Arti: argomenti d'interesse generale
Il pittore della vita moderna
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Theoria
anno edizione: 2025
pagine: 112
In questo saggio, Baudelaire riflette sul ruolo dell'artista nella società di metà Ottocento e sul concetto di modernità nell'arte. Per lui, infatti, l'artista deve saper leggere e interpretare l'essenza del presente, per quanto mutevole e sfuggente, trasformandosi in un flâneur distaccato e raffinato. Il modello per questa nuova figura è il disegnatore Costantin Guys, che Baudelaire presenta come un cronista capace di cogliere con freschezza e immediatezza la vita quotidiana, la moda, i tipi umani.
Conversazione tra scultori
Edoardo Chillida, Caro
Libro
editore: Marinotti
anno edizione: 2025
pagine: 150
Un libro, meglio, un quaderno di appunti di due scultori che si scambiano idee, impressioni, esperienze. Due tra i massimi maestri della scultura contemporanea – Anthony Caro ed Eduardo Chillida – si confrontano sui temi nodali dell'arte e soprattutto della loro arte, la scultura. A partire dall'incontro fortuito con Chillida a Bilbao nasce in Anthony Caro la curiosità per un reciproco scambio di vedute e di progetto. Sulla scorta della simpatia, dell'intesa immediata e della stima che scaturiscono da quel primo e fugace incontro, Chillida accondiscende con favore all'idea di Anthony Caro, che dà incarico di annotare le conversazioni all'amico che lo condusse in viaggio a Bilbao, il critico Andrew Dempsey. Dempsey ci si dedicò con cura quasi maniacale, seguendo i due "colleghi" scultori come un'ombra, registrando i loro dialoghi mentre erano in macchina o stavano passeggiando nella campagna basca o, ancora, seduti su una panchina di fronte alla baia di San Sebastian. Ne esce uno spaccato di pensiero e d'arte senza precedenti. Due scultori della stessa generazione, nati entrambi nel 1924, l'uno dei Paesi Baschi, l'altro inglese, entrambi cresciuti sulle sponde dell'Atlantico, ma attratti dalla civiltà mediterranea, entrambi forgiatori del ferro, seppure con dinamiche e posture differenti. Alcuni dei temi affrontati: scultura e architettura; sul disegno; il momento dell'origine dell'opera; lo spazio all'interno dell'opera; materiali vecchi e nuovi; sulla Grecia e la scultura greca; e così via.
Restauro in accademia. Volume Vol. 10
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
Il decimo volume dei "Quaderni di restauro in Accademia", pubblicato dall'Accademia di Belle Arti di Bologna, prosegue il percorso di valorizzazione delle migliori tesi di laurea nell'ambito del restauro. L'iniziativa risponde all'esigenza condivisa, emersa in più occasioni durante i lavori del tavolo tecnico sul restauro presso il MIUR, di dare visibilità pubblica ai risultati più significativi della didattica. Il volume testimonia l'impegno dell'Accademia come ente promotore e capofila nella diffusione delle pratiche formative e delle ricerche più avanzate nel campo del restauro, contribuendo al confronto nazionale sulle metodologie e sull'evoluzione della disciplina.
Arte e bellezza. Saggio sull'estetica della pittura
Gianni Carchia
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
La città dalle 100 meraviglie
Filippo De Pisis
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
"Qualcuno ha scritto che nei testi di de Pisis si riconoscono i soggetti, i colori e certe emozioni dei suoi dipinti, cercando una correlazione fra i due linguaggi. È certamente vero perché entrambi fanno parte di un unicum, l’uno nutre l’altro e viceversa. Ma la caratteristica più interessante del personaggio nel suo complesso sta nella dimensione culturale assolutamente fuori dal comune, una dimensione erudita e profonda, da intellettuale raffinatissimo, conoscitore di discipline le più diverse, appassionato di arte antica e studioso di cosiddetti artisti minori, capace di darsi regole di studio severissime per raggiungere l’obiettivo della conoscenza. Tutto ciò fa da substrato fecondo sia della scrittura che della pittura, entrambi linguaggi articolati e di difficile elaborazione, che tuttavia de Pisis trasforma con apparente facilità in un dipanarsi di immagini, scritte o dipinte, che narrano la sua particolare visione del mondo che lo circonda, con un carattere di candore che è un elemento fondamentale del suo modo di leggere gli eventi, anche nei momenti nei quali affermerà, con la levità che gli era propria, la sua omosessualità. Egli ha senza dubbio conservato dentro di sé il pascoliano «fanciullino», attraversando due guerre mondiali senza neppure per una volta prenderne atto in uno scritto o in un quadro; con una levità che fortemente dentro di lui contrasta con il bisogno profondo di conoscenza. È forse questa dicotomia fra il reale vissuto e il reale sognato che lo porterà a una dissociazione interna e alla malattia mentale, facendolo vivere in quella dimensione «metafisica» che aveva cercato per tutta la vita." (dalla nota di Claudia Gian Ferrari)
La disumanizzazione dell'arte
José Ortega y Gasset
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
«Isis Mirionima, cioè Iside dai diecimila nomi: così gli egiziani chiamavano la loro dea. Ogni realtà, in un certo senso, è come Iside. I suoi elementi, i suoi aspetti sono innumerevoli. Non è segno di audacia pretendere di definire una cosa, anche la più umile, con un certo numero di denominazioni? Sarebbe eccezionale se, fra gli infiniti discorsi che si fanno sull’arte, le cose dette da noi risultassero effettivamente osservazioni decisive. L’improbabilità aumenta quando si tratta di una realtà nascente, che inizia ora la sua traiettoria nel mondo. È assai probabile, quindi, che questo tentativo di descrivere l’arte nuova non contenga altro che errori».
La sparizione dell'arte
Jean Baudrillard
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
"L'arte è passata ovunque nella realtà. Si dice che l'arte si smaterializzi. È esattamente il contrario: l'arte oggi è passata ovunque nella realtà. È nei musei, nelle gallerie, ma altrettanto è nei detriti, sui muri, nelle strade, nella banalità di ogni cosa oggi sacralizzata senza altra forma di procedimento. L'estetizzazione del mondo è totale. Come abbiamo a che fare con una materializzazione burocratica del sociale, una materializzazione tecnologica del sessuale, una materializzazione mediatica e pubblicitaria del politico, così abbiamo a che fare con una materializzazione semiotica dell'arte. È la cultura intesa come ufficializzazione di tutto in termini di segni e di circolazione di segni. Ci si lamenta della commercializzazione dell'arte, della mercantilizzazione dei valori estetici. Ma questo è un vecchio ritornello borghese e nostalgico. Bisogna ben più temere, al contrario, l'estetizzazione generale delle cose. Molto più che la speculazione mercantile, bisogna temere la trascrizione di tutto in termini culturali, estetici, in segni museografici. Questo è la cultura, la nostra cultura dominante, l'immensa impresa di stoccaggio estetico, di risimulazione e reprografia estetica di tutte le forme che ci circondano. Questa è la più grande minaccia, è ciò che io chiamerei il grado Xerox della cultura."
Dal caos sulle teorie del colore a nuove cromie e metodologie
Matteo Ottonello
Libro: Libro in brossura
editore: ERGA
anno edizione: 2025
pagine: 170
Volume polisensoriale con audio e video fruibili con l'app Vesepia. Il colore appare come un qualcosa di semplice e uguale per tutti. Non è così. Sul tema del colore ancora oggi regna una grande confusione e questo libro - unico per impianto metodologico - la chiarisce e la risolve. Ottonello svolge un’indagine che, partendo dalla valutazione delle conoscenze, degli studi artistici e scientifici, anche sul web, conduce alla creazione del suo esclusivo metodo "8Quatern", con il quale compone 240 tinte quaternarie comprensive di schiarimenti. Il saggio prosegue prendendo in esame i parametri oggettivi che possono influenzare ogni singolo colore, e descrive accordi, sequenze e gamme di armonizzazione. In ultimo approda all’interpretazione “soggettiva” del mezzo cromatico, con temi poco trattati e di indubbio interesse pittorico-decorativo, sia dal punto di vista multimediale, sia della pura creatività artistica, come “colore e jazz” e “colore e improvvisazione”. Questo volume, di oltre 450 pagine, di cui 280 in digitale, è una vera e propria biblioteca sul colore grazie all’estensione digitale attraverso la App Vesepia. Nelle pagine a stampa troverete oltre 170 immagini, di cui più di 100 originali. Negli approfondimenti multimediali vi sono oltre 30 video in parte realizzati dall’Autore, e oltre 700 immagini di cui circa 200 originali.
Non serve scomodare gli dèi. Il kitsch è dentro di noi
Maurizio Cecchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 224
Che cos’è il kitsch? Come definirlo o caratterizzarlo nell’età del tramonto del buon gusto? I testi raccolti da Maurizio Cecchetti, articoli e recensioni scritti nell’arco di 20 anni, attraversano autori, artisti e opere differenti, tornando in modo ricorrente su alcuni grandi figure con cui si confronta la sua pratica di critico d’arte (qualche nome per tutti: Warburg, Baudelaire, Focillon, Longhi) ma anche extra moenia in ambito letterario (Kafka e Proust, ma anche Sciascia, Pasolini, Kundera, Carrère) e lasciando affiorare qui e là, quasi sempre in modo implicito, il profilo del kitsch come tratto caratteristico, dominante, dell’età e del mondo che a nostra volta attraversiamo. Una sorta di categoria universale per leggere il presente. Troppo di tutto, questo è forse oggi il kitsch: la nostra è un’età piena di «segni, linguaggi, cose, stili, parole indipendenti» che affollano le città, le arti, la letteratura, le architetture; un mondo troppo pieno, in cui dalla cultura pop, dalla sensibilità postmoderna, dal desiderio affannoso e confuso di bellezza tracimano in modo inarrestabile colori, musiche, narrazioni che saturano i sensi, l’immaginario, il desiderio. Oggi non sarebbe più possibile ridurre semplicemente il kitsch, come suggeriva quasi un secolo fa Hermann Broch, al male nell’arte. Dalle pagine di Cecchetti emerge una figura mobile, dai confini e dai significati ambivalenti, spezia che insaporisce in modo forse indispensabile tanti eventi che attirano folle desiderose di immergersi nel flusso trascinante del reale – un flusso che assomiglia terribilmente al movimento inarrestabile del denaro e del mercato, o forse invece è sfondo indispensabile per chi cerchi ancora per contrasto le tracce di un’arte che miri alla seduzione della verità, e non del bello. Davvero, il kitsch oggi è inafferrabile, sfuggente: è ovunque, troppo, lievito fastidioso e indispensabile della vita quotidiana. Perché «il kitsch non è il brutto o il cattivo gusto, ma il come se ne fa uso a fini estetici»; è il testimonial perfetto e ambiguo dell’attrazione e del dominio del mercato. È indefinibile. Già, che cos’è il kitsch?