Sellerio Editore Palermo: La nuova diagonale
Ricordi. Da Budapest a Parigi
François Fejtö
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2009
pagine: 434
Nato in Ungheria sotto l'impero di Francesco Giuseppe, François Fejto, storico e intellettuale scomparso nel 2008, è stato un testimone d'eccezione che ha preso parte a tutti gli eventi che hanno scosso l'Europa nel corso del Novecento. In queste memorie ci riporta al mondo scomparso dell'impero austro-ungarico della sua giovinezza, racconta, in qualità di testimone e insieme di vittima, la nascita del nazismo e le persecuzioni antisemite, le ore tragiche delle purghe staliniane e della rivoluzione ungherese, ma giunge a considerare personaggi, avvenimenti, movimenti fino agli anni Ottanta. Diventato cittadino francese alla fine degli anni Trenta Fejto ha conservato la sua identità ungherese (solo dopo il 1989 è ritornato a visitare la sua amata Ungheria) ma anche una visione complessiva degli avvenimenti che hanno insanguinato il secolo. Considerato, a ragione, il più grande conoscitore dei paesi dell'Est, in questo libro offre una riflessione storica, ma insieme racconta la storia di un uomo al servizio della libertà. E il ricordo autobiografico si mescola con la passione civile, l'analisi impietosa, l'incessante interrogativo sul bene e il male della nostra società.
L'erranza. Memorie in forma di lettere
Carlo Muscetta
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2009
pagine: 306
Maestro "eretico" della critica letteraria, saggista, polemista. Carlo Muscetta è stato uno dei maggiori protagonisti dell'editoria italiana. Già ottantenne scrisse questa autobiografia in forma di corrispondenza: quaranta lettere rivolte a familiari e amici, ma anche a personaggi, del mondo letterario, politico e accademico (Natalia Ginzburg, Luigi Pintor, Franco Fortini, Dario Fo, Nicola Caracciolo, Giulio Einaudi, Vito Laterza). Le lettere rivelano una personalità affettuosa, a volte impietosa, che nulla risparmia, nemmeno a se stesso, per darci la verità di una esistenza ricca di avventatezze e di audacie. Ma "L'erranza" è anche un esemplare affresco del nostro Paese: cinquant'anni di vita culturale e politica italiana attraverso la penna di uno dei più lucidi e appassionati critici dell'Italia repubblicana. Impegnato all'indomani della guerra con il Partito Comunista, Muscetta si ribellò alle sopraffazioni dell'ideologia e fece della critica una "letteratura militante". Non apprezzò mai l'accademia rimproverandole le angustie e le miserie, l'assenza d'ingegno e la monotonia della scrittura "se non si è scolasticamente noiosi sembra che non si faccia scienza", disse.
I Florio
Simone Candela
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2008
pagine: 513
Questo studio di Candela è da considerare come la prima storia completa dell'ascesa, fortuna e decadenza dei Florio. La presente edizione giunge al lettore con novità e aggiunte nella parte finale, risultanti da nuovi materiali d'archivio: "La rapidità dei ricambi, delle alternanze, delle successioni è una 'costante' della storia siciliana. All'interno di ogni categoria sociale - aristocrazia, 'borghesia', imprenditorialità, mafia - non c'è mai stato l'assestamento di una 'discendenza', di una continuità nell'ordine delle generazioni. Sarebbe da dire che ogni principio contiene la fine, ogni ascesa la decadenza: e nel rapido succedere, per dirla con l'immagine del 'Mastro don Gesualdo', alle mani di coloro che 'hanno fatto la pappa', le mani di coloro che imprevidentemente e prodigalmente la disperdono. Da ciò, appunto in Verga, quella specie di 'superstitio' che alla volontà di mutar stato, e al mutarlo, assegna catastrofe e pena. A tale 'costante' non sono sfuggiti i Florio. Nella loro ascesa e nel loro declino, però, ci sono anche, e sopratutto, delle ragioni precise, delle ragioni 'scientifiche': nel senso che la scienza dell'economia può sceverarle e analizzarle. Quello che viene assunto come mito, è un fatto: ha cause, effetti che hanno a che fare con eventi storici, leggi dello Stato, mercati, concorrenze, errori. Ed è quel che in questo libro Candela studia e mette in luce, attraverso un lavoro d'archivio finora trascurato".
Un'autobiografia
Anthony Trollope
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2008
pagine: 393
In un'epoca in cui le autobiografie erano un genere molto popolare, questa autobiografia di uno dei più prolifici autori vittoriani, e forse dell'intera storia delle lettere, ebbe un grande successo. Ragion per cui può considerarsi un modello esemplare del suo genere e del suo tempo. "Scrivendo queste pagine, che, in assenza di un titolo migliore, sarò costretto a chiamare l'autobiografia di una persona così insignificante come me, la mia intenzione non sarà tanto di parlare dei piccoli dettagli della vita privata, quanto di raccontare quello che io e forse altri intorno a me abbiamo fatto nel campo letterario, di narrare i miei fallimenti e i miei successi così come sono avvenuti, con le loro cause, e le opportunità che la carriera letteraria offre": nulla di personale, insomma, sembra dire il grande Trollope. E infatti racconta la sua vita come se parlasse di un terzo, senza soggettività: la vicenda di un bambino povero e sfortunato, figlio di una famiglia colta e non oscura di origini, ma bislacca e fallimentare, e l'avventura del suo farsi avanti nella vita fino al successo la gloria e il denaro, grazie alla metodica applicazione del proprio talento e ad una inflessibile volontà. Quasi fosse un romanzo vittoriano: come un intreccio controllato e razionale evolve ordinatamente verso il suo esito edficante e moralmente giustificato.
La volpe e il leone. Etica e politica nell'Italia che cambia
Marco Follini
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2008
pagine: 83
Una riflessione sui rapporti tra politica e morale, sorretta dal rimando a filosofi e pensatori, con lo sguardo rivolto all'indietro, alla storia dell'Italia repubblicana, ma anche in avanti, al futuro che sapremo costruirci. Nell'Italia democratica che nasceva dalle macerie della guerra la moralità della politica risiedeva nella solidarietà. La classe dirigente, la classe politica, aveva come obiettivo il potere non la ricchezza ed era un potere povero (come dimenticare il cappotto rivoltato con cui De Gasperi si recò negli Stati Uniti?). Poi il miracolo economico, il protagonismo dei giovani, delle donne, i cupi anni Settanta e i rampanti anni Ottanta, la nascita della questione morale. Fino a oggi. "Quello che manca alla politica è un verso; il senso della sua missione, il traguardo alto e lontano a cui cercare di tendere. E quando manca un traguardo, tutto si riduce allo scambio". L'essere "sfibrati" moralmente alla fine, però, consente straordinari recuperi. Come quando l'Italia del pallone, travolta dal colossale scandalo di Calciopoli, finì col vincere i mondiali in Germania. Perché non provare ad assecondare il futuro di un'Italia nuova, capace di una misurata, gentile e riflessiva virtù?
Il terzo strike. La prigione in America
Elisabetta Grande
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 168
Elisabetta Grande mostra come l'America abbia abbandonato il principio della proporzionalità della pena al reato, della risocializzazione del condannato, in nome di una "certezza" sempre più vicina alla tentazione di estromettere definitivamente il detenuto dalla vita sociale, quando non a farne lo strumento di una speculazione d'affari. In Italia ci fu una appassionata discussione fra giuristi, gli uni persuasi che la pena dovesse essere resa duttile in corso d'esecuzione, e rivalutata rispetto all'evoluzione personale del condannato, gli altri spaventati dall'arbitrio potenziale di quella flessibilità, e inclini a una riforma del codice penale che correggesse la misura eccessiva delle pene previste. Prevalse in teoria la prima, con la riforma del 1975 e le successive misure, di cui il nome di Mario Gozzini diventò il simbolo, ma progressivamente svuotate da provvedimenti ispirati alla galera come toccasana e regalo circense alla pubblica opinione. L'indulto - una scelta retrospettivamente preterintenzionale, così da spaventare i suoi stessi autori - ha riportato un sollievo umano e un po' di legalità nella condizione delle carceri. Sono necessarie però riforme sostanziali: la cancellazione di leggi punitive e contrarie alla vera sicurezza, la riforma del codice penale che depenalizzi gli attuali reati di scarsa o nulla pericolosità. La proporzione di gente in prigione non è un indice della criminalità e dell'insicurezza di un paese, ma solo della sua politica penale.
A margine
Beppe Benvenuto
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2007
pagine: 202
Curioso di sentieri culturali insoliti, all'incrocio tra la critica e la cronaca del lavoro letterario, con una predilezione per quell'invenzione italiana che fu la Terza pagina, Benvenuto raccoglie in questo volume esami ravvicinati di casi storico-letterari e storico-politici del Novecento. Carriere di grandi firme giornalistiche tra fascismo e antifascismo, protagonisti a cavallo di politica e cultura, parabole ideologiche e fortune attraverso le tempeste e le baruffe del secolo, eccentriche figure della breve epoca in cui la borghesia italiana mostrò amore per i frutti dello spirito. Il taglio è volutamente al margine, in un doppio senso. Da un lato, l'autore preferisce, piuttosto che entrare dentro l'opera, avvicinarsene dagli addentellati e dalle circostanze periferiche, in modo da tracciarne una sorta di spirale critica che si approssima al centro. Dall'altro, si tratta di protagonisti di vicende e questioni effettivamente marginali ed estranee allo star system dell'intellighenzia del secolo. Però, come accade, è dai margini che ci si dovrebbero aspettare le sorprese; per cui, ognuna di queste puntuali monografie riserva originale interesse e scoperte.
Il castello di Vaux-le-Vicomte
Anatole France
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 121
Luigi XIV aspettò la morte del Mazzarino, l'ultimo dei ministri-cardinali, prima di avviare la sua opera: l'assolutismo regio. E per farlo dovette attuare in realtà una specie di colpo di Stato: come comprese il regista Roberto Rossellini, intitolando il suo capolavoro sulla giovinezza del Re Sole, in modo solo apparentemente ossimorico, "La presa del potere da parte di Luigi XIV". La figura di un re che effettivamente governasse era infatti inusitata come una bizzarria passeggera. "Il re regna ma non governa" era la dignità di norma. Passo fondamentale del suo colpo di Stato fu l'arresto di un uomo potente come un re e del re ben più ricco: il soprintendente delle finanze Nicolas Foucquet. Foucquet si era arricchito favolosamente con le entrate del Tesoro, all'ombra di Mazzarino, e aveva costruito il potere personale su uno splendore, di dimore, di mecenatismi verso gli artisti, di favori a cortigiani che troverà ironicamente nel Re Sole il più ispirato imitatore dopo la caduta del suo prototipo. Anatole France non nasconde per Foucquet una simpatia, e lo interpreta quale rappresentante delle libertà feudali, e delle signorili liberalità, volgenti al definitivo tramonto. Ed è un ritratto mosso, drammatico, con un luogo di elezione: il castello di Vaux-le-Vicomte, dove Molière, La Fontaine, Corneille erano ospiti frequenti in compagnia delle più celebri dame future animatrici di Versailles; e con una scena culmine, l'ingegnoso, spettacolare pranzo in onore del giovane re.
Parlando di donne. Lettere a un quotidiano inglese del '700
Joseph Addison, Richard Steele
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 248
Le eroine rappresentate in questa corrispondenza giornalistica, con relative risposte dei redattori, sembrano uscite direttamente dalle pagine della Fiera delle vanità di Tackeray o del Circolo Picwick di Dickens, al punto che si stenta a credere che queste lettere siano ritenute in gran parte autentiche. Lo "Spectator" nel 1711-12 inventò il moderno quotidiano. Addison e Steele, i fondatori, ne studiarono la formula allo scopo di "educare divertendo", cioè di migliorare i costumi di una classe non aristocratica, ma già ricca e dirigente, un ceto medio influente e pronto a rivendicare il suo status sociale. E all'interno di questo, della componente femminile, lontana dalla parità ma degna di migliorarsi attraverso il discorso pedagogico.
Le autoblinde del Formalismo. Conversazione con Viktor B. Sklovskij tra memoria e teoria
Enzo Roggi
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 144
Un lungo dialogo realizzato nel 1967 e poi rimasto sepolto nell'archivio de "L'Unità", di cui Roggi era ai tempi il corrispondente moscovita. Si può così leggere un eccezionale autoritratto dell'Urss attraverso i ricordi di una delle teste pensanti del Formalismo russo.
Con un sogno nel bagaglio. Un viaggio di Pirandello in Portogallo
Maria Josè de Lancastre
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 195
"Con un sogno nel bagaglio" è in primo luogo la relazione di un viaggio che Luigi Pirandello fece in Portogallo nel settembre del 1931. L'occasione fu l'invito, in qualità di ospite d'onore, del quinto Congresso della critica drammatica e musicale che un intellettuale portoghese, Antonio Ferro, aveva organizzato a Lisbona con l'idea di renderlo "itinerante" in modo da far balzare il suo paese alla ribalta della stampa internazionale. Il libro, frutto di lunghe ricerche in archivi pubblici e privati e ricco di documenti inediti, rende conto di un importante e dimenticato avvenimento culturale dove paradossalmente si dibatté di libertà d'opinione e di indipendenza della critica in un paese che stava precipitando nella dittatura.
La casa di un artista
Edmond de Goncourt
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2005
pagine: 723
Il più anziano, e longevo, dei fratelli Goncourt, fu un bulimico collezionista. Alla sua morte, la sua casa d'artista, in cui fu probabilmente inventato il moderno arredamento d'interni, andò all'asta con tutta la collezione, per finanziare il celebre omonimo Premio. Quest'opera fu scritta come ingegnoso catalogo: ma è una guida di stanza in stanza, un percorso nella memoria, una meravigliosa autobiografia degli oggetti.