Storia dell'arte: stili artistici
Le parole di Eugene Berman. L'intervista inedita a Paul Cummings. Vita, opere, ricordi
Monica Cardarelli
Libro
editore: Galleria del Laocoonte
anno edizione: 2025
PoesiaDiTransito 1994-2024
Vincenzo Pezzella Dedalus
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Archivio Dedalus
anno edizione: 2025
pagine: 84
Catalogo della mostra che celebra il trentennale delle PoesieDiTransito di Vincenzo Pezzella Dedalus presso la Ticinese Art Gallery di Milano. Curata da Paola Magi per il gallerista Stefano Costantini, la mostra illustra il corpus di lavoro letterario e artistico dell'opera. Il catalogo presenta testi di Emilio Isgrò e Paola Magi, oltre alla trascrizione della conversazione fra Vincenzo Pezzella Dedalus e Stefano Costantini. L'avventura delle PoesieDiTransito nasce dall’incontro di V.P.D. con la macchina selfcard, prodotta dalla Dedem e collocata negli spazi sotterranei della MM di Milano. La macchina diventa sua musa e gli ispira una raccolta poetica, le PoesieDiTransito. L’opera di V.P.D. è formata, indissolubilmente, da una componente letteraria e una visiva e performativa. La scrittura con la macchina selfcard è una performance, ed è accompagnata da polaroid, da elaborazioni grafiche, da lamiere serigrafate.
Toulouse-Lautrec et l'art de l'affiche. L'oeuvre complet-And the art of the poster L'oeuvre complet. The complete work
Libro: Libro rilegato
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il volume raccoglie l’intera produzione di manifesti realizzata da Henri de Toulouse-Lautrec, per la prima volta presentata nella sua totalità, grazie al fondo custodito presso il Musée Toulouse-Lautrec di Albi, qui interamente restaurato e riprodotto. In un percorso riccamente illustrato, le celebri affiche dell’artista dialogano con quelle di altri protagonisti della stagione del manifesto fin de siècle, come Jules Chéret e Alfons Mucha, insieme a schizzi e studi preparatori che ne svelano il processo creativo. I saggi di Fanny Girard, Phillip Dennis Cate e Jennifer Heim approfondiscono la tecnica litografica e il contesto culturale in cui esplose la fortuna del manifesto illustrato: mezzo di comunicazione, oggetto estetico, specchio di un’epoca.
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Volume Vol. 19-20
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 208
“Ancora una volta Zeusi presta attenzione a un binomio cruciale – com’è in un suo consueto schema – Materia e Memoria, reso indimenticabile da un famoso testo di Henri Bergson […] E lì dentro in quelle pagine: la necessità della materia; la durata della coscienza; la memoria del corpo come accumulo di ricordi; la memoria pura in quanto spirito e, dunque, metafisica; l’immagine come esperienza del mondo nella sua immediatezza e purezza. Scegliendo questo tema siamo dunque conficcati, non senza spargere sangue e patire lacerazioni, nel cuore delle arti e, in fondo, di alcune tra le nostre stesse dinamiche esistenziali. Benché Zeusi non faccia quasi mai recensioni, in questo doppio numero dà conto della Biennale di Venezia, anche considerando l’importanza dell’evento. Poi ragiona sull’arte italiana del Novecento, su alcune delle dinamiche che interessano quella vasta, fertile terra che da Umberto Boccioni arriva a Giorgio de Chirico, Antonio Donghi e Alberto Burri. Intercetta l’avido sguardo di fotografi eccezionali come Brassaï e Jeff Wall; l’astrazione – oggi attualissima – tutta gesti e segni di Carla Accardi e Willem de Kooning; gli immobili silenzi claustrali di Vilhelm Hammershøi agli antipodi della vocazione al viaggio di Francesco Clemente; le opere dolenti e magnifiche di artisti che di memorie se ne intendevano, soffrendone, come Edvard Munch, mentre immensi scultori, pur tanto diversi tra loro, come il giustamente celebre Henry Moore e l’ingiustamente dimenticato Girolamo Ciulla qui di nuovo ricordano che tutto può essere placato e protetto dentro uno scrigno, una forma inviolabile”. [dall’editoriale di Marco Di Capua]
Carola Mazot a Corrente. Il fattore umano. Catalogo della mostra (Milano, 24 settembre-12 novembre 2025)
Libro: Libro in brossura
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2025
pagine: 96
Catalogo della mostra presso Fondazione Corrente a Milano dal 24 settembre al 12 novembre 2025.
Aviero. Il labirinto della vita: la ricerca del Minotauro. Catalogo della mostra (Pistoia, 10 giugno-4 luglio 2025)
Maurizio Vanni
Libro: Libro in brossura
editore: Alvivo Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Il labirinto è una leggendaria costruzione architettonica caratterizzata da una pianta così tortuosa da rendere difficile l’orientamento e, di conseguenza, l’uscita. È un simbolo molto antico che ricorre con frequenza nella storia dell’umanità e nella storia dell’arte. In generale, rappresenta i percorsi che conducono alla consapevolezza del sé e alla conoscenza. Nel labirinto non ci si perde, nel labirinto ci si ritrova. Per Aviero, il labirinto corrisponde a una struttura archetipica che riflette e determina il nostro modo di pensare il mondo, il nostro rapporto con le sfide della quotidianità, con la presa di coscienza di tutte le questioni e le problematiche che condizionano la nostra esistenza. È come se i suoi racconti visivi si mettessero in contatto diretto con il destino, con le logiche dei valori che disciplinano l’esistenza, con quella necessità espressiva che asseconda l’innata tensione verso le forme che prendono consistenza davanti ai nostri occhi e ci preparano ad esperienze estetiche sempre nuove.
Aoi Huber Kono. Il sensore nascosto. Catalogo della mostra (Porza, 8 giugno-12 ottobre 2025)
Aoi Huber-Kono
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2025
pagine: 168
Dai libri ai tappeti, dai gioielli ai puzzle, nelle sue opere Aoi Huber Kono fonde armoniosamente la sensibilità giapponese e il rigore europeo, creando un linguaggio artistico che si distingue per la sua semplicità ed eleganza.
Isole e idoli
Libro: Libro rilegato
editore: Interlinea
anno edizione: 2025
pagine: 208
Negli ultimi quattro anni, il MAN ha presentato al pubblico un programma pensato per alternare, ogni estate, mostre dedicate all'arte moderna con mostre dedicate invece ai linguaggi del contemporaneo tesi all'analisi di tematiche di grande attualità. Dopo il progetto Diorama. Generation Earth realizzato nel 2024, ora tocca nuovamente al Novecento delle avanguardie, esattamente come accaduto l'anno precedente con la scultura di Henri Matisse. Isole e idoli non presenta, tuttavia, la figura di un unico maestro protagonista, ma allarga il suo raggio di indagine a tutta una generazione di autori che, all'alba del Novecento, subirono fortemente il fascino delle culture extraeuropee, rivelando debiti e dialoghi fra l'arte moderna e i suoi modelli arcaici. Ponendosi criticamente come una riflessione sui concetti di alterità, primitivismo e le loro ricadute in un campo di dibattito esteso ben oltre la storia dell'arte, la mostra affonda nelle ragioni antropologiche connaturate alla presenza di figure totemiche nei circoscritti perimetri di un'isola e spiega come maestri del calibro di Gauguin, Pechstein, Miró, Arp o lo stesso Matisse, nel corso dei loro viaggi fra il Mediterraneo e i mari del Sud, abbiano riletto tale convivenza proiettando le loro stesse icone statuarie nella dimensione del sacro. Il retaggio delle tradizioni extra occidentali che fu assorbito dalle loro mani e dalla loro anima è documentato in un percorso evocativo e ricco - come accaduto in passato per la mostra di Picasso o per quella di Pininfarina e di Patrick Tuttofuoco - di accostamenti fra reperti in prestito dai maggiori musei archeologici della Sardegna (e oggi eccezionalmente dal Louvre di Parigi) e i dipinti, le sculture o le fotografie dei giganti del secolo scorso, approdati al MAN grazie ad accordi internazionali con la Fundació Pilar i Joan Miró di Maiorca o la Fondation Giacometti di Parigi. Si rinnova, altresì, il gemellaggio con il Museo Archeologico Nazionale G. Asproni di Nuoro, partner culturale del nostro museo da oltre tre anni e che conta, in questa occasione, la curatela della mostra affidata al suo ex direttore Stefano Giuliani. Nel panorama dei grandi nomi è stato ritagliato, infine, un posto significativo per due opere del sardo Giuseppe Biasi uscite dalle collezioni della Fondazione di Sardegna e che soggiornò in Africa nel corso degli anni venti; le sue figure di donne berbere si uniscono per la prima volta alla modernità cosmopolita dei colleghi europei (Tonino Rocca, presidente MAN).
In cerca della luce. Storie di artisti venuti in Ticino
Alberto Nessi
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2025
pagine: 144
All’inizio del Novecento, un corteo di artisti arriva nel Canton Ticino. La loro venuta non è concertata: si direbbero attratti da una forza misteriosa che c’entra forse con i paesaggi e la luce. Giovani, anticonformisti, appassionati, scelgono di vivere – spesso poveramente – in piccoli paesi come Castel San Pietro, Ligornetto, Coldrerio, Montagnola, Ascona. Presto questi luoghi si ritagliano uno spazio nelle loro opere, diventando parte integrante della ricerca che li accomuna: quella di un’arte nuova.Nei racconti che compongono In cerca della luce, Alberto Nessi narra queste vite d’artisti.