricordo che porta e il ricordo che lascia”. È il 1947 quando Pavese pubblica una raccolta di ventisette dialoghi brevi, con protagonisti personaggi del mito: divinità, eroi, poeti. Nulla di più lontano, in apparenza, dai temi che dominano la produzione culturale in un'Italia che, da poco riemersa dalla devastazione della Seconda guerra mondiale, gronda di storie da raccontare, tutte ispirate a fatti veri e che il cinema neorealista non tarderà a fare proprie. In questo panorama Pavese sembra tirarsi da parte, cedere al “suo capriccio, la sua musa nascosta, che a un tratto lo inducono a farsi eremita” (come scrive egli stesso), lontano dalla materia incandescente dell'attualità. Ma proprio l'apparente astrazione e l'atemporalità del mito permettono a Pavese di affrontare a viso aperto, con un affondo più ardito e urgente, i grandi nodi che chiamano in causa non solo gli intellettuali del Secondo dopoguerra, ma ogni singolo essere umano. La dialettica tra vita e destino, tra uomo e natura, tra necessità ineluttabile e aspirazione impossibile: sono questi alcuni dei temi al cui cuore scavano le parole di Eros e Tànatos, Calipso e Odisseo, Edipo e Tiresia. Parole capaci di trascinare ogni lettore, di qualsiasi epoca, a tu per tu con la vertigine della condizione umana.
Vita
Vittorio Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 464
È la primavera del 1790 quando Vittorio Alfieri inizia a scrivere la "Vita". Ha poco più di quarant'anni, ha già composto le tragedie e, soprattutto, sta sperimentando l'amara delusione della Rivoluzione francese, degenerata in violenza sotto i suoi stessi occhi. "Vita" segna per lui il culmine di un percorso di autoconoscenza, avviato nelle pagine di un diario giovanile e proseguito in generi letterari diversi: è una ricerca della propria identità nel metaforico specchio della mente, prendendo le distanze dal sé e creando un proprio personaggio. Così facendo l'autore riesce nel mirabile intento di estraniarsi dalla materia trattata per farla decantare, ove necessario, nel filtro dell'ironia. Come scrive Carla Forno, "Alfieri non intende tracciare un autoritratto fedele di sé. Traccia, all'opposto, un ritratto in divenire, che rifugge dalla confessione dell'inconfessabile. Anche per questo, nella Vita, le omissioni sono spesso rivelatrici, i silenzi eloquenti". Questo è dunque molti libri in uno: le memorie dell'infanzia e le avventure della giovinezza, gli amori, la riflessione politica e infine quella poetica, che trasformano quest'opera nell'unico, autentico romanzo del nostro Settecento.
Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares
Fernando Pessoa
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 352
"Soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosità del contabile, il suo diario: grandioso zibaldone fatto di journal intime, di riflessioni, di appunti, di impressioni, di meditazioni, di vaneggiamenti e di slanci lirici che egli chiama Libro e che noi potremmo chiamare romanzo." (dall'Introduzione di Antonio Tabucchi)
Racconti di Pietroburgo
Nikolaj Gogol'
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
“Siamo tutti usciti da 'Il cappotto' di Gogol'” Fëdor Dostoevskij Pietroburgo non è una città: è un progetto, un sogno, un miraggio, un'allucinazione, o un incubo, se volete, ma non è una città. E non c'è un autore che meglio di Gogol' abbia visto e reso tangibile la sua realtà. I suoi "Racconti di Pietroburgo" ci restituiscono l'essenza di questa città, che è la cultura che vi è germinata. Leggendo questi cinque smilzi racconti sarete in un attimo gogolianamente proiettati nel mondo di Puskin, di Dostoevskij, di Andrej Belyj, di Anna Achmatova e Andrej Bitov; grazie a queste cinque capriole gogoliane vi troverete in un istante imbevuti di cultura pietroburghese. E dunque: non mettete piede a Pietroburgo senza prima aver letto i racconti di Gogol'… non vedreste nulla, non capireste nulla… Restituiti al lettore italiano nella traduzione di Damiano Rebecchini, questi racconti iniziano oggi una nuova vita, vestiti di tutto punto, con un nuovo cappotto tagliato a meraviglia, pronti a popolare i sogni pietroburghesi dei loro futuri lettori.
La favola di Amore e Psiche. Testo latino a fronte
Apuleio
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 179
Comincia come ogni favola il racconto di Amore e Psiche, con un re e una regina e le loro tre figlie, tutte bellissime. Ma la grazia e lo splendore della più piccola, Psiche, sono talmente grandi da attirare le invidie di Venere: la dea della bellezza, per vendicarsi, decide di ricorrere all’aiuto di suo figlio Amore, a cui chiede di colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce e di farla innamorare dell’ultimo degli uomini, il più vile e miserabile. Amore accetta, ma quando vede Psiche rimane così incantato dalla sua bellezza da distrarsi e pungersi con la freccia destinata alla ragazza, innamorandosi perdutamente di lei e portandola a vivere nel suo meraviglioso palazzo. A una condizione, però: che la sua amata rinunci a vederlo in viso. Ma una notte, istigata dalle sorelle invidiose, la ragazza cede alla curiosità e viola il patto. Paga duramente la colpa della disobbedienza ai precetti divini, ma infine, superate tutte le prove cui è sottoposta, viene accolta fra gli dèi e diviene immortale. La favola di Amore e Psiche è il racconto dell’Anima che dopo errori, sofferenze ed espiazioni, ritrova la piena felicità immortale; la storia senza tempo dell’amore fra gli dèi e gli uomini; la favola della curiosità e dell’invidia, dell’umano che travalica i limiti della propria mortalità, segnando un passaggio di confine inimmaginabile. Postfazione di Alessio Torino.
Apologia di Socrate-Critone. Testo originale a fronte
Platone
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 224
Nel 399 a.C. Socrate fu trascinato in tribunale in un’Atene prostrata e inquieta. Il trentennale conflitto contro gli Spartani si era da poco concluso con un’amara e umiliante sconfitta: le mura della città erano state demolite, la sua prestigiosa flotta navale smantellata. La comunità era stata dilaniata dalla guerra civile: alti erano stati i costi in termini di relazioni personali. Con un decreto si impose di consegnare a un completo oblio ogni male e sofferenza. Ma un decreto, per quanto autorevole, non poteva bastare, di per sé, a cancellare torti e dolore. È in questa singolare temperie che Socrate fu tradotto dinanzi a una giuria popolare, accusato di corrompere i giovani e di non credere agli dei della città. Insomma, di pensarla “diversamente”, di mettere in discussione i valori su cui Atene si fondava, ma anche di indurre in altri il medesimo atteggiamento critico. In quel momento di grande fragilità, quei discorsi erano forse più di quanto si potesse tollerare. Davanti ai giudici, Socrate si trovò nella posizione di chi deve pronunciare un’“apologia” del proprio operato. Ma il suo discorso non ebbe nulla a che vedere con quanto un imputato era solito dire. Decise di parlare senza tentare di manipolare a suo favore l’uditorio né di edulcorare i fatti. Non chiese pietà. Unicamente in nome dell’alétheia, della “verità”, perché solo su di essa si poteva fondare la forma compiuta della “giustizia”. Ben sapendo il risultato che avrebbe ottenuto.
La bisbetica domata. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 320
Petruccio è un avventuriero che parte da Verona e va a cercare fortuna a Padova. È un maschio giovane, forte e avvenente, assai dotato, e ha quella libertà di movimento che agli uomini è pienamente concessa nell'Italia immaginata da Shakespeare – così come nella sua Inghilterra. E quale modo migliore di fare fortuna se non trovare moglie? Moglie vuol dire dote. Anche se brutta come il peccato, o scontrosa come la proverbiale Santippe, la donna assolverà comunque al suo compito, se il padre-padrone com'è suo dovere la consegnerà al futuro sposo coprendola d'oro il giorno del matrimonio. È così che il giovane Petruccio s'imbatte nella giovane Caterina, la quale non sarà brutta, ma senz'altro è la più scorbutica delle spose. Caterina è la sorella ribelle dell'angelica Bianca, che tutti vorrebbero in moglie, ma che non potrà sposarsi, se il padre non si sarà prima liberato di quella gattaccia selvatica che è Caterina. Il quale padre tenta di combinare il matrimonio, che risolverebbe in un sol colpo ogni nodo della trama comica: Petruccio si arricchirà, Caterina sarà addomesticata, Bianca potrà realizzare le proprie potenzialità di affettuosa e docile mogliettina. Ma Caterina non ci sta: né a sposare uno sconosciuto, né a essere seconda a Bianca, né a ubbidire alla legge paterna. Ed ecco che si avvia il gioco del dominio e della sopraffazione amorosa e sociale e sessuale e di genere, con Petruccio nei panni del domatore e Caterina in quelli della bisbetica da domare: ma neanche Shakespeare accetta fino in fondo il modello comico che ha ereditato e ci regala un finale assolutamente sorprendente. Introduzione di Nadia Fusini.
Poesie
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 272
Fortemente radicata nel suo tempo, la poesia di Carducci compendia al livello più alto, nell'arco di mezzo secolo, i caratteri e le tendenze della società italiana. Tuttavia, dopo aver esercitato influssi determinanti, è stata rapidamente accantonata per i suoi aspetti "fuori moda" (attitudine retorica, patriottismo celebrativo, mitologia risorgimentale). In realtà, quella lirica, saldamente connessa all'eloquenza del professore e agli studi del critico e del filologo, fu spesso in grado di proporre soluzioni originali e nuove, grazie alla sicurezza linguistica, alla vocazione sperimentale e alla varietà delle scelte metriche. In questa antologia sono ovviamente raccolte alcune delle sue liriche più belle e meritatamente celebri, ma anche poesie meno famose e meno lette che per varie ragioni presentano motivo di interesse e novità. Dalle sperimentazioni (anche metriche) giovanili fino all'ultimo Carducci, con le rime "alpine" e quelle per Annie Vivanti.
Fosca
Igino Ugo Tarchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 224
“Fosca” è uno dei romanzi più significativi della Scapigliatura milanese, anticipatore di sensibilità e atmosfere del Decadentismo. La sua “riscoperta” in epoche a noi più vicine fu dovuta a Italo Calvino, che lo ripropose come primo volume di “Centopagine”, la collana da lui curata. Romanzo psicologico raffinato, sviluppa una vicenda con al centro le personalità di Fosca e Giorgio. Fosca, donna particolarmente brutta, ma di grande sensibilità e raffinata cultura, si innamora di Giorgio, a sua volta impegnato con Clara. Sembra quindi non esserci alcuna possibilità per una loro storia e a poco a poco Fosca si fa morire per il rifiuto dell’uomo di dichiararle il suo amore. Ma in realtà Giorgio è comunque emotivamente coinvolto con Fosca in una relazione alla fine morbosa… Il romanzo ha conosciuto diversi adattamenti televisivi, tra cui “Passione d’amore”, di Ettore Scola, film del 1981.