Politica e governo
La peste. Indagine sulla destra in Germania
Tonia Mastrobuoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 256
In Germania c’è una peste che non si vede, ma cresce. Avanza silenziosa nelle campagne, si radica in villaggi dimenticati, si insinua nelle scuole, nei corpi civili, nelle associazioni culturali e religiose. Non porta bandiere, ma idee. Idee vecchie, che sembravano sepolte dalla storia: razzismo, culto della purezza, antisemitismo, gerarchia biologica tra esseri umani. Dietro il volto rassicurante dell’agricoltura bio o della pedagogia alternativa, un universo inquietante prende forma. È quello delle comunità völkisch, dei neonazisti “ecologisti”, dei nostalgici del Reich, che educano i propri figli in fattorie isolate, li addestrano nei campi paramilitari, e sognano un nuovo ordine etnico. In questo libro-inchiesta, Tonia Mastrobuoni ricostruisce una rete capillare di movimenti estremisti che hanno smesso di stare ai margini: oggi lavorano con metodo per infiltrare le istituzioni, costruire consenso locale, riscrivere la memoria e conquistare il potere “dal basso”. Il partito Alternative für Deutschland è oggi il principale vettore politico di questa radicalizzazione. Nato come forza euroscettica e populista, ha progressivamente assorbito istanze razziste e nazionaliste e il pensiero della Nuova destra, fino a diventare un crocevia tra la dimensione parlamentare e l’ampia galassia dell’estremismo neofascista. Oggi è un partito classificato dai servizi segreti tedeschi come un movimento antidemocratico e a rischio eversivo. Mastrobuoni racconta una Germania che resiste, certo, ma è sotto attacco: giudici, maestri, pastori evangelici, sindaci vengono minacciati, isolati, aggrediti. Un intero tessuto democratico rischia di essere logorato dall’interno, senza che l’allarme sia percepito fino in fondo. Un viaggio disturbante nel cuore di una democrazia che si scopre vulnerabile. Un avvertimento lucido, documentato, urgente: se sta succedendo in Germania, può accadere ovunque. In Germania si prepara qualcosa. Non marce, ma infiltrazioni. Non parole d’ordine, ma manuali. Non nostalgie, ma strategie. Un’inchiesta sul volto nascosto dell’estrema destra tedesca: dalle fattorie neonaziste alla radicalizzazione dell’AfD.
Una montagna di soldi. Sprechi, incompiute e affari: lo scandolo delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026
Giuseppe Pietrobelli
Libro: Libro in brossura
editore: PaperFIRST
anno edizione: 2025
pagine: 368
Un viaggio nella retorica nostalgica dello Spirito Italiano, negli sprechi, gli affari e gli scandali di Milano Cortina 2026, le quarte Olimpiadi italiane. È stato detto che sono “a costo zero”, mentre il contribuente pagherà 5 miliardi di euro per impianti sportivi, strade e ferrovie. È stato detto che saranno i Giochi meno costosi, mentre si spenderanno due miliardi solo per organizzarli, con un bilancio in rosso già ripianato grazie a mezzo miliardo di aiuti pubblici. È stato detto che saranno le Olimpiadi “più sostenibili di sempre”, perché diffuse sul territorio e con la quasi totalità delle opere pronte. Bugie, come dimostrano la nuova pista da bob di Cortina, le incompiute per tre miliardi di euro e la colata di cemento che si abbatterà sulle Alpi e le Dolomiti tutelate dall’Unesco, a servizio della monocultura del turismo invernale. Il libro ricostruisce una ragnatela di società, poltrone e centri di potere occupati dai signori del “circo bianco”. Ma anche le inchieste milanesi che hanno messo nel mirino Fondazione Milano Cortina, tra appalti pilotati e super-stipendi, diktat dei grandi sponsor e progetti di grattacieli, assunzioni di raccomandati e guerre di potere. Al punto da provocare l’intervento del governo Meloni, incurante dello scontro con i magistrati, pur di blindare i segreti di una società che è privata solo a parole. È l’assalto alla diligenza degli amministratori locali, il festival dell’incoerenza di ministri e politici, la solita corsa italiana contro il tempo com’è avvenuto ai tempi dell’Expo 2015. Stavolta per dare la scalata a una montagna di soldi.
Parolechiave. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 256
Rivista semestrale, affronta tematiche che interessano trasversalmente i vari campi delle scienze umane (storia, politica, sociologia, filosofia, antropologia, economia, diritto, scienze religiose, geografia umana). La Parola prescelta funge da catalizzatore di approcci diversi, sia dal punto di vista disciplinare che metodologico, nelle rubriche: Interpretazioni, Storie e luoghi, Modelli.
La democrazia in Italia. Storia e geografia di un sistema politico
Marco Almagisti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 488
Per comprendere l'evoluzione della democrazia nell'esperienza italiana è necessario ricostruirne le radici sociali e culturali. Sulla base di questo pensiero centrale, il volume spiega, con un approccio sistemico e da una prospettiva territoriale, le dinamiche della politica italiana collegando la nascita e il mutamento delle istituzioni democratiche con le trasformazioni intervenute nei contesti locali. Le più aggiornate analisi della scienza politica e della sociologia politica sono corroborate da un'appassionante sintesi storica che ripercorre le vicende di cittadini, partiti e leader nell'Italia contemporanea.
L'ultima trappola. Perché la legge sulla caccia che vuole la destra minaccia gli animali, l’ambiente, i cittadini e la Costituzione
Michele Gualano
Libro: Libro in brossura
editore: People
anno edizione: 2025
pagine: 128
Muovendo dal disegno di legge S 1.552, Michele Gualano indaga il tentativo di trasformare la caccia – oggi praticata da meno dell’1 per cento degli italiani – da hobby a strumento di gestione della fauna. Un tema etico ma non solo, poiché apre a un intreccio di poteri e interessi: il ddl rovescia la legge 157 per consegnare la natura a logiche di sfruttamento, a beneficio di un cartello che tiene insieme Coldiretti, industria armiera e associazioni venatorie. Una strategia coltivata negli anni, mediante pressioni politiche e propaganda, che mira a elevare il cacciatore a “sentinella del territorio”, in nome di una non definita tradizione. L’appello di Gualano coincide con quello di associazioni ambientaliste e animaliste: fermare la deregulation venatoria e sostenere, al contrario, la legge di iniziativa popolare per l’abolizione della caccia.
Il federalista
Alexander Hamilton, John Jay, James Madison
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Società Aperta
anno edizione: 2025
pagine: 756
La democrazia americana nasce come esperimento istituzionale, politico e sociale. "Il federalista" è un resoconto dei conflitti, delle teorie, dei timori e delle passioni che hanno animato il dibattito pubblico attorno alla formazione della Repubblica. Hamilton, Jay e Madison si misurano con le nuove ragioni della democrazia liberale e della separazione delle istituzioni. Allo stesso tempo, si tratta di un’avventura intellettuale che si confronta con la dimensione del consenso: nella loro visione, le istituzioni devono consolidarsi attorno a un modello di governo “composito”, capace di coniugare le virtù dell’autogoverno locale con l’efficacia del potere esecutivo (fugando i timori di un ritorno a un tiranno sotto mentite spoglie); un modello che ha permesso agli Stati Uniti di proiettarsi nel mondo. Un testo di straordinaria e controversa attualità e rilevanza in questi anni di violenta polarizzazione politica, in cui si continua a combattere la battaglia cruciale attorno al significato della Costituzione americana. Prefazione di Gianfranco Pasquino.
La rivolta nella città di plastica
Marco Santopadre
Libro
editore: Red Star Press
anno edizione: 2025
pagine: 15
La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina
Ilan Pappé
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Stiamo assistendo all'inizio della fine dello Stato di Israele». Dopo il 7 Ottobre e il genocidio a Gaza, il progetto sionista in Palestina – il tentativo secolare dell'Occidente di imporre uno Stato ebraico in un paese arabo – è destinato a una «disintegrazione inevitabile». È la tesi del celebre storico israeliano Ilan Pappé che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di Israele e della Palestina. Diviso in tre parti, nella prima – Il collasso – Pappé esamina il fallimento del cosiddetto “processo di pace” ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilità di Israele: l'ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all'interno della società israeliana, l'allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell'opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell'invincibilità militare di Tel Aviv. Nella seconda parte – La strada per il futuro – l'autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della Palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell'identità collettiva ebraica. Nella terza parte – La Palestina del dopo-Israele, anno 2048 – Pappé offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. Immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno Stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. Summa dell'analisi storico-politica di Pappé, "La fine di Israele" è un contributo fondamentale per comprendere l'insostenibilità del progetto sionista e la via possibile per la pace in Palestina.
La rivoluzione meridionale
Guido Dorso
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 448
“No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia; non chiede aiuto, ma libertà.” L’Unità d’Italia, si sa, fu il risultato di una pluralità di forze e tensioni mai realmente armonizzate fra loro, che l’impresa garibaldina da un lato e le manovre di Cavour e Giolitti dall’altro riuscirono a far convergere per il tempo necessario a realizzare lo scopo. Il Paese che ne risultava era un mosaico di tradizioni, culture e, soprattutto, realtà socioeconomiche molto diverse fra loro, portatrici fin dall’inizio di squilibri che con il tempo, lungi dal sanarsi, sono andati cronicizzandosi e aggravandosi. L’asimmetrica distribuzione delle risorse tra Nord e Sud all’indomani della “conquista regia”; il vecchio ordinamento del Mezzogiorno rimasto troppo a lungo intatto; il trasformismo forzato da Mussolini: tutto ciò, scrive Guido Dorso nel 1925, non ha fatto altro che esacerbare la tendenza della borghesia meridionale all’assenteismo politico e alla corruzione. E, in mancanza di un Meridione consapevole, parlare di Italia diventa impossibile. È per questo che, in pagine lucidissime, Dorso prospetta i contorni di una rivoluzione sociale volta a responsabilizzare il Sud Italia e invertire la marcia di una nazione che, nella sua incapacità di raggiungere le periferie, portava già in grembo i semi della crisi di oggi. Messo all’indice dalla propaganda fascista, a cento anni di distanza questo libro continua a descrivere una situazione tristemente reale. E il suo invito a sprigionare il potenziale inespresso del Meridione rimane più che mai valido e urgente. Con un testo di Nicola Lagioia, con scritti di Luigi Fiorentino, Amedeo Lepore e Guido Melis.
Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici
Vauro Senesi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un libro per capire il genocidio dei palestinesi. «A oltre settecento giorni dall’inizio dell’assalto genocida che Israele ha lanciato contro Gaza nell’autunno del 2023, dopo quel giorno devastante che fu il 7 ottobre per Israele, per chi lo ama e pure chi lo critica, leggere le prime impressioni macchianti la coscienza come “sangue che gronda”, leggere di quando i morti erano “poche” migliaia, o anche i bambini uccisi erano “solo” diecimila, fa quasi venire nostalgia del tempo che fu. La distanza tra i primi mesi dell’assalto distruttivo di Gaza e oggi è la misura dell’indifferenza di troppi al dolore altrui, della nostra consolidata predisposizione al tollerare il male quando non ci tocca, della nostra miseria umana che alla fine ci schiaccia con questa sentenza: non abbiamo imparato niente o quasi dell’orrore che fu». (dalla Prefazione di Francesca Albanese). «Io sono colpevole è un atto necessario. Il titolo stesso è una denuncia che Vauro pronuncia contro sé stesso per non avere fatto e non avere saputo fare abbastanza perché il genocidio fosse impedito. Questa autodenuncia, scaturita da una profonda consapevolezza, ci interroga, ci chiama a chiederci: “Noi cosa abbiamo fatto? E cosa non abbiamo fatto?” Personalmente faccio eco a Vauro: “Anche io sono colpevole!”». (dalla Postfazione di Moni Ovadia)
Buio americano. Gli Stati Uniti e il mondo nell'era Trump
Mario Del Pero
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 180
Arrivato alla Casa Bianca Trump non ha offerto alcun messaggio inclusivo; ha soffiato sul fuoco di divisioni politiche, sociali e razziali; ha adottato un linguaggio brutale e neoimperiale; e ha promosso un disegno che scuote l'ordine costituzionale e l'equilibrio tra i poteri. È espressione della polarizzazione degli Stati Uniti o stiamo assistendo a un assalto ai fondamenti della democrazia americana? Donald Trump è presidente degli Stati Uniti, e il mondo si trova a fare i conti di nuovo con la sua ascesa, questa volta meno avventata della prima, più dura e determinata. Il suo arrivo al potere non è solo il risultato di un'elezione, ma di una crisi identitaria che nessuno ha davvero affrontato e che è ora visibile in ogni sua azione, e l'ultimo atto di un processo iniziato da tempo di drastica ridefinizione dell'interesse nazionale americano. Mario Del Pero, uno dei più autorevoli americanisti del nostro tempo, analizza quello che succede oltreoceano. Ogni fase di questa amministrazione chiama in causa la storia: identità, polarizzazione, sistema politico disfunzionale, crisi economica, disuguaglianze e fratture razziali. In questo contesto, Trump non è solo un prodotto della politica statunitense, ma l'acceleratore di un declino che l'America sembra non voler riconoscere.