LetteraVentidue: Alleli/Research
Campagna periurbana. Tra Napoli e Caserta
Mario Ferrara
Libro: Libro rilegato
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 112
Il volume raccoglie settantanove fotografie selezionate tra le circa duecento realizzate tra il 2019 ed il 2021 per una campagna fotografica che si è posta l'obiettivo di individuare i caratteri del periurbano tra Napoli e Caserta; da qui il titolo (campagna fa riferimento alla compagna fotografica, viaggio compiuto da un fotografo per ritrarre uno o più aspetti di una certa regione o area geografica). «Il punto di vista (e di fuga) è prevalentemente frontale, - sostiene Pierangelo Cavanna nella sua introduzione - posto sempre a una certa distanza dal soggetto principale; di una descrittività quasi didascalica che rifiuta ogni effetto accattivante. Questa strategia della visione è forse necessaria a mostrare senza indicare o forse, semplicemente, suggerisce che il soggetto principale non esiste: non c'è qualcosa che valga più di altro, non c'è gerarchia che tenga e se mai qualcosa si presenta intenzionalmente come cattedrale, questa si colloca ancora e sempre, proverbialmente, in un deserto che la fagocita». La serie di fotografie qui presentata prende in esame una sezione di territorio di 12x24 km tra il quartiere di Ponticelli ad Est di Napoli ed i confini della città di Caserta, compresa nella focus area più ampia indagata nel progetto fotografico complessivo. Introduzioni di Massimiliano Campi, Pierangelo Cavanna, Enrico Formato, Michelangelo Russo.
Urbanistica fragile. Sei tattiche per ripensare la pianificazione locale con linee lente e spazi aperti
Paolo Pileri, Rossella Moscarelli
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 144
Cosa significa occuparsi oggi di urbanistica e di fragilità territoriale? Come farlo? Queste le domande da cui emergono le sei tattiche di analisi e progetto con cui si propone di ripensare la pianificazione urbanistica locale. Ripartire dal piccolo e leggere tra le righe del piano sono le prime due tattiche che rivelano l'urgenza di occuparsi del futuro dei luoghi fragili, ma anche di rinnovare il tradizionale approccio urbanistico fatto di nuovi volumi edilizi e frammentazione amministrativa. Conquistare gli spazi aperti, Superare í confini locali, Dare valore al patrimonio e Riconoscere la bellezza sono le tattiche che suggeriscono con quali occhi e strumenti ridisegnare il territorio. Per ogni tattica vengono mostrate idee progettuali nate e sperimentate durante alcuni Laboratori di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano. Qui si è provato a invertire le usuali pratiche urbanistiche: i protagonisti del progetto non sono più i pieni urbani, ma i vuoti fatti di spazi aperti e di linee lente con cui è possibile tornare ad abitare anche i luoghi più fragili.
The affective city. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 224
Per capire, era necessario camminare. Lo spazio del terremoto non si vede da lontano, non si vede dall'alto: si avverte solamente quando lo si incontra, in una sorta di impatto frontale. È necessario camminare, andare a cercare lo spazio e poi tornarci, annusare l'aria e ascoltare il movimento del proprio corpo. È necessario guardare ed essere guardati, anche se spesso non c'è nessuno: sono gli edifici stessi, le case svuotate, i terreni incolti, le rovine puntellate ad ospitare gli sguardi. Abbiamo incontrato viventi ma anche spettri, presenze ormai abituate le une alle altre, capaci di coabitare. Non con serenità, perché non c'è nulla di sereno nello spazio del terremoto. Un racconto di atmosfere, di sentimenti incontrati nell'aria, di corpi che si agitano e risuonano, di distruzione e ricostruzione. È la storia dei paesaggi e delle case, delle finestre affacciate al sole e delle rovine, dei cieli sopra il Gran Sasso e anche del nostro sguardo, che ha incrociato quello delle montagne.
La città di supporto
Simone Devoti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 100
L'evoluzione della società liberal democratica, nel nuovo millennio, ha sancito la necessità di un cambiamento radicale nelle strategie di ricerca e produzione del benessere. Infatti il welfare state tradizionale, così come le iniziative di libero mercato, non sono più sembrate in grado di garantire l'accessibilità e soddisfare le esigenze emerse con l'atomizzazione della società. Tale condizione ha aperto al diffondersi di pratiche di condivisione in grado di offrire contromisure all'insicurezza sociale, alla crescente precarietà ed alla contrazione del sistema pubblico. A Torino questo cambiamento ha sedimentato sul territorio esperienze in grado di testimoniare nuove connessioni fra i cittadini e di promuovere nuove strutture di supporto al benessere tanto quanto nuovi usi e forme dello spazio: le Case di Quartiere.
Abitare l'opacità. Gli spazi rurali di Borgo Mezzanone
Camilla Rondot
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 176
Borgo Mezzanone è un territorio articolato da continue sovrapposizioni. Tra i tracciati regolari della bonifica fascista degli anni trenta, il borgo storico, i campi coltivati, si trova uno degli insediamenti informali più estesi del paese, sicuramente della puglia. Qui l'intensità della presenza dei migranti pone la questione del rapporto tra ruralità, etnicità, conflitto e azione pubblica. Ciò che sostiene corpi, merci, scambi può sembrare privo di qualche forma di ordine, ma non è mai casuale. Genera costellazioni di situazioni ambientali, ecologiche, economiche e sociali specifiche, non semplici da interpretare. Ripensare a questo territorio con un'attitudine progettuale sfida in modo radicale le competenze che possiamo mettere in campo come ricercatori, urbanisti e progettisti. "Abitare l'opacità" apre una discussione nella forma di un testo che raccoglie riflessioni critiche, discorsi, immagini, testimonianze di una forma radicale dell'abitare contemporaneo. Introduzioni di Cristina Bianchetti e Antonio di Campli.
L'infrastruttura della città. Il sistema dell'edilizia scolastica a Torino attraverso i suoi modelli
Caterina Barioglio, Daniele Campobenedetto
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 232
Gli edifici scolastici in Italia hanno un'età media che supera i 50 anni e sono tra le strutture pubbliche più capillarmente diffuse sul territorio. Questo libro propone una lettura della straordinaria infrastruttura esistente nel caso torinese: il racconto delle sue forme, della sua consistenza materiale, della sua distribuzione urbana è una delle condizioni per supportarne la rigenerazione.
Spazi ignobili. Brevissimi racconti sulla casa
Paolo Marcoaldi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 116
Questo libro raccoglie una serie di scritti brevi che hanno un unico comune denominatore, la casa, che a volte viene riosservata nel suo insieme come episodio eccezionale, contenitore di storie di personaggi fuori dal comune, mentre in altre occasioni l’attenzione si sofferma su aspetti più particolari, restringendo il campo d’indagine ad uno specifico ambiente domestico. Se, come ricorda George Perec, “vivere è passare da uno spazio all’altro, cercando il più possibile di non farsi troppo male”, "Spazi Ignobili" può essere interpretato come un’opportunità per guardare da un diverso punto di vista luoghi e oggetti che affollano il primo e più significativo archetipo dell’architettura, la casa. Prefazione di Alfonso Giancotti.
Progettare antico pensare contemporaneo. Architetture per l'antico, su l'antico, con l'antico. Due progetti per la città di Kroton
Antonello Monaco
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 96
Il titolo del testo è una provocazione. "Progettare Antico" vuole proporre la possibilità/necessità di stabilire un confronto paritetico tra reperti del passato e progetti del presente. Con ciò si vuole affermare l'opportunità non solo di recuperare una continuità tra antico e nuovo, ma di fare in modo che le espressioni costruttive odierne possano riconquistare, proprio dal rapporto con quelle passate, la dignità di Opere: manifestazioni elevate del proprio tempo, meritevoli di permanere nella storia quali testimonianze di civiltà. Il testo ha origine dalla convinzione che, proprio da un rinnovato confronto con il patrimonio storico, l'architettura possa vedere riconosciuta una legittimazione al proprio essere una manifestazione costruttiva rilevante anche del tempo attuale. Un testo che non la veda più relegata nella condizione di un'espressione formale inessenziale e superflua, alienata nei territori di una "contemporaneità" soggetta alla possibilità di essere rimossa e sostituita da espressioni altrettanto inessenziali e superflue, ma parte attiva e propositiva degli scenari di sviluppo delle civiltà future. Introduzione di Orazio Carpenzano.
Architettura oltre la fine del mondo
Carlo Prati
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 176
Non è retorico usare termini quali “disastro”, “annientamento”, “collasso”, per descrivere le minacce che, a causa del cambiamento climatico, dovremo affrontare in quanto sapiens nel prossimo futuro. Viviamo letteralmente dentro la fine del mondo, facendone quotidianamente esperienza. Da un punto di vista intellettuale lo sappiamo, e siamo convinti di potervi porre rimedio modificando le nostre abitudini, ma in realtà ci rifiutiamo di comprenderne pienamente le conseguenze. Oggi l'architettura ha perso valore e credibilità sociale, si tratta di una diffidenza fondata, basti pensare che gli edifici producono ogni anno il 40% delle emissioni globali di CO2. Questi indicatori risultano ancora più allarmanti se incrociati con i dati sul consumo di suolo: circa 2/3 dell'attuale area edificabile globale raddoppierà entro il 2060 (come se ogni mese per quarant'anni costruissimo da zero una metropoli grande come New York). Andando dritti al punto e senza usare mezzi termini, oggi bisogna prendere atto di una semplice evidenza: per fermare il riscaldamento globale bisogna (prima) fermare l'architettura. Siamo di fronte ad un tipping-point, una cerniera temporale a partire da cui i vecchi strumenti disciplinari diventeranno obsoleti. Per questo il momento presente è anche un tempo di opportunità e cambiamento, in cui possiamo immaginare e chiederci: quale architettura ci sarà oltre la fine del mondo? Questo libro raccoglie i collages e i disegni che l'autore ha realizzato nell'ultimo decennio, inscritti attraverso il saggio introduttivo all'interno di una prospettiva unitaria di ricerca, sensibile al contesto storico e culturale attuale e attenta alle sue evoluzioni future. Un contributo sperimentale, basato sulla pratica creativa interpretata come strumento di progetto e di analisi critica, in grado di prefigurare nuovi scenari e modelli operativi.
Fogli di architettura. Il tempo estetico di Roma
Paolo Conrad-Bercah
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Per formazione e per deformazione professionale sono solo capace di pensare come un architetto. Per questo motivo disegno a mano libera. Lo faccio per intercettare quelle immagini di pensiero che non sono ancora diventate ostaggio della ossessione corrente per il presente e il futuro. Ovvero quelle ossessioni imposte dalla tecnologia digitale che vogliono cancellare il fatto che, se vogliamo dire le cose come stanno, esiste solo il passato. Esiste solo il passato quando pensiamo, quando sogniamo, quando realizziamo di aver percepito qualcosa attraverso un senso. O, per gente come Marcel Proust, attraverso una Madeleine".
Sperimentare per ri-abitare le aree interne. Con sperimentazioni progettuali per il dismesso nei piccoli comuni molisani di Riccia, Jelsi e Gambatesa
Nicola Flora, Francesca Iarrusso, Ciro Priore
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 368
Le persone devono essere misura e ragione del fare architettura, che resta sempre un mezzo per la vita, essendo le persone stesse il vero fine. Questo è particolarmente vero per quelle che oramai conosciamo come aree interne: aree fragili, su cui molto si è detto, ma molto resta da fare, specie attraverso l'architettura, che è un mezzo meraviglioso, potente, per aiutare ogni comunità a trattenere memorie e storie. Con la visionarietà che gli è riconosciuta, da uomo di impresa e al tempo stesso di umanista di profonda religiosità, Adriano Olivetti ha scritto che «solo nelle comunità, l'intelligenza sarà veramente al servizio del cuore, e il cuore potrà finalmente portarsi al servizio dell'intelligenza. Ed ecco perché l'avvenire e la difesa di una piccola patria, quella dove sono nati i vostri figli, quella dove avete passato la vostra infanzia, dove avete trascorso anni di sofferenza come anni di letizia e di pace, è un compito ben degno al quale si accinge, in piena solidarietà con i singoli centri e singoli comuni, l'intero movimento Comunità. La natura, il paesaggio, i monti, i laghi, il mare creano con i nostri fratelli i limiti della nostra comunità». Questo volume prova a dare seguito a questo auspicio con il contributo di molti studiosi, architetti, studenti e comunità vicini ai tre piccoli paesi molisani di Riccia, Jelsi e Gambatesa.
Stepwells. Architetture per l'acqua nel Gujarat. Tra valorizzazione, progetto e recupero
Giulia Setti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2022
pagine: 96
Scoprire le architetture per l'acqua nel nord del Gujarat, in India, significa descrivere un'architettura ipogea, affascinante e nascosta, come quella degli stepwells. Questo volume racconta di un viaggio fatto di continue scoperte e disvelamenti. Il viaggio esplora un'architettura, ne studia i caratteri tipologici e spaziali, si interroga sulla sua possibile attualità. Rani ki vav, Adalaj ni vav, Bai Harir vav, Amritvarshi vav sono i quattro stepwells dell'India scelti per raccontare il rapporto tra acqua, infrastruttura e architettura, in particolare ad Ahmedabad, città che conserva il maggior numero di questi tesori. I pozzi, anticamente utilizzati per la raccolta dell'acqua, sono edifici introversi e preziosi, oggi protagonisti di una stagione di recupero e valorizzazione. La comparazione degli esempi selezionati è un modo per descrivere e individuare le principali caratteristiche formali e tipologiche, le dimensioni, i dettagli costruttivi e gli usi che definiscono questi manufatti. Oggi, il futuro degli stepwells è incerto e aperto, in bilico tra conservazione e distruzione; alcuni sono diventati monumenti da preservare, altri si sono trasformati in spazi di integrazione sociale o luoghi di culto.