Poesia
Iliade
Omero
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: X-568
Un mondo in cui la morte è evento dominante viene inondato di luce metafisica e fissato nell’immagine crudele di una forma perfetta e priva d’ombra. È il mondo perduto degli eroi, la privilegiata arena dei campioni, l’universo aristocratico dei principi: murato nelle sue leggi inesorabili, segnato da un tempo limpido e breve, bruciato dall’eccesso di splendore. Roberto Calasso lo ha paragonato a un «immane masso abbandonato nella pianura»; un masso che pesa su tutto l’immaginario greco, un universo pietrificato che proietta sull’Occidente innumerevoli figure carismatiche – Elena e Achille, Ettore e Andromaca, Priamo ed Ecuba, Patroclo, Paride, Odisseo, Aiace, Agamennone, Diomede: spesso richiamate dal loro poetico Valhalla per diventare materia di dissertazione di aneddoto di dramma di leggenda, ma pronte a rientrare nel loro ambito di privilegio e preclusione per riassumere, insieme al ruolo archetipico ed emblematico, il duplice volto dell’enigma. Nulla prima dell’Iliade, tutto dopo l’Iliade. Leggere questo poema significa ritrovare chiavi segrete, spesso dimenticate, che aprono mille porte: tutti gli aspetti di una grande civiltà hanno qui – e qui soltanto – le loro radici profonde.
Eneide. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2018
pagine: 769
La storia della fuga di Enea da Troia in fiamme e della fondazione, dopo molte peripezie e battaglie, di Roma, fu scritta da Virgilio tra il 29 e il 19 a.C. e rimase incompiuta per la morte dell'autore all'età di cinquantuno anni. Nei secoli, generazioni e generazioni di lettori si sono formate, commosse e divertite sulle pagine dell'"Eneide". Come scrisse il poeta Thomas S. Eliot, nella celebre conferenza "What is a classic?", tenuta a Londra il 16 ottobre 1944, mentre la barbarie infuriava nel mondo: "In lui si riassumono tanti simboli della storia d'Europa e rappresenta valori europei tanto essenziali [...]. Nessuna lingua moderna può sperare di produrre un classico in questo senso. Il nostro classico, il classico di tutta l'Europa, è Virgilio".
Fatti vivo
Chandra Livia Candiani
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 159
La bambina pugile è tornata. La riconosciamo, la ritroviamo con la sua insonnia, la sua febbrile sensibilità, le sue debolezze e la sua incredibile forza. La seguiamo in un percorso poetico che evoca una sorta di narrazione emblematica. Si parte dalla casa. La vita di una persona emana dagli spazi dove è cresciuta. Portone, finestre, pavimenti, muri, scrivania, frigo, letto e cosi via: la bambina è come diffusa nelle cose, negli oggetti che l'hanno accolta. Poi esce nel mondo e deve inventarsi gli strumenti per percepirlo. Il libro diventa un viatico per «saper leggere le stelle - ma non la grammatica». O forse, più che guardare il mondo con occhi diversi, il passo ulteriore è essere il mondo: essere piuma, essere nuvola, essere luce. Infine c'è chi cade, tutti prima o poi cadono, ma nessuna caduta impedisce di «farsi vivi». Al di là di questo traliccio strutturale, la raccolta è molto fluida e per niente schematica. Nodi irrisolti si alternano e si intrecciano con un'esperienza mistica quotidiana, mite, senza enfasi di spossessione. Quella particolare voce, come d'infanzia, che già abbiamo conosciuto via via nei libri precedenti dell'autrice è ormai un meccanismo ad alta precisione con il quale Chandra Candiani riesce a far affiorare nella maniera più efficace ciò che non è visibile.
Eneide
Publio Virgilio Marone
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 798
Virgilio scrisse il suo capolavoro, l'«Eneide», tra il 29 e il 19 a.C. per rendere poetico omaggio all'imperatore Augusto e soprattutto alla sua città, Roma, magnifica e florida nell'era della "pax augustea", ma nata dalle ceneri della guerra di Troia. Una grandezza costruita quindi con il ferro, il fuoco, il sangue, le lacrime di nostalgia, dolore, rabbia e amore di un esule. Magnifico racconto pieno di avventure e di intense emozioni, il poema virgiliano è la matrice di tutta la moderna letteratura e insieme paradigma della forza e della debolezza del genere umano.
Tutte le poesie
Giorgio Caproni
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2016
pagine: 1104
Il volume raccoglie l'intera produzione di Giorgio Caproni, compreso "Res Amissa", pubblicato postumo nel 1991. È dunque possibile cogliere nella sua interezza una delle più importanti voci poetiche del Novecento. Il dato essenziale della modernità di Giorgio Caproni è quella sua particolare musica cui si deve la naturalezza con cui il poeta passa, senza mutar tono, dal quotidiano all'astratto, dal colore al disegno, dal colloquiale all'epigrafico, dal domestico al metafisico. Temi preferiti da Caproni sono il viaggio, la frontiera, le terre di nessuno con i loro paesaggi solitari e le loro rare apparizioni e la caccia, ossessiva, a un'inafferrabile preda. Unico rifugio umano è proprio l'incerto confine tra il vero e l'immaginario, tra il certo e il possibile: anche l'assoluto, se esiste, abita nell'ambiguità. Introduzione di Stefano Verdino.
La natura delle cose. Testo latino a fronte
Tito Lucrezio Caro
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 480
È un poema fondamentale della storia del pensiero, in cui vengono assunti a fondamento i princìpi portanti della filosofia epicurea. Lo stesso Cicerone fu soggiogato dalla grandezza dell'opera e, pur non approvandone filosoficamente il contenuto, contribuì in modo decisivo alla sua pubblicazione. L'opera è la celebrazione della dottrina epicurea come filosofia liberatrice dell'uomo e valido mezzo a confortare un'umanità quanto mai turbata e incerta. Cardine del suo approccio era la fisica atomistica democritea: il mondo in cui viviamo non è che il risultato dell'unione casuale di una parte degli infiniti atomi, da sempre in movimento nello spazio senza fine. Al rigido sistema democriteo, Epicuro in realtà aggiunse una variante rivoluzionaria, il clinamen, ossia la spontanea deviazione degli atomi dalla loro traiettoria rettilinea, una sorta di "libero arbitrio" ante litteram. Anche il mondo degli dèi esiste. Ne abbiamo immagine, ma vivendo eternamente beati negli spazi tra mondo e mondo, essi non hanno tempo né voglia di occuparsi di noi. La conclusione è che, in questo modo, sia la fisica sia la teologia ci liberano dagli ostacoli più gravi che si oppongono alla nostra felicità: il timore della morte e della collera divina.
Myricae
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 623
Con il suo straordinario intreccio fra novità e tradizione "Myricae" costituisce uno snodo cruciale del tumultuoso passaggio tra Otto e Novecento. Viene qui riproposta in un'edizione commentata, che ne illumina la complessità tematica e la ricchezza linguistica. Da sempre amate per la capacità di dischiudere il valore più nascosto e profondo degli oggetti e delle esperienze quotidiane, le poesie della raccolta acquistano nuova luce grazie agli strumenti offerti nell'edizione curata da Gianfranca Lavezzi: una limpida introduzione che ripercorre genesi e significati dell'opera; un apparato di note puntuale nell'individuare fonti e peculiarità metriche e stilistiche e ricco di dati nuovi; un'appendice iconografica che, in forma di piccolo "atlante botanico", guida il lettore tra i fiori sbocciati nelle poesie di "Myricae".
Epistole-Ars poetica. Testo latino a fronte
Quinto Orazio Flacco
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2015
pagine: 208
Se Orazio, a partire dal 23 a.C. e dopo aver pubblicato le "Odi" nel 20 a.C., torna a scrivere - ci dice nella lettera proemiale delle "Epistole" - è per via del tormento di essere quel che non si vorrebbe e di non essere quel che si vorrebbe. L'esperienza lirica è conclusa, poiché non è più l'età del canto della gioia e dell'amore, resta la possibilità di veicolare nel verso meditazioni morali di carattere generale, sul vero, sul bello, sulla condizione umana, rivolte all'uomo comune. Con quest'opera di conversazioni in esametri composta di due libri (rispettivamente di venti lettere e di due aggiunte successivamente e centrate sul tema della poesia) Orazio creò un genere letterario del tutto nuovo. In componimenti eterogenei per materia il poeta tratta di diversi aspetti della vita quotidiana con una pratica saggezza del vivere, nutrita di filosofia stoica ed epicurea. Tenendosi lontano da ogni dogmatismo si abbandona a riflessioni sulla potenziale grandezza umana, sull'incerto procedere del tempo, sulla necessità di restare imperturbabili di fronte a tutto riconoscendo tuttavia il piacere del vivere, soprattutto dell'amore, sull'arte del sapersi accontentare.
I fiori del male. Testo francese a fronte
Charles Baudelaire
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2015
pagine: 384
Insieme all'osservazione complice e ardente della vita in ogni sua forma, dalla più pura alla più perversa, ciò che non ha mai smesso di attirare Baudelaire, di ferirlo, di colmarlo di sofferenza e di voluttà, è stato lo spettacolo intimo e crudele della propria angoscia, della propria solitudine, del proprio immenso e immensamente insoddisfatto bisogno d'amore. La noia, lo spleen, non sono atteggiamenti snobistici o estetizzanti, ma simboli esatti e spaventosamente sinceri della condizione esistenziale di un uomo profondamente attaccato alla vita, che tuttavia non ha potuto né voluto sottrarsi alla certezza di essere un escluso, un disadattato, un oggetto di incomprensione e di scherno. Introduzione di Giovanni Macchia, con una nota di Giovanni Raboni.
Gerusalemme liberata
Torquato Tasso
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 680
"Anche per il Tasso, come per l'Ariosto, si può dire che soltanto un'opera abbia veramente contato per tutta la vita, e cioè quel poema della liberazione di Gerusalemme che lo impegnò per oltre trent'anni, dall'esordio poetico sino alla vigilia della morte, e nel quale interamente si rispecchia la storia della poesia tassiana con le sue luci e le sue ombre, le sue virtù e i suoi vizi... Il risultato è un'originale compenetrazione di piani diversi, in cui i momenti eroici (storici e morali) e quelli lirici (sentimentali e autobiografici) strettamente si intrecciano e reciprocamente si trasfondono attraverso suggestive increspature e secondo impulsi subitanei ed eccitati, in un continuo e spesso repentino mutare di luci e di ombre..." (Dall'Introduzione di Lanfranco Caretti)
Eneide. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 632
Questa nuova traduzione dell'Eneide, corredata da un ricco apparato di note, si configura come particolarmente tecnica e come intimamente poetica: due connotazioni complementari del lavoro di un traduttore che è affermato studioso di letteratura latina e poeta in proprio. Tecnica per la scelta metrica di un esametro barbaro molto duttile, ma anche molto preciso, con i suoi sei accenti e con giochi di pause, e di alternanze fra misure dattiliche e spondaiche, che realizzano una analogia assai stretta rispetto all'archetipo latino. Tecnica per la scelta di mantenere le ripetizioni virgiliane in tutte le tessere formulari: locuzioni fisse dove Virgilio usa locuzioni fisse. La rielaborazione poetica parte da premesse di questo tipo, ma si snoda in un paziente rispetto delle singole parole, fino a una spiccata attenzione alle trame foniche, e specialmente alle allitterazioni, omaggio al poeta più musicale e fonosimbolico del mondo antico. Si snoda poi nella ricerca di imprimere, come già fece Virgilio, un passo sublime a una lingua d'arte non troppo lontana da quella usuale. E ancora nella capacità di calibrare un tono malinconico anche nelle pagine più epiche. Il più affascinante esito della letteratura latina trova una nuova voce, fedele e attualissima, per i lettori di oggi e di domani.
Le poesie
Mario Luzi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti
anno edizione: 2014
pagine: 1264
I due volumi raccolgono il corpus poetico di Mario Luzi, figura cardine del Novecento italiano, dagli esordi diLa barca (1935) fino al Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994). Le prime raccolte (La barca; Avvento notturno , 1940) sono l'opera già matura di un poeta giovanissimo che nel solco dell'ermetismo fiorentino predilige rapide illuminazioni, trasalimenti, immagini oscure e assolute. Con l'esperienza della seconda guerra mondiale irrompe nel verso di Luzi la vocazione a misurarsi con la realtà, fin nelle sue dimensioni più quotidiane ed elementari (Nel magma, 1963; Dal fondo delle campagne, 1965). Il suo tratto malinconico e drammatico, nella scrittura ampia e discorsiva della stagione matura, assume le forme di un pensiero poetante su istanze essenziali della natura e sugli interrogativi dell'umano (Su fondamenti invisibili, 1971; Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985; Frasi e incisi di un canto salutare, 1990). Il primo volume raccoglie la produzione luziana da La barca fino alla raccolta Per il battesimo dei nostri frammenti. Nel secondo si trovano le raccolte da Frasi e incisi di un canto salutare a Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini.

