Storia dell'arte: stili artistici
L'acquerello
Marie-Pierre Salé
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 416
Da un'importante specialista della materia, un'opera di riferimento su una tecnica pittorica di grande suggestione. Un volume in cofanetto corredato da 300 illustrazioni. Oggi l'acquerello è una tecnica fra le altre, libera dalle catene di regole e gerarchie di genere che ne hanno segnato la storia nei secoli scorsi. Una pittura sostanzialmente semplice, fatta soltanto di colore e un po' d'acqua, a lungo considerata un'arte minore, ma che schiere di acquerellisti inglesi, e in seguito statunitensi ed europei, non si sono mai stancati di difendere, rivendicandone la dignità di tecnica pittorica non inferiore alle altre. Questo libro studia, grazie a un considerevole apparato iconografico, lo sviluppo dell'acquerello nell'arte occidentale, dapprima come tecnica e poi, a partire dalla fine del XVIII secolo, come genere, dalla pratica del disegno nella miniatura medievale fino alle creazioni splendidamente libere e policrome degli astrattisti. L'acquerello, prodotto dai paesaggisti, dagli artisti naturalisti e poi dalle giovani avanguardie, trovò il suo culmine nell'ultimo terzo dell'Ottocento. Al cambio del secolo, l'epicentro della modernità si spostò in Francia: Johan Barthold Jongkind, Paul Cézanne e, in misura minore, Paul Signac - erede di Delacroix - saranno all'origine delle grandi rivoluzioni nella storia dell'acquerello del Novecento. Se gli artisti che si sono dedicati prevalentemente all'acquerello sono pochissimi - e ancor meno quelli che l'hanno praticato in maniera esclusiva - è anche vero che da Dürer a Kandinskij con questa tecnica sono stati prodotti alcuni dei più grandi capolavori della storia dell'arte, nel corso di un'incessante sperimentazione tuttora in corso. Un'ampia appendice completa e approfondisce il volume, fornendo un repertorio di testi e di termini che documentano i metodi di preparazione di un gran numero di colori ad acqua, trasparenti o opachi, dal XVII al XIX secolo.
Dalla Galaverna alle Malebranche. In viaggio con Dante
Enrico Mazzone
Libro: Libro in brossura
editore: Michael Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 148
"In cinque anni ho avuto la fortuna di poter viaggiare e meravigliarmi. Lo devo ai miei genitori che hanno saputo accompagnarmi in questo viaggio, durante il quale ho imparato a crescere, intraprendendo un'esperienza unica. Dalla remota Groenlandia mi sono ispirato all'Inferno dantesco e, dalle terre finlandesi, abitate per un cinque anni, ho avuto il lusso di vivere d'Arte. Ora, nell'anno 2021, in Italia condivido l'opera alla quale ho forse dato più dedizione e autenticità, riconoscendo alla Divina Commedia un'autentica guida di sopravvivenza spirituale. I numeri che regalano ancora emozioni fanno la cifra stilistica dell'opera. 6000 matite, approssimata in eccesso 5964, cinque anni di lavoro costante e quotidiano nel ritmo lavorativo. 10, 12 e 14 ore di dedizione, la vita che sfuma il raccoglimento di forza fisica e stamina mentale. La misura ingombrante di un foglio da 97 metri x 4. I momenti di crisi che a ogni puntino diedero un ritmo sconnesso dalla normalità. E chissà quanti puntini, da creare un universo parallelo. Quando notte e giorno diventarono un tutt'uno ebbi la formula per ricreare la mia realtà".
L'arte astratta. Una storia globale
Pepe Karmel
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 343
L'arte astratta affonda le sue radici nell'esperienza del mondo reale: questo l'assunto dello storico dell'arte Pepe Karmel in questa innovativa ricostruzione delle origini e dell'intera evoluzione dell'arte astratta. Gli studi tradizionali si sono sempre concentrati sulle mutazioni formali, dove l'astrazione è processo estremo dei vari «ismi», si sono interessati pochissimo delle molteplici connessioni di quest'arte con la realtà, e hanno infine dato rilievo solo all'opera di artisti maschi bianchi, europei o statunitensi. Karmel evita di concentrarsi in modo esclusivo sulle personalità e i movimenti abitualmente associati con l'astrattismo, e dimostra come anche le donne e gli artisti di colore, di ogni parte del mondo, abbiano fatto ricorso a immagini astratte per esprimere le proprie esperienze personali e trovare risposte ai mutamenti sociali, politici e culturali. Pur partendo dal lavoro dei pionieri dell'astrattismo, il libro rinuncia a una convenzionale struttura cronologica, e individua piuttosto cinque categorie tematiche: corpi, paesaggi, cosmologie, architetture, segni e motivi, suddivise a loro volta in sezioni: macchine, fluidi, onde, orbite, decorazioni, finestre, calligrafie. Ogni sezione è composta da un'ampia introduzione che ripercorre la transizione del tema dalla figurazione all'astrazione precisandone il contesto storico, seguita da letture ravvicinate di singole opere, messe a confronto per svelare sorprendenti affinità o significative differenze. Un libro che propone nuovi modi di guardare all'arte astratta, dando forma a un universo più ampio e meno convenzionale di artisti: da Vasilij Kandinskij e Piet Mondrian a Ibrahim El-Salahi, da Francis Picabia e Paul Klee a Norman Lewis, da Carlos Cruz-Diez a Bridget Riley, da Anni Albers a Sean Scully, da Julie Mehretu a Wu Guanzhong.
La miniatura italiana del Rinascimento 1450-1600
Jonathan J. G. Alexander
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 734
Il libro miniato costituisce un aspetto fondamentale della cultura artistica del Rinascimento italiano. Jonathan J. G. Alexander - un'autorità internazionale nell'ambito di questi studi poco frequentati - descrive i principali manoscritti e libri a stampa miniati dell'epoca rinascimentale, sempre attento all'universo sociale e alla cultura materiale che ne accompagnò lo sviluppo. L'Umanesimo incoraggiò i ceti più elevati a unirsi al clero in veste di lettori, committenti e collezionisti di libri. I miniatori risposero al crescente interesse dei mecenati per le tematiche classiche e anche celebri artisti come Mantegna e Perugino si dedicarono alla decorazione libraria. I volumi miniati realizzati nei numerosi centri di produzione in tutta Italia ebbero fortuna anche in Europa, e la loro diffusione fu accelerata dall'ingresso dei Francesi nella penisola alla fine del XV secolo.
Il racconto della pittura italiana. Da Giotto a Caravaggio
Stefano Zuffi
Libro: Libro in brossura
editore: Hoepli
anno edizione: 2020
pagine: 392
La nascita, lo sviluppo e i diversi accenti della pittura italiana attraverso i protagonisti, le opere, i luoghi. La narrazione di tre secoli d'arte in 60 serrati capitoli, introdotti dalle parole dei testimoni dell'epoca: con un linguaggio piano, la storia della pittura italiana si intreccia con una geografia culturale in evoluzione. Si alternano sulla scena artisti e committenti, intellettuali e condottieri, nella cornice meravigliosa di città bellissime, di monumenti celebri, di cicli d'affreschi e di quadri indimenticabili. L'opera segue il percorso storico, dalle soglie del Trecento ai primi anni del Seicento, proponendo un orizzonte culturale che comprende tutta l'Italia. Il testo è corredato da una accurata selezione di immagini, da mappe storiche che documentano le variazioni dei poteri e da un apparato di brevi e incisive biografie dei principali artisti coinvolti.
L'arte del disegno. Gli impressionisti e i postimpressionisti
Christopher Lloyd
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 288
Manet, Pissarro, Cézanne, Morisot, Seurat, Gauguin, Van Gogh… insieme ad altri illustri pittori del periodo realizzarono alcuni dei disegni più belli della storia dell'arte. Questo libro inserisce l'uso di questa tecnica nel contesto artistico francese del tardo XIX secolo, spiegando perché tali opere rivestono un'importanza pari a quella dei dipinti nella rappresentazione della modernità. Nella Francia di fine Ottocento, mentre gli artisti d'avanguardia introducevano nelle loro opere scene di vita contemporanea, un nuovo approccio ai materiali e una maggiore possibilità di esporre nelle mostre conferirono un'inedita dignità al disegno. Per la prima volta, dipinti e disegni condividevano gli stessi principî stilistici, contrassegnati da spontaneità, maneggevolezza e una deliberata assenza di rifiniture. I pastelli di Degas, gli acquerelli di Cézanne, i disegni a penna e inchiostro di Van Gogh e le opere a tecnica mista di Toulouse-Lautrec potevano e dovevano essere considerati del tutto autonomamente, e ciò si dimostrò fondamentale per lo sviluppo dell'arte moderna. «Gli artisti hanno ora a disposizione un ventaglio più ampio di materiali che possono utilizzare in nuovi contesti e senza alcun obbligo di aderire a prassi consolidate. Ciò vale in particolare per i materiali più teneri come il gessetto, il carboncino, la matita Conté, la matita litografica, il pastello, l'acquerello, la tempera e la gouache, ora tutti più facilmente reperibili in forma sia naturale sia di produzione industriale. C'era anche una maggiore apertura mentale rispetto all'uso di strumenti più tradizionali come la matita, la penna e i pennelli: Van Gogh, per esempio, amava le matite da falegname, le cannucce e le penne d'oca. C'era poi un più grande desiderio di sperimentare, e molti disegni vengono eseguiti con tecniche miste la cui analisi può risultare estremamente complessa e che non escludono l'olio, normalmente riservato alla pittura. L'improvvisazione dà spazio a varie forme di manipolazione della superficie, che viene macchiata, sfumata, sollevata, modificata con cancellature, raschiata, bagnata o trattata con fissativi adottando alcune tecniche comuni alle incisioni. A seguito di questi sviluppi, linea e colore nell'arte d'avanguardia convergono a tal punto da rendere il disegno indistinguibile dalla pittura». Con 224 illustrazioni a colori.
Barocco
Andreas Pater, Hermann Bauer
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2017
pagine: 96
Dai dipinti caratterizzati da effetti di luce drammatici agli elaborati interni dorati, il periodo barocco conferì una nuova dimensione all'arte occidentale. Le prospettive armoniose e le proporzioni eleganti del Rinascimento lasciarono il posto a un mondo dinamico ed energico di teatralità esasperata. Tra il XVI e il XVIII secolo, questo stile influenzò molte forme d'arte e discipline, suscitando nel pubblico un interesse diretto e spesso carico di emozione per la pittura, la scultura, l'architettura e la musica. Questa edizione della collana Basic Art 2.0 di TASCHEN si concentra sulla pittura barocca. Tramite scene mitologiche e religiose, nature morte e molto altro ancora, analizzeremo come un vivido vocabolario di colori carichi, ombre marcate, gesti teatrali e linee diagonali sia stato assimilato tanto dalle scuole nordiche quanto da quelle dell'Europa meridionale. Pagina dopo pagina, incontreremo artisti barocchi di primo piano come Nicolas Poussin, Annibale Carracci, Caravaggio, Velázquez, Rubens e Rembrandt, esaminando le specifiche novità introdotte da ciascuno a livello di composizione, narrazione e utilizzo della luce per creare una sensibilità barocca. Sulla serie Nata nel 1985, la serie Basic Art è diventata la collezione di libri d'arte più venduta al mondo. Ogni libro della serie Basic Art di TASCHEN contiene: una cronologia dettagliata riassuntiva della vita e delle opere dell'artista, inserito nel contesto storico e culturale in cui è vissuto una biografia concisa circa 100 illustrazioni con didascalie esplicative
Raffaello segreto. Dal mistero della Fornarina alle stanze vaticane
Costantino D'Orazio
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2017
pagine: 197
Raffaello Sanzio ha vissuto solo trentasette anni. Come ha fatto in così poco tempo a far sì che il suo nome divenisse uno dei simboli dell'arte italiana? Se il talento innato ha guidato le sue mani fin da un'età giovanissima, gioca un ruolo fondamentale anche il carattere, frenetico e passionale, curioso e intraprendente: Sanzio non ha paura della maestosità dei nomi dei suoi contemporanei, e apprende da Perugino, ammira Leonardo, osserva Michelangelo. Impara dal passato, si ispira al presente, aspira alla gloria futura. Il suo mondo, fatto di colori, nuove prospettive e pose dolci ed evocative, è in costante evoluzione, e non è mai la semplice somma delle lezioni imparate dai suoi maestri. Ma le opere di Raffaello non sono solo una mera rappresentazione: contengono dettagli dal significato sorprendente. Perché nella Scuola di Atene Platone ha le fattezze di Leonardo da Vinci? Chi è la protagonista di una delle opere più misteriose del Rinascimento, La Fornarìna? Qual è il significato degli affreschi nelle stanze "segrete" in Vaticano? In quali opere si legge chiaramente l'eterna rivalità con Michelangelo? Conio stile accattivante che lo contraddistingue, Costantino D'Orazio, storico dell'arte, celebra in questo libro il genio di Raffaello portandoci in un viaggio appassionante attraverso i capolavori dell'urbinate e gli avvenimenti più importanti, più curiosi, meno in luce della sua vita.
Matisse. Carte ritagliate. Ediz. italiana. Volume Vol.
Gilles Néret
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2016
pagine: 96
Henri Matisse (1869–1954) era uno spirito combattivo. Malgrado il cancro diagnosticato nel 1941, il progressivo indebolimento e la costrizione sulla sedia a rotelle, l'indomito francese non smise mai di fare ricerca artistica. In quella che chiamava une seconde vie, una seconda vita, intraprese uno straordinario “periodo dei collage” tagliando e incollando pezzi di carta colorata per realizzare gouaches découpées di uccelli, piante, fiori e forme femminili. Ponendo l'accento su colore e contrasto, la tecnica del ritaglio generava linee singolari e vividi accostamenti. In opere come La caduta di Icaro (1943), Nudo blu (1952), La lumaca (1953) e Il fascio (1953), forme nitide e strutture elementari alimentano una forza compositiva che cela il fascino decorativo dell'opera, al contempo rigorosamente strutturata e pervasa di una contagiosa gioia di vivere. Man mano che il lavoro procedeva, l'entusiasmo di Matisse per i risultati ottenuti lo spinse a realizzare opere sempre più grandi, passando da piccoli esemplari a enormi murali delle dimensioni di una parete. Man mano che si avvicinava alla fine della vita, l'artista godeva sempre più della luminosa semplicità di queste opere, ammettendo: “Solo ciò che ho creato dopo la malattia rappresenta ciò che sono veramente: libero, liberato…”. In questo indispensabile volume introduttivo rivisitiamo il lieto capitolo finale della lunga e prodigiosa carriera di Matisse, analizzando come nei ritagli sia racchiuso tutto il percorso dell'artista grazie all'esplorazione delle possibilità che offrono a livello formale, cromatico e compositivo.
Hokusai
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2016
pagine: 192
"Il nome di Katsushika Hokusai evoca immediatamente le stampe delicate, leggere, erotiche, che avevano influenzato nell'Ottocento la pittura francese d'avanguardia, da Degas a Monet, da Seurat a Toulouse-Lautrec, da Van Gogh a Gauguin. Ma quando si penetra nel mondo dell'artista, si capisce quanto la sua cultura fosse lontana dall'Occidente, da cui a sua volta prese prestiti. Un altro mondo il suo, con proprie regole, tradizioni, aspirazioni. Un percorso durato settant'anni, con una enorme produzione di dipinti, disegni, stampe, libri illustrati, manuali didattici. Lo stesso artista la ricorda nel colophon al primo volume delle Cento vedute del monte Fuji, edito nel 1834: 'Dall'età di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e dai cinquant'anni pubblico spesso disegni, tra quel che ho raffigurato in questi settant'anni non c'è nulla degno di considerazione. A settantatré ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor di più il senso recondito e a cento anni avrò forse raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria. Se posso esprimere un desiderio, prego quelli tra lor signori che godranno di lunga vita di controllare se quanto sostengo si rivelerà infondato. Dichiarato da Manji il vecchio pazzo per la pittura'." (dal saggio di Maurizia Tazartes)