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Storia dell'arte: stili artistici

Dolce and Gabbana. Alta gioielleria-Masterpieces of high jewellery

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2023

pagine: 378

Dolce&Gabbana Alta Gioielleria ha inaugurato la sua prima collezione a Taormina nel 2012. Dopo dieci anni da quella data memorabile, la maison ha deciso di celebrare per la prima volta in un libro questo prezioso universo di arte, bellezza e sapere. Le creazioni di Dolce&Gabbana Alta Gioielleria sono da sempre realizzate in un unico esemplare: un caleidoscopio di creatività, in cui l'invenzione di forme si accompagna sempre alla riscoperta di antiche tecniche artigianali rigorosamente italiane. E se l'eccezionalità delle gemme e dei diamanti è certificata dai più rinomati istituti gemmologici internazionali, le lavorazioni dell'oro, interamente eseguite a mano nei laboratori della maison da abilissime maestranze, ripropongono procedimenti orafi raffinatissimi, quali la milligranatura, la filigrana e il filo ritorto. Questo patrimonio straordinario di tradizione e saper fare, che forgia la materia fino trasformarla in un'opera d'arte, sarà pubblicato per la prima volta da Rizzoli in una monografia, curata da Carol Woolton. Miniature, smalti, coralli, gemme meravigliose provenienti dai più importanti giacimenti al mondo e magnifici diamanti, alcuni dei quali caratterizzati dall'inedito taglio "Dolce&Gabbana", saranno i protagonisti assoluti di questo volume, che svelerà per la prima volta al grande pubblico le creazioni uniche di Dolce&Gabbana Alta Gioielleria.
125,00 118,75

San Marco. Frammenti di archivio. La stella di Sant'Apollonia. La sesta cupola di San Marco. Maestri e proti in un cantiere quattrocentesco

Maria Bergamo

Libro: Libro in brossura

editore: Marcianum Press

anno edizione: 2023

pagine: 184

La stella di Sant'Apollonia: mitologia critica e analisi storico-artistica; La sesta cupola di San Marco: la cappella di San Teodoro nelle raffigurazioni pittoriche; Maestri, artisti e proti in un cantiere quattrocentesco: Giorgio Spavento e le vie della cultura artistica. Tre studi di metodo sulla storia, l'arte, la cultura visuale e materiale della fabbrica marciana tra Medioevo e primo Rinascimento. Tre ricerche condotte negli archivi della Basilica e dei Procuratori, per ricomporre frammenti editi e inediti.
23,00 21,85

Artemisia Gentileschi tra Roma, Firenze e Napoli

Libro: Libro rilegato

editore: De Rosa

anno edizione: 2023

pagine: 128

Quello di Artemisia Gentileschi (Roma 1593-Napoli post 1654) è oggi un nome di grande richiamo, e molto numerose sono state, specie negli ultimi due decenni, le mostre monografiche a lei dedicate in tutto il mondo, da Firenze (1991) a Roma, New York e Saint-Louis (2001) e da Milano (2011), Parigi (2012) e Roma (2016) sino a Londra (2020). Difficile è discernere quanto di questo crescente successo si debba alla sua avvincente vicenda umana e biografica, alla sua rara figura di donna pittrice, alla nota vicenda dello stupro subìto dall’altro pittore Agostino Tassi, al mito femminista di “donna forte” e all’interpretazione delle sue crude versioni del soggetto di Giuditta che taglia la testa ad Olofene come proiezioni del suo desiderio di rivalsa e di vendetta, e quanto si debba invece all’effettiva e ormai riconosciuta grandezza della sua arte. Certo è che Artemisia, figlia del celebre artista pisano Orazio Lomi Gentileschi, già nel 1610 forniva a Roma le prime prove del suo talento e della sua peculiare interpretazione del naturalismo di Caravaggio e del suo stesso padre Orazio.
50,00 47,50

Federico Zuccari e la professione del pittore

Elisabetta Giffi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 290

Federico Zuccari (1539/1540-1609) «mandò in stampa alcune sue bizzerrie, e pensieri circa la nostra professione». Così scriveva nel 1642 Giovanni Baglione, che con lui aveva vissuto la stagione eroica del principio dell'Accademia dei pittori, scultori e architetti romani. Quelle stampe famosissime, i suoi «pensieri circa la professione», erano invenzioni morali che traevano occasione dai fatti "realmente accaduti" per assumere forma di favola e divenire materia comune dì riflessione e insegnamento. Ammantate di una veste allegorica tanto eloquente da modellare l'immaginario sociale degli artisti europei per oltre un secolo, tali invenzioni erano rivolte principalmente ai giovani pittori, che andavano instradati per l'arduo cammino della virtù, fatto di studio e fatica intellettuale, e sottratti alla dimensione del lavoro meccanico della bottega e alla logica vile del mero guadagno, come anche alla servitù nella corte, alla mortificante dipendenza dal principe di turno. Zuccari, pittore e intellettuale inquieto e coraggioso, viaggiatore e utopista, aveva formato la propria "moderna" sapienza mediatica in gioventù, a Venezia, nella bottega di Tiziano e a stretto contatto con il mondo della tipografia. La Venezia dei "poligrafi", di Pietro Aretino, Anton Francesco Doni, Lodovico Dolce, era un mondo di pensiero che lo conquistò definitivamente e gli prestò i propri temi: quello anticortigiano e quello, economico, del giusto compenso delle fatiche dei "poveri virtuosi", dell'onorato riconoscimento della virtù, presupposto necessario a una possibile autonomia del lavoro "culturale"; gli diede, infine, la prospettiva dell'accademia, regno ideale della concordia tra le arti e, nella realtà, punto di arrivo necessario al riscatto sociale delle professioni "del disegno". Così, già in vita, Zuccari divenne per i pittori, non solo romani, il protagonista leggendario di battaglie combattute apertamente («io sono huomo schieto e senza artifitio alcuno dico la verità») e sempre in nome della libertà della virtù e dei ,virtuosi, perché, come ebbe a dichiarare, impavido imputato in un procedimento giudiziario, «la virtù nel bianco scrive quel che li pare». Postfazione di Paolo Procaccioli.
48,00 45,60

Studi in onore di Maria Pia di Dario Guida

Libro: Libro in brossura

editore: Editori Paparo

anno edizione: 2023

pagine: 448

Questo volume raccoglie gli scritti che amici e colleghi hanno inteso offrire a Maria Pia Di Dario Guida per festeggiarne i sessant’anni di attività. Fra i maggiori studiosi della cultura artistica dell’Italia meridionale, la festeggiata si è dedicata fin dagli anni giovanili all’indagine sistematica sul territorio rivelando agli studi personalità e opere sconosciute e ricostruendone le vicende in una serie di saggi e relazioni a mostre e convegni internazionali e monografie. Un impegno particolare ha profuso nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico della Calabria articolando l’attività su due linee interdipendenti, una prevalentemente operativa l’altra rivolta alla ricerca, giungendo alla ricostruzione globale della cultura artistica della regione. I saggi qui raccolti riflettono nei contenuti il vasto raggio di interessi – dall’Altomedioevo al primo Novecento – che caratterizza i percorsi di ricerca della studiosa e offrono importanti e inediti contributi al dibattito critico costituendo un fertile strumento per nuovi confronti.
50,00 47,50

Arte medievale nelle Alpi. Pittura, scultura e architettura fra Trecento e Quattrocento

Luca Giarelli

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2023

pagine: 392

Raccolta di saggi sull'arte medievale nelle Alpi fra XIV e XV secolo. Tra gli argomenti esaminati: il polittico di San Siro di Cemmo in Valcamonica, i monumenti funebri di Gorzone e Corenno Plinio, il Maestro di Sommacampagna e Giovanni Canavesio nelle Alpi marittime, i cicli affrescati nelle chiese di Santa Margherita a Monte Marenzio, di San Fiorenzo di Bastia a Mondovì, di San Michele a Introbio Valsassina, il "Ciclo dei mesi" nel castello del Buonconsiglio a Trento, la "Battaglia di cavalieri" di Castel Romano, le chiese affrescate valtellinesi di San Pietro a Teglio e di San Giorgio a Grosio.
35,00 33,25

Diacronica. Il tempo sospeso. Ediz. italiana e inglese

Omar Galliani

Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio

editore: Corsiero Editore

anno edizione: 2023

pagine: 228

Il catalogo della mostra “Diacronica. Il tempo sospeso” di Omar Galliani a Palazzo Reale di Milano è l’occasione per ripercorrere, come scrive Flavio Caroli, «una avventura creativa fra le più importanti degli ultimi decenni. Galliani è uno dei maestri fecondi della improvvisa, forse inattesa, apertura di idee che si è prodotta a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, apertura di idee che è evidentemente la madre delle infinite fiammelle espressive che continuano ad accendersi qua e là su tutto il pianeta. Omar Galliani, infatti, ha un merito precipuo: quello di non decurtare mai l’ampiezza delle ambizioni, e di lottare costantemente per adattare gli strumenti espressivi (nei quali è maestro) all’altezza dei propri contenuti. Tanto basta, io credo, per renderlo uno dei non molti maestri che arrivano dagli Ottanta, e insegnano qualcosa alle ultime generazioni». «Il disegno di Galliani» scrive Vera Agosti, «ha un suo proprio tempo, dilatato come le sue dimensioni. L’artista decise di amputarsi metaforicamente una mano, come lui stesso racconta, per dedicarsi soltanto al disegno, pur avendo ottenuto risultati straordinari anche nella pittura, ben rappresentata nel percorso espositivo di Palazzo Reale, inventando poi il suo “disegno infinitissimo”, che diventa opera unica, assoluta, immensa e monumentale, la gloria del disegno stesso. Per realizzarla, occorrono ore e ore, giorni e giorni di duro lavoro, fatica e concentrazione, accompagnati dallo sforzo fisico, variando l’intensità del segno, a seconda della pressione, sulla pagina bianca o sulla tavola di pioppo, talvolta incisa o graffiata. Il legno, nel tempo, modificherà l’aspetto dell’opera, così come l’azione del sole. Il lavoro è la religione di Galliani e il disegno è il suo mantra, recitato con costanza quotidiana.»
65,00 61,75

Vita dulcis. Paura e desiderio nell'Impero romano

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 144

Negli ultimi anni, Francesco Vezzoli ha sviluppato la sua pratica artistica creando un ponte tra l’immaginario contemporaneo e la storia dell’arte. Una prassi che lo ha portato a rivolgere la sua poetica all’arte antica, al passato e alle sue icone, e a districarsi tra diversi linguaggi, in un gioco di riferimenti e mescolanze tra cultura classica – solenne, eterna – e cultura pop. La mostra presentata in questo catalogo, pensata per il Palazzo delle Esposizioni, vede l’intersezione di diversi livelli: l’arte contemporanea, la storia romana attraverso le opere provenienti dalle sedi del Museo Nazionale Romano diretto da Stéphane Verger e la rappresentazione che della storia romana è stata fornita attraverso il cinema nel corso del Novecento. Vita dulcis è un progetto che vuole creare una nuova narrativa, presentando opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella «freddezza» e «lontananza» caratteristiche di molte esposizioni museali, per restituire al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale e scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate. Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori. Fin dagli inizi della sua carriera da artista, Vezzoli ha celebrato la Settima Arte come medium privilegiato per l’interpretazione della realtà e come riferimento emotivo e narrativo più potente nel dibattito contemporaneo. E non è un caso che una delle sue opere più note, Trailer for a Remake of Gore Vidal’s Caligula, presentata alla Biennale di Venezia del 2005, unisca appunto in una citazione irriverente dei peplum, il cinema e l’antico per offrire una rappresentazione della degenerazione contemporanea del potere. È stato dunque per lui naturale accostare i reperti di epoca romana a spezzoni di film ambientati nell’antica Roma, creando un excursus parallelo sulla storia del cinema che parte da Cabiria del 1914 (il primo kolossal italiano, sceneggiato da Gabriele D’Annunzio), al Satyricon di Federico Fellini, fino alle incarnazioni più contemporanee, sia di produzione italiana che internazionale. Il risultato è un intenso mosaico di opere classiche iconiche, sorprendenti reperti inediti, capolavori del cinema mondiale e un tocco di contemporaneità. Immersi in una dimensione installativa, suggestiva e teatrale, disegnata dall’artista Filippo Bisagni, ed esaltati da un gioco di luci e ombre, di bianchi e neri, concepito da Luca Bigazzi, i reperti e le opere contemporanee selezionati da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger dialogano all’interno di un percorso complesso ed emozionante, fatto di stratificazioni e accostamenti di livelli estetici distanti, epoche diverse, arte colta e arte popolare, racconto del potere e fotografia della vita «reale».
32,00 30,40

L'età degli eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace. Catalogo della mostra (Reggio Calabria, 12 agosto-23 ottobre 2022)

Libro: Libro in brossura

editore: SAGEP

anno edizione: 2023

pagine: 356

In occasione del Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, avvenuta il 16 agosto 1972, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha invitato i principali Musei autonomi della Magna Grecia e tutti i Musei archeologici della Calabria e a collaborare per la creazione di un'esposizione che rendesse omaggio a questi due capolavori dell'arte greca del V secolo a.C., divenuti celebri in tutto il mondo. I Bronzi di Riace sono una rara e preziosa testimonianza di quel mondo in cui le città sospendevano le guerre per partecipare insieme ad agoni ginnici e competizioni musicali in nome della comune appartenenza al popolo greco, destinando cospicue risorse finanziarie all'offerta delle statue dei propri Eroi agli dei. Il catalogo, edito da Sagep Editori, esplica al meglio il tema scelto nel percorso espositivo, «L'età degli Eroi. La Magna Grecia e i Bronzi di Riace», declinato nelle sue varie accezioni: dal repertorio delle immagini mitologiche a oggetti significativi per il valore assunto nelle comunità greche e magnogreche, fino alla sfera iconografica più strettamente legata ai Bronzi di Riace.
45,00 42,75

Giallo. Storia di un colore

MICHEL PASTOUREAU

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2023

pagine: 248

Oro, sole, luce, limone, zolfo, ricchezza, tradimento, inganno, follia. Dalle origini ai giorni nostri, una storia del colore giallo raccontata dallo storico Michel Pastoureau.
15,90 15,11

Gemme antiche. Arte, lusso e potere nella Roma dei Cesari

Gemma Sena Chiesa

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2023

pagine: 224

Nel volume si ripercorre la storia di una forma d'arte rara e sofisticata, sorta nel mondo classico e nota oggi con il nome di glittica. In età ellenistica gemme e cammei lavorati incisi con ritratti o simboli furono utilizzati per propaganda personale da re e personaggi famosi e realizzati da artigiani che firmavano le loro opere. Dopo la fine dei regni ellenistici molti di loro si trasferirono a Roma al servizio dei nuovi potenti. Per Cesare, Augusto e i suoi discendenti lavorarono celebri artisti come Dioscuride, creando opere di straordinaria qualità. Dal I secolo d.C. l'uso di portare al dito una gemma si diffuse nelle classi popolari e nell'esercito dando vita a una produzione più vasta e quindi meno costosa. Nell'inquieta età tardoantica iniziarono a circolare le gemme con figurazioni magiche e cristiane. Dal V secolo molti esemplari prestigiosi passarono dal tesoro imperiale alle chiese per poi divenire fino ad oggi oggetto di collezionismo.
19,00 18,05

Nanda Vigo. Alfabeto cosmogonico. Ediz. italiana e inglese

Ilaria Bignotti, Riccardo Blumer, Barbara Könches, Marco Meneguzzo

Libro: Libro in brossura

editore: Magonza

anno edizione: 2023

pagine: 240

Il volume, che accompagna l'esposizione al Museo Comunale d'Arte Moderna di Ascona (aprile-giugno 2023), a cura di Alberto Fiz, in collaborazione con l'Archivio Nanda Vigo, offre l'opportunità di approfondire l'indagine di Nanda Vigo (1936-2020), tra le figure più significative e dirompenti del dopoguerra che nella sua ricerca ha saputo integrare arte, architettura e design. Attraverso un percorso tematico, il volume analizza l'iter creativo dell'artista dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Duemila, documentando la sua vasta produzione a partire dai "Cronotopi", le sue opere più famose, che rappresentano la fusione del tempo con lo spazio attraverso la luce. Ma l'approfondita pubblicazione descrive anche gli spettacolari ambienti immersivi e propone una selezione delle più celebri creazioni nell'ambito del design tra cui la "Golden Gate", la sua lampada più emblematica, con la luce fluorescente che sembra scaturire dall'acciaio cromato. Il volume è arricchito dai saggi critici di Alberto Fiz, Ilaria Bignotti, Barbara Könches, Marco Meneguzzo, un testo di Riccardo Blumer, con le schede tematiche dell'Archivio Nanda Vigo.
35,00 33,25

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